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L'ex campione ha commentato così la sconfitta dell'italiano, aggiungendo: "Niente drammi, il duello si ripeterà"
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"Alcaraz ha più soluzioni tecniche di Sinner, ha giocato a un livello altissimo con una velocità sbalorditiva". Nella finale degli Us Open, l'ennesima puntata del confronto tra i due dominatori del tennis mondiale, Adriano Panatta ha visto la marcia in più nelle braccia e nelle gambe dello spagnolo: l'ex campione del tennis azzurro ha sottolineato che Alcaraz ha anche "un fisico pazzesco, è fatto di gomma, fa recuperi quasi impossibili, arriva su palle inarrivabili e ha pure il controllo. E sul dritto diventa più forte di Sinner".
L'ultimo atto dello slam americano "me lo aspettavo più combattuto - ammette Panatta alla Domenica Sportiva su Rai 2 -. Stavolta Alcaraz ha giocato decisamente meglio, a parte il secondo set in cui Sinner ha provato ad alzare il ritmo, ma lo spagnolo giocava a un livello di velocità e soluzioni tecniche che anche il miglior Sinner avrebbe avuto difficoltà". Questo non significa che adesso l'azzurro, scivolato al n.2 della classifica mondiale, sia meno competitivo: "Loro due sono superiori in maniera quasi imbarazzante nei confronti degli altri, quando entrambi giocano al 100% il match è imprevedibile e può vincere sia l'uno che l'altro. Alcaraz ha provato sette-otto cose in tutte le parti del campo e ho capito che tirava una brutta aria. Adesso però non vorrei dopo che lo abbiamo santificato se ha perso un match con Alcaraz non è cambiato nulla, è rimasto tutto uguale, rimangono due grandissimi campioni, e Sinner è impressionante quando fa il suo gioco. Ci sta che la prossima volta vinca Sinner, ora ci sono le Atp Finals. Detto che il tennis vero sono gli Slam e ne hanno vinti due per uno".
Sulla finale di New York un peso determinante lo ha avuto il servizio. "Sinner non ha servito bene, quando la prima è al di sotto del 60% diventa dura - aggiunge Panatta -. Musetti? È un giocatore che sta vicino a loro, non gli sta accanto, ha grandissima tecnica, gioca proprio bene a tennis, gli manca continuità, saper controllare il sistema nervoso, un po' di esperienza: cose che fanno le eccezioni, e Alcaraz e Sinner sono le due eccezioni". Quanto a Sinner - conclude Panatta - "sa che l'unico che lo può battere è Alcaraz, si impegna con tutti nella stessa maniera e gli altri li travolge infatti. Alcaraz può migliorare prendendo le doti di Sinner, prima fra tutte la costanza, e Sinner quelle del rivale, le maggiori soluzioni: se potessimo fare la shakerata tra i due avremmo il giocatore perfetto".