Lazio-Udinese 2-0: Matri doppietta

Diluvio all'Olimpico e festa laziale. Matri a segno al 18' e al 28' st

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Lazio-Udinese 2-0. Tutto nel segno di un debuttante, Alessandro Matri. Alla sua "prima" laziale, cominciata dopo un'ora di gioco, segna due gol, al 18' e al 28' st, che cambiano gli umori della squadra di Pioli. Un 2-0 pulito e combattuto, sotto il diluvio e dinanzi a un'Udinese che cede solo per i colpi di classe di Felipe Anderson, di Matri (appunto) e di Mauri. La Lazio sale a quota 6, l'Udinese resta a 3 punti.

I malumori laziali, per risultati amari e qualche malato eccellente. L'umore un po' così -non buono e nemmeno cattivo. degli udinesi, Di Natale in panchina è la scelta di Colantuono. L'Olimpico aspetta un verdetto e solo per Pioli e i suoi c'è un conto da saldare, alla fine: vada come vada al culmine di un'estate di profilo basso. Fin troppo.
La pioggia, anzi il diluvio, sull'Olimpico mette subito in crisi le velleità di calcio (ben giocato). L'acqua è troppa, il pallone fa un po' quello che vuole e lo scontro fisico domina la scena: a dispetto, è evidente, di quel poco di spettacolo che ci si attende. La Lazio cerca la partenza forte, è dell'Udinese però il primo brivido (diciamo brivido)al 13': punizione da sinistra di Fernandes e il rimbalzo mette a repentaglio la sicurezza di Marchetti.
E' un segnale, cui replica subito Candreva che scova fra le sue doti il tiro da lontano, che gli è caro: due volte al 15' e al 18' e per Karnezis è l'occasione di far vedere quanto vale. Da lì alla mezz'ora, la corsa e i contatti fisici sovrastano schemi e idee: sotto il diluvio, difendersi è più facile che costruire gioco e occasioni e solo una volata di Zapata a sinistra al 33', e una bella cosa di Keita al 43', assist per Candreva e diagonale appena fuori, meritano la menzione di un primo tempo grigio come il cielo. Giusto che sia 0-0, coi tiri in porta uno per parte.
Ripresa. la pioggia rimane. La Lazio sembra meglio ispirata e all'8' Parolo calcia da lontano: Karnezis si oppone ancora. Migliora la Lazio, ma rischia di farsi male dinanzi ai contropiede udinesi. Pioli cambia: fuori (a sorpresa) Candreva e Lulic, dentro Matri al debutto e Felipe Anderson perdutosi un po': Cambia anche Colantuono, coi muscoli di Badu anziché la rapidità di Fernandes.
Dettagli di quei contropiede: con Zapata e Thereau che al 13' sfiorano il gran colpo. Dettagli, appunto, perché le mosse di Pioli dalla panchina regalano ai laziali, quasi subito, la delizia del vantaggio. E' Felipe Anderson che semina gli avversari a sinistra e dal fondo manda un pallone-omaggio al debuttante Matri che quando vede l'Olimpico (finale di Coppa Italia...) vede la luce. Tap-in vincente e Matri può sfogare tutta la gioia della prima volta. E' il 18'.
La reazione udinese è immediata, è in due rasoterra avvelenati di Koné dinanzi ai quali Marchetti affila le unghie: deviazioni millimetriche e salva-vantaggio. Lo sconforto del primo tempo passa e va, e nemmeno la pioggia -a questo punto- sembra avere effetti sul non-gioco. Il rimedio che Colantuono cerca con l'ingresso di Di Natale, al 26', si scontra con la forsennata voglia di Matri: la voglia di stupire. E' il 28', e va a prendersi di rapina e di classe un pallone che Karnezis ha respinto su un tiro da lontano. Magnifica opera da opportunista: la serata targata-Matri (chi se l'aspettava?) diventa il vessillo di questo rilancio laziale.
La squadra di Pioli sale a quota 6, e riprende a sentire il profumo dell'alta classifica. L'Udinese resta a ferma a 3 punti, impresa d'esordio a casa-Juve. E a proposito dell'arbitro Calvarese, un solo ammonito, Iturre, peraltro al 92'. Una rarità. E anche, diciamo, un suo pezzo di bravura.

Marchetti 7 - Due parate decisive, sull'1-0, e su rasoterra avvelenati di Koné. Quando basta per sentirsi decisivo.
Felipe Anderson 7 - Ci si chiedeva: tornerà quello della scorsa stagione? La risposta, in quei 34' minuti giocati e decisivi. Sì, la strada è giusta. L'assist del primo gol e non solo.
Matri 8 - L'ultimo gol lo aveva segnato all'Olimpico, con la maglia della Juve e contro la Lazio, finale di Coppa Italia. Tre mesi e mezzo dopo, al debutto con la maglia della Lazio, veste i panni del gladiatore. Al di là del sogno: suo e dei suoi nuovi tifosi.
Karnezis 7 - E' l'ultimo baluardo, per la difesa udinese. Si difende fino a un certo punto: l'impatto di Matri non si può arginare.
Adnan 6,5 - Impiegato a sinistra, ha muscoli, coraggio e pure qualità. Una buona scoperta.
Thereau 5 - In penombra, la sua domenica. Mai a suo agio nel rapporto con Zapata e nella zona che conta.

LAZIO-UDINESE 2-0
Lazio (4-2-3-1): Marchetti 7; Basta 6,5, Mauricio 6, Hoedt 6, Radu 6; Parolo 6,5, Cataldi 6; Candreva 6,5 (11' st Felipe Anderson 7), Mauri 6 (38 s' Milinkovic-Savic sv), Lulic 5 (11' st Matri 8); Keita. A disp.: Berisha, Guerrieri, Gentiletti, Braafheid, Patric, Konko, Morrison, Kishna. All.: Pioli 7
Udinese (3-5-2): Karnezis 7; Heurtaux 5, Danilo 5,5, Piris 6; Edenilson 6, Kone 6,5 (33' st Aguirre sv), Iturra 6, Fernandes 6 (11' st Badu 6), Adnan 6,5; Thereau 5 (26' st Di Natale 5,5), Zapata 6. A disp.: Meret, Romo, Wague, Felipe, Domizzi, Insua, Pasquale, Merkel, Marquinho. All.: Colantuono 6
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 18' st Matri, 28' st Matri
Ammoniti: Iturra (U)
Espulsi: --
Note: --

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