La quindicesima edizione della classica skyrace transfrontaliera non ha deluso le attese
di Stefano Gatti© Skyrace Valmalenco-Valposchiavo Ufficio Stampa
Ripartita due anni fa, la storia della Skyrace Valmalenco-Valposchiavo ha fatto domenica 24 agosto un salto nel futuro con la vittoria in campo femminile di Fabiola Conti che ha abbassato il record (storico) appunto britannica Angela Mudge che aveva appena compiuto... la maggiore età (risaliva infatti al 2006), fissando l'asticella molto in alto. Ha retto ancora una volta agli assalti degli skyrunners di oggi il primato fissato da due ore, 32 minuti e tre secondi fissato nel 2007 (un anno dopo l'ormai ex record femminile) da Marco De Gasperi, oltretutto su sentieri oggi nettamente meglio preparati rispetto a diciotto anni fa ma Andrea Prandi - vincitore quest'anno di gara uomini - si candida a riprovarci alla prossima occasione e intanto si prende una bella rivincita dopo la cocente delusione dello scorso anno, segnata dal maltempo e da ricorso al piano B, con una prova tutta in Valmalenco, priva del GPM di Passo Campagneda e della picchiata finale in territorio elvetico. Condizioni meteo al limite... della perfezione quest'anno, per la quindicesima edizione (la terza "moderna") di una delle prove pioniere della disciplina dello skyrunning, andata in scena nella sua versione originale dal 2002 al 2013. Giornata di pieno sole e temperature gradevoli, ideali per correre. Non a casa, record femminile e performances dei toprunners, non sono stati pochi gli amatori che hanno migliorato (anche di una quindicina di minuti) i loro tempi sulla distanza rispetto a due anni fa, con terreno in condizioni perfette ma caldo africano.
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GARA DONNE
Dominio assoluto di Fabiola Conti che ha messo le cose in chiaro fin dai primi chilometri di gara. Di fatto, la vittoria della campionessa milanese del Team Mud&Snow residente in Valle D'Aosta, atleta di livello assoluto, non è mai stata in discussione. Il nuovo record sulla distanza è stata la logica conseguenza.Troppo alto il ritmo impresso da Fabiola fin dai primi chilometri di gara: una sorta di vertical dentro una skyrace dal campo base del centro sportivo Pradasc di Lanzada alla località Cima Sassa (passando per il maggengo di Ponte) che ha rapidamente selezionato i candidati al podio. Conti ha raggiunto la Piazza Comunale di Poschiavo tre ore, otto minuti e due secondi dopo il segnale di partenza, abbassando di due minuti e 16 secondi il primato 2006 della Mudge e scalando fino alla nona posizione una classifica assoluta da 165 finishers, 51 dei quali donne. Va evidenziato come la Skyrace Valmalenco-Valposchiavo abbia visto al via una quota-rosa nettamente più elevata (quasi un terzo del totale) rispetto allo standard abituale della corsa sui sentieri (e non solo). Ad invogliare Fabiola Conti a tornare alla Skyrace potrebbe essere la chance (reale) di fare un altro passo nella storia infrangendo il muro delle tre ore di gara.
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Un altro esempio, per tornare all'inizio, di come l'evento transfrontaliero al centro delle Alpi prenda le mosse dalla sua storia ma punti di fatto al futuro, con importanti risvolti a livello di inclusione. Sul secondo e sul terzo gradino del podio sono salite la elvetica Flurina Eichholzer e l'italiana Elisa Sortini. Ritardo dalla vincitrice prossimo ai dieci minuti (nove e 57) per la skyrunner rossocrociata di Marco Sport da Muntogna (17esima overall), di 22 minuti e 41 secondi per la valtellinese (23esima). A completare la top five sono stata Aurora Bosia (ASD Falchi Lecco,24esima) e la britannica Alexandra Whitaker del Team SCARPA (25esima).
“Non avevo mai fatto questa gara: è stato bellissimo correre in queste valli in un contesto spettacolare. Ho trovato un percorso veloce che non mi aspettavo, essendo una skyrace, ma sono soddisfatta della mia prova in vista del Mondiale in Spagna tra un mese”. (Fabiola Conti)
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GARA UOMINI
Bruciato in volata nel 2024 da Mattia Bertoncini e Alessandro Rossi nella gara accorciata causa maltempo, Andrea Prandi si è rifatto con gli interessi imponendosi con il tempo di due ore, 41 minuti e 46 secondi sul percorso completo da 30 chilometri e 500 per 2200 metri di dislivello positivo. Un dettaglio che l'atleta valtellinese (di Bormio) in gara per i colori di Valtellina Wine Trail non ha mancato di sottolineare subito dopo aver attraversato la linea del traguardo: “Ho cercato la vittoria e sono contento che sia arrivata sul percorso originale che ho trovato bellissimo”.
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Secondo gradino del podio per il bergamasco Lorenzo Rota Martir (GS Orobie) con un ritardo di tre minuti e 26 secondi dal vincitore, terzo per Sergio Bonaldi (LAB4YOU), al traguardo dodici minuti e sette secondi dopo Prandi. Top five nell'ordine per l'inglese Harry Bolton (Ronhill UK), a conferma della tradizione british alla Skyrace, ricordando il quinto posto della Whitaler tra le donne, e per il valtellinese Luca Raschetti, portacolori di Team Valtellina ASD.
I due vincitori Conti e Prandi si sono aggiudicati anche il Trofeo Renato Parolini, riservato ai primi atleti a passare sotto lo storico arco di legno del GPM di Passo Campagneda. Andrea lo ha raggiunto con un tempo di soli 36 secondi dalla parte "giusta" del muro delle due ore di gara (un'ora, 59 minuti e 24 secondi), Fabiola lo ha fatto in due ore, 21 minuti e 20 secondi. A lui sono poi bastati 42 minuti e 22 secondi per completare la missione-vittoria nella picchiata finale prima verso il Passo Canciano e poi, entrati nella Confederazione Elvetica, verso il fondovalle di Poschiavo. A lei sono occorsi 46 minuti e 42 secondi per vittoria e record nel centro storico di Poschiavo.
Il Trofeo Marino Zanetti, in memoria di un atleta emergente svizzero, è stato assegnato a Remo Cortesi (dodicesimo) e a Martina Rada (ventesima), primi atleti poschiavini al traguardo. I migliori atleti della Valmalenco sono invece stati Raffaella Rossi di Team Valtellina ASD (che ha raggiunto la top ten donne, settima) e Stefano Lanzi di ASD Sportiva Lanzada. Un record da dividere in quattro è quello battuto da Danilo Pedrotti, Roberto Moizi, Ugo Leonardi e Bruno Marveggio, che hanno completato la loro quindicesima Valmalenco-Valposchiavo!
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Al termine della giornata (clou di un intero anno di lavoro) i responsabili del comitato organizzatore, Massimo Giordani per la Valmalenco e Dario Marchesi per la Valposchiavo, hanno fatto un primissimo bilancio. Il ringraziamento più sentito quello ai quattrocento volontari che hanno prestato la loro opera lungo il settore italiano e quello elvetico della traccia di gara:
“La Skyrace Internazionale Valmalenco-Valposchiavo si è confermata una gara bellissima apprezzata dagli atleti. I risultati di rilievo, primo fra tutti il nuovo record di Fabiola Conti, danno conto dell'alto livello dei partecipanti. Il ringraziamento va ai volontari coinvolti, agli enti e alle aziende che ci sostengono. Oggi hanno vinto lo sport e l'amicizia”.
Terminate le rispettive fatiche atleti, organizzatori e pubblico si sono ritrovati a tavola per il pranzo conviviale allestito nelle immediate vicinanze di una Piazza Comunale in festa, ancora addobbata dopo la consegna alla città di Poschiavo dell'importante Premio Wakker, avvenuta alla vigilia della Skyrace. Per le premiazioni sul palco sono saliti il podestà di Poschiavo Giovanni Jochum e il vicesindaco di Lanzada Francesco Nana che hanno consegnato i riconoscimenti ai primi venti atleti classificati di gara uomini e alle prime dieci di gara donne. Per la manifestazione organizzata da Sportiva Lanzada e Sportiva Palü è un'altra prova superata. Davanti ci sono nuove sfide da affrontare e - per farlo al meglio - la Skyrace Valmalenco-Valposchiavo si allinea ad altri eventi di respiro internazionale della disciplina, passando al formato biennale: la sedicesima edizione è infatti in programma nel 2027.