A LONDRA

Tennis, Atp Finals: Tsitsipas e Thiem volano in finale

Partita eccezionale per il giovane greco, che prevale contro Federer in due set (6-3, 6-4). L'austriaco vince 7-5, 6-3 contro Zverev

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Saranno Stefanos Tsitsipas e Dominic Thiem i finalisti delle Atp Finals 2019 di Londra. Il greco, alla sua prima partecipazione al torneo, arriva fino in fondo battendo in due set un mostro sacro come Roger Federer: finisce 6-3, 6-4 dopo un’ora e 37 minuti di battaglia. L’austriaco supera sempre in due set (7-5, 6-3) il tedesco Alexander Zverev, campione uscente, in un’ora e 34 minuti mettendo in mostra un tennis molto convincente. Domani andrà in scena la finale.

Sono divisi da 17 anni, e quando il primo giocò il suo primo torneo Atp (era Gstaad 1998), l'altro ancora doveva nascere e lo avrebbe fatto il mese dopo. Il talento e la classe però non hanno età e lo dimostrano Roger Federer e Stefanos Tsitsipas in una semifinale da stropicciarsi gli occhi e che rappresenta ben più di una sfida generazionale. Come talvolta accade in questi casi, a prevalere alla fine è il più giovane, ma il 6-3, 6-4 non tragga in inganno: non è infatti Federer a perdere la partita, ma proprio uno straordinario Tsitsipas a vincerla, dimostrando nella giornata finora più importante della sua ancora breve carriera tutto ciò che potrebbe davvero consegnarlo al tennis come uno degli astri della nuova generazione che si sta affacciando ai massimi livelli. Perché nella sua prova di Londra, che gli vale l'ultimo atto delle Atp Finals alla sua primissima partecipazione, c'è tutto: classe, tecnica, maturità, tempra e freddezza. Il greco è reduce da una sfida di ben tre ore contro un certo Rafa Nadal, e a circa 24 ore di distanza mostra fin da subito di aver recuperato alla grande dal punto di vista sia fisico che mentale.

Il suo primo set contro un mostro sacro della racchetta è infatti pressoché perfetto, dato che Federer sbaglia pochissimo ma lo fa sempre nel momento meno opportuno. Come nel primo game, quando si prende la palla break ma non la sfrutta steccando il dritto (alla fine Tsitsipas recupera e mantiene il servizio), ma soprattutto nel game successivo: nel suo turno di battuta King Roger sbaglia due smash, commette un altro fallo con un dritto che finisce largo e il giovane rivale ne approfitta prendendosi il break point che risulterà decisivo per il destino dell'intero set. In tutti i suoi turni di battuta (tranne quello che porta al 3-0) Tsitsipas si trova infatti a dover inseguire un Federer che vuole assolutamente il controbreak. La tranquillità del greco è però assoluta, come dimostrato dai due giochi portati a casa partendo dallo 0-30 e da quello del 5-2, in cui la rimonta arriva addirittura dallo 0-40. Sono ben sei le palle break costruite da Federer nel set, di cui nemmeno una viene però sfruttata. Si arriva quindi al decisivo nono gioco, della durata di 13 minuti e mezzo e che regala il set a Tsitsipas dopo ben 22 punti e otto draw. Nel mentre ci sono ben sei set point annullati da Federer e alcuni colpi sensazionali da parte di tutti e due questi fuoriclasse assoluti del tennis: da segnalare un sontuoso dritto in avvicinamento alla rete di King Roger, una sua diagonale dopo uno scambio eterno, un punto di grande potenza di Tsitsipas dopo tre ostinati tentativi di dritto (punto fondamentale, perché annulla un break point) e un rovescio lungolinea del greco, che finalmente trova un colpo che in due precedenti occasioni non aveva avuto fortuna.

Dopo tante emozioni quasi inevitabilmente il secondo set parte più piano, ma poi decolla dopo il rapido 1-1 delle prime fasi. Arrivano infatti tre break di fila: il primo è conquistato da Tsitsipas che lascia Federer a 0, lo svizzero riesce però a rifarsi strappando finalmente la battuta all'avversario al decimo tentativo nel corso della sua partita. Il controbreak viene però vanificato già nel game successivo, con Tsitsipas che gli strappa di nuovo il servizio. I dati parlano chiaro: il greco su quattro palle break ne ha sfruttate tre, contro una percentuale di 1/12 per il campionissimo di Basilea che a questo punto non riesce più a riaprire la partita. Ci va vicino sul 5-4, quando Tsitsipas per la prima volta nel corso dell'intera partita sembra perdere la lucidità e sbaglia due colpi di dritto non particolarmente complicati. Ancora una volta però riesce a recuperare e dal 15-40 va a prendersi la finale addirittura con un ace, mostrando a tutti di non essere una grande speranza del tennis ma una vera, solida realtà.

THIEM SUPERA ZVEREV
Dominic Thiem ritorna al numero 4 delle classifiche mondiali eguagliando il proprio best ranking. Il primo brivido dell’incontro corre però lungo la schiena dell’austriaco, che concede una palla break nel terzo game cancellata da una solida prima su cui Zverev scheggia la risposta di dritto. L’austriaco rischia grosso anche sul 2-2 quando si caccia nei guai dal 40-15 ma si affida ancora una volta alla combinazione servizio-dritto per cancellare il vantaggio esterno e restare avanti nello score. Passato il momento di difficoltà, Thiem ritrova le giuste sensazioni nei propri turni di battuta e lascia le briciole a Sascha che, al contrario, inizia a dare i primi segni di cedimento nella fase calda della frazione. Se sul 5-5 il tedesco se la cava ai vantaggi senza concedere set point è ben diversa la situazione nel dodicesimo game, in cui scivola sul 15-40 colpendo malissimo di dritto. Thiem spreca la prima possibilità lasciandosi ingolosire dall’inside-in di dritto, ma sulla seconda deve solo raccogliere un doloroso doppio fallo di Zverev che vale il 7-5.

I primi quattro game del secondo set volano via rapidi, con entrambi i semifinalisti che rifiatano in risposta; poi sul 2-2 qualche affanno per Thiem costretto a tenere la battuta ai vantaggi. Zverev, sotto 3-2, decide nuovamente di dare una enorme mano all’austriaco capitolando alla terza palla break dopo un paio di clamorosi errori a rete. Se nelle prime due occasioni il servizio viene in suo soccorso, alla terza è un passante di dritto di Thiem a punirlo. Dominic rischia però di rimettere immediatamente in partita il tedesco, ma è glaciale nel cancellare due chance del contro-break. Superata l’ultima curva, Thiem serve alla grande sul 5-3 e non lascia scampo all’avversario.

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