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SKYRUNNING

Promossa... a maggio! Esino Skyrace si fa in tre e diventa tricolore!

Il classico appuntamento della Val d’Esino sale di livello e propone tre distanze per tutti i gusti e le ambizioni.

di Stefano Gatti
05 Mag 2022 - 10:04
 © Esino Skyrace

© Esino Skyrace

L’evento Esino Skyrace entra quest’anno a far parte del calendario ufficiale della Federazione Italiana Skyrunning e si fa in tre, per accontentare chi è in cerca di velocità, dislivello, distanza, fatica ma anche di panorami e di festa. Si corre sabato 21 maggio. La gara regina della manifestazione - la nuova SkyExtreme (prova di Coppa Italia FISky) - propone ai candidati finisher un menu che impone rispetto e merita adeguata preparazione: 35 chilometri di sviluppo su terreni impervi, con tratti tecnici oltre i duemila metri di quota e panorami che spaziano a perdita d’occhio sul Lago di Como e sulle Orobie Occidentali.

Al tracciato classico si aggiunge prima di tutto la salita verso la Bocchetta del Guzzi: un muro di dolomia che metterà a dura prova tutti gli atleti. Successivamente si imbocca una lunghissima discesa verso la Valsassina (quasi milleseicento metri di dislivello negativo) percorrendo la Valle dei Mulini, per poi risalire da Prato San Pietro all’Alpe Cainallo e di qui imboccare la durissima sezione finale dell'itinerario. Esino SkyExtreme totalizzerà un dislivello positivo complessivo di circa 3300 metri.

© Esino Skyrace

© Esino Skyrace

Gli affezionati alla classica SkyRace che dà il nome all'evento stesso non resteranno però a bocca asciutta. Quest’anno la versione più veloce e corribile dell’evento che ha per culla la conca di Esino Lario - circondata dalle vette minori (ma non per questo meno impegnative) del versante nord della Grigna Settentrionale - avrà una sviluppo lineare di 23 chilometri per milleseicento metri di dislivello positivo.

Ad imporsi nell'edizione più recente - quella di "ripresa" del 2021 - erano stati Daniel Antonioli e Natalia Mastrota. Nella prova maschile, il campione local del Team Scarpa aveva prevalso sul Falco (di Lecco) Luca Del Pero, recentissimo vincitore del Trofeo Dario&Willy a Valmadrera nonché compagno di colori dello stesso Antonioli nel Team Scarpa e sull'emergente piemontese Gianluca Ghiano, oggi atleta di punta dei Brooks Trail Runners. Vincitire della prova femminile e quarantottesima della classifica assoluta, la sorprendente Mastrota (Team Vibram) era stata accompagnata sul secondo e terzo gradino del podio dalla britannica Sophie Grant e da Cecilia Pedroni (Autocogliati).

© Esino Skyrace

© Esino Skyrace

Allo scopo di offrire un ulteriore elemento di novità, sia la neonata prova Extreme sia Esino SkyRace si affronteranno in senso contrario (antiorario) rispetto agli anni scorsi. Agli aspiranti skyrunners il team organizzatore riserva poi Esino SprintRace: una prova da chilometraggio e dislivello più contenuti (19 chilometri e 900 metri D+) ma proprio per questo più… intensa, da affrontare e correre tutta d'un fiato. Le iscrizioni sono aperte ufficialmente fino a lunedì 16 maggio ma... monitorate i link a seguire per eventuali aggiornamenti ed in particolare la possibilità di iscrivervi ad una delle tre prove anche direttamente sul posto, il giorno stesso della manifestazione.

Per iscrizioni: www.wedosport.net

Facebook: esinoskyrace

Instagram: esinoskyrace

© Esino Skyrace

© Esino Skyrace

Per presentarvi il percorso, ecco il roadbook dell'itinerario, con tutti i suoi passaggi-chiave: un sorta di decalogo da corsa!

Esino Lario

Il paese è situato a 910 metri sul livello del mare ed il territorio comunale è interamente compreso nel Parco Regionale della Grigna Settentrionale. Il villaggio di gara è situato al termine della pittoresca Via Crucis che conduce alla chiesa di San Vittore Martire. I suoi vicoli, le piccole piazzette e le antiche abitazioni - perfettamente conservate - ricordano un passato suggestivo che a sua volta rievoca magiche narrazioni.

Ortanella 

È una frazione di Esino Lario, a poca distanza dal via. I prati selvaggi - circondati da boschi di faggi e castagni - saranno il terreno ideale per fare velocità e selezione, iniziando a delineare le gerarchie tra i top runners, separandoli inesorabilmente dagli amatori. Davanti agli occhi e sotto le suole tassellate ci sono sentieri nei boschi tutt'altro che banali e le prime salite impegnative.

© Esino Skyrace

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Monte Croce

La prima vetta raggiunta dalla gara (1780 mslm), nel punto in cui convergono quattro diverse creste, disegnando una spettacolare croce (appunto), perfettamente visibile nelle immagini satellitari: siamo a milleottocento metri di quota e la vista che si gode dalla cima è sorprendente. Alle spalle degli atleti il blu del Lago di Como si mescola all’azzurro terso del cielo d’alta montagna. Davanti agli occhi, lungo la breve salita che conduce al vicino Monte Pilastro (1823 mslm), si staglia l’imponente massiccio della Grigna Settentrionale, del quale il Pilastro stesso è da alcuni considerato una sorta di anticima. Ci dirigiamo proprio in quella direzione ma prima… attenzione alla discesa.

© Esino Skyrace

© Esino Skyrace

Porta di Prada

È il simbolo delle Grigne. Chiunque passa da queste parti - correndo oppure camminando - la cerca, la raggiunge, la ammira, la saluta e la “porta” a casa nei suoi ricordi. Questo tratto di gara, fatto di saliscendi, è piuttosto corribile. Meglio approfittarne prima della successiva e più continua salita lungo la via Buzzi.   

© Esino Skyrace

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Rifugio Bietti

Situato a 1719 metri di quota, è una tappa intermedia per chi punta ai 2410 metri della vetta della Grigna Settentrionale ed al tempo stesso meta di chi si accontenta di una remunerativa passeggiata in un territorio a tratti selvaggio. Per gli atleti impegnati in gara è invece l’attacco della salita più ripida (non la più lunga però) della giornata. Da qui si raggiunge la Cresta di Piancaformia, oltre quota duemila.

Rifugio Bogani

Un altro rifugio dove riprendere brevemente fiato. Ci troviamo a 1816 metri di quota: un centinaio in più del Bietti, ma sul versante più ombreggiato e "fresco" del Grignone. In qualche caso significa che potremmo incontrare ancora qualche tratto innevato, lungo una discesa da non prendere sottogamba perché tecnico e molto ripida. Da qui in avanti però si può osare qualcosa di più, innestare una marcia più alta: si rientra nei boschi, puntando verso il basso.

Prato San Pietro (Cortenova)

Siamo al punto più basso dell’intero itinerario (506 mslm), dove fare un check-up alle proprie riserve di energie fisiche e mentali, casomai rimodulando la propria strategia in vista dell'ultimo tratto di gara, tutt'altro che agevole. Tocca infatti risalire per altri ottocento metri di dislivello, lungo la Valle dei Mulini (da poco discesa, ma sul versante opposto). 

© Esino Skyrace

© Esino Skyrace

Alpe Cainallo

Dai suoi prati verdissimi a 1300 metri di quota - sotto le piste da sci - lo sguardo si spinge già sui tetti di Esino Lario ma non è ancora il momento di puntare direttamente al traguardo... e nemmeno di soffermarsi troppo a pensarci! Si affronta un comodo traverso a mezza costa ma - appunto - meglio non coltivare illusioni. Svolta imprevista verso destra! Da qui in poi si ricomincia a salire sui Pizzi di Parlasco.

Cima di Dasio

Nel passaggio su questa vetta (quota 1510), la vista panoramica sulle Orobie, sul lago di Como e - di nuovo - sul traguardo, non deve distrarre gli atleti dal tracciato di gara. Dopo un iniziale tratto di discesa super-tecnica, con catene, rocce e strapiombi vertiginosi si ritorna nel bosco e si raggiunge il Passo Agueglio (1412 mslm), che collega la Val d'Esino con la Valsassina. Da qui ha finalmente inizio - adesso sì - la picchiata finale verso il traguardo.

© Esino Skyrace

© Esino Skyrace

Via Crucis

Attraversato il paese, la strada torna solo brevemente ad impennarsi. Ecco gli ultimi duecento metri di gara in leggera salita, da percorrere però (e finalmente!) a cuor leggero. L’intera giornata di gara è ormai alle spalle. Non resta che tagliare il traguardo e godersi la soddisfazione di avercela fatta, di averne portata a casa un’altra, insomma. In attesa… della prossima!    

© Esino Skyrace

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