Uscita l'intervista integrale a 'Piers Morgan Uncensored': "Quando vedi altri atleti ricevere anni di squalifica, e a lui tre mesi, non è giusto"
di Andrea Ghislandi© Getty Images
Dopo l'anteprima pubblicata martedì su Youtube, è stata rilasciata l'intervista completa di Novak Djokovic, protagonista di 'Piers Morgan Uncensored', in cui è tornato a parlare del caso Sinner-Clostebol. A distanza di mesi, l'ex numero 1 del tennis mondiale non cambia idea, crede nella buonafede del tennista azzurro ma continua a criticare per il modo in cui è stato gestito il suo caso.
Senza usare giri di parole e con parole nette, Djokovic esprime la sua opinione. "Penso che non l'abbia fatto apposta, ma ovviamente è responsabile - ha dichiarato al noto podcast - Quando è successo, sono rimasto sinceramente scioccato. Credo che non l'abbia fatto di proposito. Ma il modo in cui è stato gestito l’intero caso è pieno di campanelli d’allarme". Secondo Nole, se Sinner fosse stato il numero 500 al mondo sarebbe incappato in una squalifica ben più pesante dei tre mesi con cui lo ha sanzionato la Wada. “C’è stata mancanza di trasparenza, incoerenza. E anche la comodità di una squalifica tra gli Slam, così da non perdersi nulla: è stato molto, molto strano - ha aggiunto Djokovic -. Quindi non mi piace proprio come è stato gestito quel caso. Si sentivano le voci di tanti altri giocatori, sia uomini che donne, che avevano avuto situazioni simili, denunciare sui media che era un trattamento di favore”.
Le tempistiche della sanzione della Wada hanno permesso a Sinner di non saltare nessun appuntamento dello Slam. Una decisione che fa storcere il naso al campione serbo: "Voglio credergli, penso che non l’abbia fatto di proposito, ma ovviamente è responsabile. Le regole dicono questo: sei responsabile quando accade una cosa del genere. Tuttavia, quando vedi altri atleti ricevere anni di squalifica per episodi simili, e in questo si è trattato di tre mesi, non è giusto".
Nole ha anche parole di ammirazione per Sinner, per come ha gestito una situazione davvero complessa: "Non è facile per lui. Provo empatia e compassione. Ha saputo gestire la tempesta mediatica che di tanto in tanto torna a farsi sentire, con grande maturità e costanza. Gli faccio i miei complimenti: nonostante tutto, continua a dominare e a giocare in modo straordinario, vincendo Slam".