LA PARTITA
Ci sarà da soffrire ancora per 90 minuti, ma il destino è tutto nelle mani della Roma e la gara casalinga contro il Qarabag - contro cui ora i giallorossi dovranno necessariamente vincere - dovrà essere affrontata con grande convinzione e assoluta consapevolezza. La squadra di Di Francesco, nonostante lo scivolone di stasera al Wanda Metropolitano, resta di tutt'altro altro livello rispetto agli azeri e pure rispetto ai Colchoneros: ecco perché fallire sarebbe un peccato mortale. Il match con l'Atletico è una di quelle partite dove il pensiero - rivolto ai calcoli per passare il turno (alla Roma sarebbe bastato un pareggio per gli ottavi) - gioca un brutto scherzo: i giallorossi, infatti, nel primo tempo bloccano senza difficoltà i padroni di casa e poi provano a ripartire in contropiede, mentre nella ripresa è evidente come l'unico obiettivo sia quello di non prendere gol e strappare un pari. Una strategia che annulla la pericolosità della Roma e dona fiducia all'Atletico, che appena cambia assetto tattico riesce a colpire.

Simeone inizia con un 4-3-3 confuso e pieno di falle: Koke, mezz'ala di destra, è costretto anche a fare l'ala offensiva perché Torres e Griezmann rimangono inchiodati al centro, pestandosi i piedi e annullandosi. Carrasco a sinistra è costantemente raddoppiato, in mezzo al campo invece rimangono spesso i soli Fernandez e Saul e per la Roma è molto semplice chiudersi e agire in ripartenza. Il 4-3-3 di Di Francesco dà la sensazione di ordine e ottima sincronia, doti che per anni sono state fondamentali nel Cholismo che, adesso, sembra quasi svanito come testimoniato dai recenti risultati. L'errore dei giallorossi, come detto, è però nell'approccio alla ripresa, quando l'Atletico - obbligato a vincere - va all in con l'ingresso in campo di Correa e Gameiro. I Colchoneros a quel punto spingono con una sorta di 4-2-4 che sfonda al minuto 69: Correa trova un varco a sinistra e crossa per Griezmann, che si alza in semirovesciata e infila di prepotenza un gol meraviglioso. L'espulsione di Bruno Peres (doppio giallo all'83') spegne del tutto la Roma che, poco dopo, viene infilata anche da Gameiro, bravo a saltare Alisson prima di appoggiare in rete (86') il 2-0 che tiene viva la speranza dell'Atletico. Tra due settimane, all'Olimpico contro il Qarabag, servirà la massima attenzione.

LE PAGELLE

Fazio 6,5 - Solido e rapido, respinge il più possibile i tentativi dell'Atletico. Ha poche colpe in occasione delle due reti.

Gerson 5 - Tanta corsa, spesso a vuoto, e poco altro. Perde troppi palloni ed è innocuo dalla trequarti in avanti.

Dzeko 4,5 - Zero chance per fare male, cerca di lavorare spalle alla porta ma con scarsi risultati.

Kolarov 6,5 - A sinistra spinge forte e, insieme a Perotti, fa un po' quello che vuole contro il povero Thomas. Manca solamente un pizzico di precisione in più al momento dell'ultimo passaggio.

Griezmann 7,5 - Per oltre un'ora non tocca quasi mai la palla, quasi nascondendosi. Poi sbuca all'improvviso e rompe la partita con un gol capolavoro, seguito dall'assist per Gameiro: roba da campioni.

Carrasco 5 - Simeone lo sposta continuamente da una parte all'altra e lui fatica a entrare in ritmo. Tenta di inventare qualcosa grazie al suo talento, ma non basta.

IL TABELLINO

ATLETICO MADRID-ROMA 2-0
Atletico Madrid (4-3-3): Oblak 6; Thomas 5, Gimenez 6,5, Lucas Hernandez 6, Filipe Luis 6; Koke 6 (18' st Gabi 6,5), Fernandez 5,5 (13' st Correa 6,5), Saul Niguez 6; Griezmann 7,5, Torres 5,5, Carrasco 5 (22' st Gameiro 6,5).
A disp.: Moya, Godin, Gaitan, Vietto. All.: Simeone 6
Roma (4-3-3): Alisson 6; Bruno Peres 5,5, Manolas 6, Fazio 6,5, Kolarov 6,5; Pellegrini 5,5 (17' st Strootman 5,5), Gonalons 6 (33' st El Shaarawy sv), Nainggolan 6,5; Gerson 5 (25' st Defrel 5,5), Dzeko 4,5, Perotti 6,5.
A disp.: Skorupski, Moreno, Juan Jesus, De Rossi. All.: Di Francesco 5,5
Arbitro: Kuipers (Olanda)
Marcatori: 24' st Griezmann (A), 40' st Gameiro (A)
Ammoniti: Manolas (R);  Filipe Luis (A)
Espulsi: 38' st Bruno Peres (R) per doppia ammonizione