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TENNIS

Coppa Davis, Volandri non crede a un ripensamento di Sinner: "Difficile cambiare in corsa"

Il capitano dell'Italia ha cancellato ogni speranza di poter rivedere l'azzurro in campo a Bologna: "Noi restiamo disponibili, la porta è aperta, ma non mi aspetto un cambiamento"

di Redazione
22 Ott 2025 - 10:44

"Noi restiamo disponibili, la porta è aperta, ma non mi aspetto un cambiamento. Quando un team di quel livello prende una decisione di questo genere sulla programmazione poi è difficile cambiare in corsa". Filippo Volandri è chiaro sulla possibilità di vedere Jannik Sinner in campo per la Final Eight di Coppa Davis. Se è vero che il capitano dell'Italia può cambiare fino a tre giocatori entro il 17 novembre, il tecnico toscano non ripone grandi possibilità sull'idea di vedere il numero 2 al mondo a Bologna.

Una scelta decisa, che sembra essere definitiva, e che in effetti non potrebbe essere altrimenti anche per rispetto dei compagni di squadra che si ritroverebbero a dover lasciare spazio al 24enne di Sesto Pusteria, chiamato a cambiare in corsa i propri piani dopo una sorta di "sommossa popolare". Le possibilità che tutto ciò accada rimangono comunque minime, così Volandri pensa alle contromosse come spiegato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

"La squadra rimane molto forte. È ovvio che ogni capitano vorrebbe avere la rosa al completo con il suo giocatore più forte a disposizione. Ma proprio perché sono il capitano della Davis e ho giocato, cerco di normalizzare la cosa - ha sottolineato l'ex tennista livornese -. È una decisione che, come ha detto anche il presidente Binaghi, fa male, ma non è né la prima né l’ultima volta che succede. Capita a tutti i giocatori, anche ai grandissimi. Zverev non l’ha giocata per anni, Federer e Nadal lo stesso. Ci sono stagioni che ti portano ad arrivare in determinati momenti in condizioni fisiche e mentali diverse. Siamo pur sempre a fine stagione, e ogni anno è diverso. Per Jannik questa è stata una stagione particolare, e lo sappiamo tutti".

A proposito di stagione particolare, Sinner è stato fermo per tre mesi a causa della squalifica per la positività al Clostebol e, a rigor di logica, dovrebbe essere più preparato rispetto a colleghi come Carlos Alcaraz che ha affrontato l'intera annata sempre in campo. Eppure quei tre mesi non sembrano essere serviti per recuperare energie e resettare il tutto, così Sinner avrebbe chiesto una settimana di riposo in più per recuperare in vista del 2026.

"Quella settimana serve per staccare, per ricaricarsi davvero e resettarsi per puntare al 2026 dove, comunque avremo ancora le Finals in casa. Quello con la Nazionale è un impegno importante per tutti, ma va gestito con equilibrio visto che arriva alla fine della stagione - ha aggiunto Volandri -. Sono stati due anni pesantissimi per lui per le motivazioni che sappiamo e Jannik ha speso tanto anche a livello mentale, ancora più che in campo. Sia lo scorso anno che questo ha finito la stagione spremendo tutto ciò che aveva. Alla Davis ha letteralmente raschiato l’ultima goccia di energia dal barile. E la sua grandezza è che non lo fa mai sembrare: appare sempre in controllo, ma vi assicuro che arriva alla fine della competizione svuotato".

Calendario alla mano, servirebbe modificare qualcosa perché la Coppa Davis è collocata in fondo a una stagione particolarmente impegnativa per tutti gli atleti e vedere i big impegnarsi con la casacca della nazionale è sempre più complicato. Servirebbe una modifica e Volandri avrebbe in mente qualcosa: "Io credo che non si debba per forza giocarla ogni anno. E soprattutto serve una collocazione migliore: non può stare nell’ultima settimana della stagione, quando tutti sono scarichi. Se la consideriamo importante, dobbiamo darle il posto che merita. Il problema è che è un evento Itf in un calendario Atp che non lascia altri spazi".