SKYRUNNING

Professionisti ed amatori spalla a spalla: la Limonextreme ripropone il vero spirito delle corse a fil di cielo 

Sarà ancora una volta Limone sul Garda ad ospitare la finalissima delle Skyrunner World Series che tornano dopo l'anno sabbatico imposto dalla pandemia.

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Skyrunners da ogni montagna d’Italia, segnatevi subito le date: venerdì 15 e sabato 16 ottobre prossimi Limone sul Garda tornerà - per l’ottava volta in nove anni - a vestirsi dei colori dell’iride nel prestigioso ruolo di finalissima delle Skyrunner World Series, evento clou del Mondiale di specialità che ospita ininterrottamente dal 2013. Con la sola eccezione dello scorso anno, quando poi però l’intero circuito iridato è saltato causa pandemia. 

Tra i capisaldi della superclassica gardesana ci saranno ancora una volta percorsi altamente spettacolari, panorami da togliere il fiato, passione a piene mani (e polmoni…), con il tocco d‘autore della super festa finale che – da tradizione, anch’essa – riunisce professionisti ed amatori fino a notte fonda…

Confermatissimi sia il muscolare (leggi: durissimo) Vertical in orario “happy hour” del venerdì pomeriggio appunto, sia la 10K del sabato mattina, dedicata a giovani emergenti ed apprendisti skyrunners. La nuova partnership triennale con Scarpa - brand leader nel settore degli sport outdoor legati alla montagna e da quest’anno sponsor anche del mitico Tor Des Geants in Valle d’Aosta - ha ulteriormente motivato gli uomini della Società Sportiva Limonese che hanno iniziato a lavorare per “apparecchiare” agli appassionati del genere una “due giorni sky” memorabile. L’apertura delle iscrizioni è fissata per l’inizio di settembre, data anch’essa da cerchiare in rosso sull’agenda appena inaugurata, ancora prima di quella del weekend di gara.

Dopo l’esperimento del 2019, con gli skyrunners professionisti al via dell’evento clou (gli SkyMasters per il quale si erano qualificati nel corso della stagione) e gli amatori impegnati qualche ora più tardi lungo un percorso impegnativo ma meno… estremo, la grande novità del 2021 è in realtà rappresentata da un ritorno all’antico. Che però – ne siamo certi – scatena fin da ora l’entusiasmo generale. Si torna infatti alla formula “open” sul tracciato testato e promosso sul campo due anni fa. La parola magica (specialmente di questi tempi…) è “mass start”. Sì insomma, partenza unica, spalla a spalla con i big, per provare a correre (il più a lungo possibile…) fianco a fianco con i migliori interpreti della specialità su un percorso meno duro che in passato ma ancora più accattivante.

Nella più recente edizione della Limone Skyrunning Extreme, andata in scena nel 2019 con meteo a tratti “apocalittico” (soprattutto in quota) il giapponese Ruy Ueda aveva fatto doppietta vincendo la gara e mettendo a segno il titolo maschile, mentre alla spagnola Sheila Avilés Castaño era bastato controllare le avversarie, chiudendo al secondo posto alle spalle della rumena Denisa Dragomir, per laurearsi campionessa.

Quest’anno le World Series (al netto dell'incertezza legata all'evoluzione della pandemia) scattano a metà aprile con la Mt. Awa Skyrace in Giappone, prima di tredici tappe con gran finale appunto sulla sponda bresciana del Lago di Garda. A decretare i campioni al maschile ed al femminile sarà un itinerario di vero skyrunning, anzi classico: 22,22 chilometri di sviluppo, per un dislivello positivo di 2052 metri. Partenza ed arrivo nella tradizionale e suggestiva location di Lungolago Marconi di Limone. Dopo un paio di chilometri di vera bagarre tra le caratteristiche viuzze del centro di Limone (dove non è raro che la bella stagione si protragga fino al mese di ottobre ed il clima regali scorci pienamente estivi) si raggiunge località Reamòl, porta d’ingresso della ripida salita (nonostante i tornanti del sentiero) che porta prima a Punta Larici e poi verso Passo Rocchetta. Si prosegue sul sentiero 101, fino a Passo Guil, quindi si imbocca uno spettacolare sentiero a fil di cresta che porta fino al Monte Carone - GPM della gara - nel 2019 “privilegio” esclusivo degli atleti Élite: ascesa lungo il “camino” (285 gradini scavati nella roccia), passaggio ai 1621 metri della croce di vetta e discesa dal versante opposto, per proseguire in falsopiano fino al bivio per Traversole, all’attacco dell’ultimo tratto di saliscendi verso Dalco. Lungo il classico sentiero 112 si snoda poi la tecnica e difficile discesa in picchiata verso la spiaggia e la meritata passerella fino al traguardo, di nuovo sul Lungolago Marconi di Limone.

L’esperienza personale, maturata in due partecipazioni alla skyrace (2018 e 2019) e nel Vertical Greste de la Mughera di due anni fa ci permette di proporvi un possibile approccio ad entrambe le prove. Non lasciatevi impressionare dal muro della Vertical, che incombe proprio sopra il paese ma cercate di scaldarvi a dovere e di scattare con il… piede giusto nonché la gamba dei giorni migliori. Per non finire “classicamente” imbottigliati nel tratto centrale, il più ripido e caratterizzato da un paio di passaggi attrezzati, così da poter poi sciogliere il più possibile il vostro passo nel breve tratto di falsopiano intorno ai due terzi della distanza (dove ormai il grosso del dislivello sarà alle vostre spalle … e nelle vostre gambe), e poi poter liberamente bruciare le forze residue nello strappo finale, chiudendo, in bellezza, in corrispondenza di un balcone panoramico a picco sul paese e con vista su buona parte del Garda. Prima del trasferimento ormai non più competitivo al vicino ristoro finale ed alla discesa verso la base, lungo un altro sentiero: meno estremo ma ugualmente godibile, soprattutto nel caso vi siano rimaste energie e voglia di percorrerlo… a passo di corsa!

Per quanto riguarda la prova “sky” di Limonextreme invece il focus dello skyrunner medio è tutto sulla distribuzione dello sforzo lungo la distanza, visto che l’itinerario, salendo verso la suggestiva Punta Larici ed il Passo Rocchetta, propone quasi subito il superamento di una fetta consistente del dislivello positivo nel menu, lungo un sentierino single-track anch’esso a rischio imbottigliamenti. Dopo il passaggio nei pressi dell’arrivo della vertical della sera prima (seppure separate di poche ore - in pratica una notte - la doppietta Vertical-Skyrace è fattibile e regala grande soddisfazione personale), l’itinerario fa rotta verso Monte Carone e la suggestione del suo "camino" tra le pareti di roccia. Ma, ancora una volta, non perdete il vostro passo e la concentrazione perché – pure una volta superata la barriera (anche) psicologica del GPM - Limone resta lontana, ben “presente” in testa ma solo a tratti visibile da qualche scorcio nel bosco, lungo un saliscendi che sembra interminabile, ma che poi finalmente “svolta” e si tuffa con netto cambio di pendenza nella picchiata verso il lago: lunga anch’essa, difficile, tecnica e… panoramica. Vietato però distrarsi negli ultimi chilometri tra il bosco ed i primi rilievi alle spalle del paese, l’attraversamento della statale, il piano inclinato fino alla riva. È quasi fatta: ultimo chilometro, in piano come lo era stato solo il primo. La spiaggia e la passerella finale fino all'arco del traguardo sono il premio al vostro impegno ed alla vostra tenacia. Poi, la grande festa fin dentro il cuore della notte di Limone.

 

 

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