Probabilmente non sarebbe stato così bello nemmeno con l'immaginazione. Vincere il derby con Brescia - peraltro capolista - davanti al proprio pubblico e ottenere l'aritmetica salvezza con grande anticipo. Un'esplosione di gioia che ha invaso il PalaRadi, a partire dal presidente Aldo Vanoli.
"Non voglio dire che me l’aspettassi - confessa a SportMediaset - ma ci speravo. E’ stata una forte emozione che mi ha ricordato quelle vissute negli anni precedenti. Essere riusciti a guadagnarci la salvezza grazie alle nostre forze è stata una grande soddisfazione"
Un risultato che mette il punto esclamativo su un biennio ricco di soddisfazioni. L'anno scorso, dopo l'amara retrocessione in A2, l'indimenticabile triplete: campionato, Coppa Italia e Supercoppa di categoria. E adesso la salvezza, centrata con relativa tranquillità e mantenendo i conti in ordine. Un biennio che porta anche la firma di Demis Cavina, il coach chiamato per riportare Cremona tra i grandi.
Quanto c'è del lavoro del coach in questi traguardi? "Questa è una bella domanda. C’è parecchio del suo lavoro in questa annata. Come amo dire io, è riuscito a vincere le battaglie con i soldati che aveva a disposizione. Momenti difficili? Dopo la pausa per la Coppa Italia abbiamo inanellato una serie di risultati negativi. Ma siamo rimasti tranquilli, senza perdere le nostre speranze: il campionato era lungo ed è sempre giusto essere ottimisti"
Tra i grandi protagonisti della stagione della Vanoli ci sono due italiani per cui il presidente spende una parola in più: il capitano Andrea Pecchia e Davide Denegri. "Incarnano lo spirito della Vanoli family, con la loro dedizione e con la loro umiltà. Sono stati un esempio anche per gli altri componenti della squadra".
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