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La squadra azzurra si gode il trionfo. Binaghi: "Aveva ragione Sinner, siamo uno squadrone"
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Dopo la vittoria della terza Coppa Davis di fila dell'Italia, la squadra azzurra è carica e felice. "Non so che dire, era il mio sogno, il sogno di tutti noi - ha detto Flavio Cobolli dopo aver conquistato il punto decisivo contro la Spagna grazie alla battaglia in rimonta su Munar -. Siamo una squadra unita". "Abbiamo provato a fare come i Campioni del Mondo del 2006: tutto il giorno alla Playstation - ha aggiunto scherzando -. Sono fiero di tutti noi, ma il merito è anche di un pubblico fantastico". "Si ripete da tre giorni il giorno più bello della mia vita", ha proseguito Cobolli cantando e ballando col resto dei compagni.
"Non ho trascinato io l'Italia. Siamo una squadra fantastica e lunga. C'erano tanti assenti e lavoriamo tutti insieme per ottenere questo. Abbiamo lottato insieme - ha continuato -. I ragazzi mi hanno aiutato perché ero in difficoltà, ma non si può mollare per questa nazionale". "Sono felice, non so ancora se ho realizzato quello che abbiamo fatto - ha raccontato ancora Cobolli -. Nei prossimi giorni mi fermerò a capire cosa è successo".
"Quando andiamo in campo cerchiamo di divertirci, di sostenerci, di sfruttare la spinta del pubblico. Sul match point non ho pensato, ho cercato di tirare più forte possibile e di andare a prendere il punto senza aspettare regali. Non ho avuto nemmeno la forza di esultare - ha concluso -. Dedico questa vittoria a tante persone che mi sostengono sempre e lottano con me anche nei momenti difficili. Stasera c'erano le persone che mi vogliono bene. Dedico alla mia famiglia e alla mia fidanzata".
BERRETTINI: "SQUADRA UNITA E COMPATTA"
Tra i grandi protagonisti della vittoria in Davis c'è anche Matteo Berrettini. "Quest'anno la vittoria ha un sapore ancora più speciale. Questa squadra è unita e compatta, non importa chi gioca. Le partite sono state molto tirare e la differenza la fa la squadra - ha spiegato -. Il feeling con Cobolli? E' una questione di energia e di chimica. Ho visto crescere Flavio. Ero con lui quando ha scelto di lasciare il calcio e giocare a tennis. E' un lottatore, gli piacciono le cose difficili". "Bisogna saper gestire i momenti. Finché mi sento così continuerò a giocare la Davis perché mi rende felice. Siamo eroi sportivi, ma gli eroi veri sono altri - ha proseguito -. Stiamo portando il tennis a un livello di amore e affetto mai visto prima. Poter ispirare qualcuno a credere in un sogno mi emoziona".
VOLANDRI: "SAPORE STRAORDINARIO VINCERE IN CASA"
"E' incredibile. Ho versato più lacrime per questa vittoria che per le altre. Questa è una vittoria diversa. Sono fiero di un gruppo meraviglioso, anche chi non c'era si è fatto sentire". Così il capitano di Davis Filippo Volandri ha commentato la terza vittoria della Coppa Davis di fila dell'Italia. "Flavio ha ribaltato una partita da giocatore vero. Devo ringraziare i ragazzi. Vincere la Davis in casa ha un sapore straordinario, ora dobbiamo darci altri obiettivi perché abbiamo una squadra giovane e incredibile", ha aggiunto. "Ringrazio chi mi ha dato fiducia. E' un onore e un privilegio guidare questi ragazzi. Sto vivendo un sogno - ha concluso -. Faccio le scelte per il bene della squadra e mi metto a disposizione e i ragazzi mi ringraziano così".
VAVASSORI: "SIAMO UN GRUPPO DI AMICI"
Entusiasta e felice anche Andrea Vavassori. "Siamo un gruppo di amici, siamo cresciuti insieme e c'è un bellisismo raccodo. Ci ricorderemo per sempre queste giornate. C'è un grande gruppo e questo è un valore aggiunto. Io e Bolelli eravamo pronti, ma Flavio e Matteo sono stati grandi". "Avevo già provato la vittoria a Malaga, ma vincere la Davis in Italia è una sensazione speciale. Queste tre gare sono state pazzesche, ci hanno sostenuto alla grande - ha aggiunto -. Siamo fortunati a vivere in quest'epoca tennistica italiana". "Ci sosteniamo tutti e miglioriamo. Anche in questi giorni eravamo la panchina più unita. C'è tanto orgoglio e speriamo di continuare così per tanti anni - ha proseguito -. E' incredibile aver vinto anche con le ragazze. Qualche anno fa sembrava impossibile vincere. Col nuovo format non è facile rivincere, ma noi abbiamo vinto sei singolari su sei. Speriamo anche in futuro che non ci sia bisogno di noi doppisti".
BINAGHI: "AVEVA RAGIONE JANNIK, SIAMO UNO SQUADRONE"
Anche il presidente della FITP Angelo Binaghi ha commentato con felicità e soddisfazione il trionfo azzurro in Davis. "E' una bella sensazione. Quando organizziamo qualcosa non va male... - ha dichiarato -. Aveva ragione Jannik, lui l'aveva detto che siamo uno squadrone anche senza di lui e Lorenzo". "Se teniamo fuori gente come Darderi e Arnaldi vuol dire che siamo una squadra molto forte e che il sistema funziona - ha aggiunto -. Questa competizione con questa formula spesso è stata vinta dalle prestazioni di un solo giocatore, noi invece abbiamo vinto tre volte con otto/dieci giocatori differenti". "Questa è la consacrazione. Nonostante la squalifica di Jannik e lo stop del nostro numero due abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte - ha proseguito -. Ora dobbiamo vincere gli Internazionali maschili, un successo che manca da 50 anni". "Jannik deve tornare numero uno e Musetti deve entrare nella Top 4, Errani deve giocare pr sempre e da Jasmine ci aspettiamo molto - ha concluso -. E' un momento magico per il tennis italiano".
MATTARELLA INVITA LA SQUADRA AL QUIRINALE
"Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto prevenire alla nazionale di tennis le più vive congratulazioni per questa nuova vittoria in Coppa Davis e ha invitato gli atleti al Quirinale, insieme alla nazionale femminile reduce dai recenti successi, per esprimergliele personalmente".
MELONI: "DETERMINAZIONE, TALENTO E CUORE"
"Determinazione, talento e cuore: l'Italia trionfa ancora in Coppa Davis. Campioni!". Così su X il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, celebra il terzo successo di fila degli Azzurri in Coppa Davis.