Tavecchio: "Delusi e amareggiati"

Riunione per "valutare cosa fare per il futuro", dice Tavecchio. Addio a Ventura (dimissioni o esonero), si discute la posizione di Tavecchio. E il per il nuovo ct si punta a...

  • A
  • A
  • A

"Siamo profondamente amareggiati e delusi per la mancata qualificazione al Mondiale, è un insuccesso sportivo che necessita di una soluzione condivisa e per questo ho convocato domani una riunione con le componenti federali per fare un'analisi approfondita e decidere le scelte future". Così Carlo Tavecchio, presidente della Figc, dopo la mancata qualificazione al Mondiale. Sul tavolo la situazione del ct Ventura e le dimissioni da più parti invocate. La stessa posizione del presidente. E un'idea per la panchina: Ancelotti.

Una riunione alla quale non parteciperà - così risulta al momento - il ct Ventura. Sul tavolo, ovviamente, c'è la sua posizione che non avrà altra via d'uscita se non l'esonero o le dimissioni. Un gesto -questo delle dimissioni- chiesto un po' ovunque, ma senza riscontri da parte di Ventura fino a questo momento. Stamane il ct, alle 10, ha lasciato l'hotel sede della delegazione azzurra passando da una uscita secondaria.

E all'ora di pranzo, oltre alle invocate dimissioni del ct Ventura, c'è stato anche il "sigillo" posto dal presidente del Coni, Malagò, alla posizione di Tavecchio con il lapidario "se fossi in lui mi dimetterei". Parole che il presidente federale non potrà non tenere in debito conto, domani, al momento del vertice federale. Ma un passo indietro, volontario o imposto, da parte di Tavecchio si scontrerebbe con la sua posizione di commissario della Lega di Serie A alle prese, proprio in queste settimane, con la delicatissima e vitale questione del bando per i diritti tv del campionato per il triennio 2018-2021. E questo può essere un muro invalicabile, nel senso che oggi la Lega di A incapace da un anno di eleggere un suo presidente e dunque commissariata non si può permettere di perdere, in un lampo, il commissario. Ma le pressioni perché anche Tavecchio faccia un passo indietro sono forti (Malagò, appunto).

E che cosa dicono le norme a proposito della presidenza federale? Dimissioni spontanee, commissariamento oppure sfiducia all'interno del Consiglio federale. Sono le tre opzioni per le quali potrebbe cambiare il vertice della Federcalcio, guidato da Carlo Tavecchio. Le dimissioni spontanee sono quelle invocate dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, per il quale il commissariamento, ha detto, non è percorribile in quanto mancano i presupposti di ingovernabilità:
"Il presidente del Coni può commissariare una federazione solo se non funzionano la giustizia sportiva, i campionati o per gravi irregolarità amministrative. Ad oggi questi tre fatti non ci sono" ha ricordato Malagò.
La terza via sarebbe una mozione di sfiducia presentata all'interno del Consiglio federale. Secondo l'articolo 28 dello statuto Figc "qualsiasi organo federale collegiale decade di diritto al venir meno per qualsiasi causa della maggioranza dei suoi componenti".
Al momento sono 17 i consiglieri federali in carica. Assenti quelli delle Leghe di serie A (commissariata, al voto presumibilmente a fine novembre) e serie B (commissariata, al voto il 30 novembre). Presidente è Carlo Tavecchio. In Consiglio siedono tre rappresentanti di LegaPro (Gabriele Gravina, presidente, Giancarlo Abete, Stefano Rosso), sei rappresentanti della Lega Dilettanti (Cosimo Sibilia, presidente, Ermelindo Bacchetta vicario, Karl Rungger area nord, Giuseppe Caridi area centro, Antonio Cosentino area sud, Andrea Montemurro) i rappresentanti dell'Associazione Italiana arbitri (Marcello Nicchi), dell'Associazione Italiana Calciatori (Damiano Tommasi, Umberto Calcagno, Simone Perrotta, Sara Gama), dell'Associazione italiana allenatori (Renzo Ulivieri, Luca Perdomi).
Nove, quindi, i voti necessari per una eventuale sfiducia. Quella di domani in Figc, è comunque da ricordare, non è una riunione di Consiglio federale ma delle componenti, quindi essenzialmente politica dalla quale dovrebbe uscire una indicazione sul prosieguo della vita federale.

E dopo Ventura, chi al suo posto? Il progetto è quello di portare alla guida della Nazionale Carlo Ancelotti, libero da impegni dopo l'esonero dal Bayern Monaco, e da tempo nella lista di massimo gradimento del calcio azzurro. Lo si può convincere, sapendo che uno come lui percepisce stipendi ben al di sopra delle casse federali? Questo è il progetto verso l'Europeo 2020, ci sarà il tempo e il modo di valutare le cose, facendo fronte, prima di tutto, all'emergenza in corso.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti