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TRAILRUNNING

Passo quando voglio… Madesimo Winter Trail, crocevia per l’autostima

La nostra esperienza alla prima delle tre tappe del circuito trail ambientato sulle montagne della località turistica della Valle Spluga.

di Stefano Gatti
04 Apr 2022 - 09:58
 © Madesimo Trail

© Madesimo Trail

Il conto alla rovescia recita: tre chilometri scarsi all’arrivo, due “mastini” alle mie calcagna e una sola idea in testa: chiudere bene la mia prima partecipazione assoluta a Madesimo Winter Trail, possibilmente resistendo al probabilissimo (anzi, certo) forcing finale dei due colleghi di cui sopra, che sono al gancio e mi hanno preso come punto di riferimento per la picchiata finale verso il traguardo. Inizia… dalla fine il racconto di una breve ma impegnativa prova sui primi rilievi a ridosso di Madesimo appunto, che ha tutto per piacere agli amanti della montagna e della corsa sui sentieri. A parte la neve che cadrà - fuori tempo massimo - solo una settimana dopo l’evento!

Marco e Lorenzo non mollano un attimo. Li sento ansimare e sbuffare quanto e (lo spero, almeno) più di me. Ma non mollano e progettano il sorpasso. Lo so bene e cerco di prepararmi. Vorrei risparmiarmi ma più di tanto non posso. Dietro di loro potrebbero essercene altri e… temporeggiando potrei peggiorare la situazione. Rallento solo impercettibilmente, per vedere se per caso non abbiano intenzione di passarmi. Niente da fare, ovviamente: non hanno la minima intenzione di caricarsi sulle spalle la pressione che adesso è tutta addosso a me. Superiamo l’affollata zona d’arrivo della pista Arlecchino e siamo in un attimo sull’asfalto di via Emet. Prima che si trasformi in via Carducci (dove si trova il gonfiabile di partenza ed arrivo), come ampiamente previsto Marco e Lorenzo mi sfrecciano davanti: uno a destra ed uno a sinistra (ma va’?). Non faccio una piega: sono sicuro di aver messo in atto la tattica giusta e gli insegnamenti di coach Bonarini. Lo sapevo già e quindi la doppia manovra non mi taglia le gambe. Autostima a mille. Non li mollo… e non se lo aspettano! Restituisco quasi subito il sorpasso a Lorenzo, poi mi appiccico a Marco. “Lo passo quando voglio”, mi ripeto. Me lo sento, ne sono certo. Non avrebbe tempo e modo di replicare, perché siamo ormai a duecento metri dal traguardo. Però… però pare brutto fargli una sgarbo plateale davanti a tutta quella gente. Magari ci sono moglie, figli e cane. Che figura ci fa? E chissà che frecciate lungo la strada del ritorno. Lo so, mi manca un po’ di cattiveria agonistica. Sarà per la prossima volta.

© Madesimo Trail

© Madesimo Trail

Per oggi mi basta mettermi alla sua destra, un paio di metri dietro. Per fargli sapere che non mi ha impallinato, che sono ancora lì e se la deve sudare fino all’ultima falcata. Non eravamo in tanti, al via della gara “pro”. Un’ottantina tra uomini e donne e noi tre “piombiamo” sul traguardo appena dopo metà classifica: non è il caso di prendersi troppo sul serio… Medaglia di legno della mia categoria, tra l'altro. Posso solo migliorare, anche se non ho la minima intenzione di fare robe patetiche tipo salire sul podio della SM70 o roba del genere, quando magari al traguardo saremo in due o tre…!

Qualche fetta di crostata, qualche bicchierone di tè fumante e bollente, poi mi incammino verso il locale Centro Servizi, dove passo a salutare l’amica Daniela che mi ha invitato a questa gara, prima delle tre tappe di Madesimo Trail, il circuito di corsa offroad ideato dal Consorzio Turistico locale e organizzato dalla SSD Andromeda Sport. Calendario concentrato e multiforme, che culminerà l’ultimo fine settimana di giugno con un doppio appuntamento, per il quale penso proprio che tornerò da queste parti per… completare l’opera: il Vertical dal paese (anzi, da località Macolini) al Lago d’Emet di sabato 25 e il Madesimo Summer Trail “bigusto” di domenica 26, che comprende la 21K che spinge fino al Lago di Monte Spluga (my choice!) e la più “nervosa” prova da nove chilometri che ricalca grossomodo l’itinerario del Winter Trail appena concluso.

© Madesimo Trail

© Madesimo Trail

Due passaggi “madesimini” nel giro di tre mesi. Niente male, mi sorprendo a pensare mentre metto la barra verso Cologno Monzese per un “bel” pomeriggio-sera-notte in redazione per il GP dell’Arabia Saudita di F.1. Niente male davvero, rispetto all’ultima volta che ero salito a Madesimo: quarantuno anni fa (q-u-a-r-a-n-t-u-n-o! ahiahiaahi…) per la settimana bianca con le compagne di classe del liceo (ah, le compagne di classe del liceo…). Le procedure pregara erano filate vie senza intoppi di sorta. Pettorale adesivo, tra l'altro! Niente spille da balia (almeno per oggi), punture sui polpastrelli e divise sforacchiate: che bella idea! Mi ero pure trattenuto il più a lungo possibile al calduccio nella Sala Congressi del Centro Servizi. Conseguenza: riscaldamento (nel senso della corsetta pre-gara!) breve e ben poco efficace, ma ormai ci siamo!

© Madesimo Trail

© Madesimo Trail

Poi il via, davanti all'Hotel Capriolo. Poco meno di un chilometro sul fondo in porfido ed asfalto che - una cinquantina di minuti più tardi - farà da scenario al “triello” finale con Marco e Lorenzo e relativa resa dei conti. Siamo già fuori dal paese, alle prime battute di una prova che tocca diversi "snodi" dell'itinerario carducciano, anche se pochi di noi hanno tempo e voglia di pensare al risvolto letterario della prova di Madesimo, località nella quale Giosuè Carducci soggiornava nel periodo estivo.

Su per una rampa più o meno continua e bella diretta (e duretta) allora, lungo la quale si superano buona parte dei trecento metri di dislivello in programma. Non sono molti, ma non lo sono neanche i chilometri totali da percorrere: otto e mezzo. Gara breve ma intensa e quasi tutta la salita alle spalle (e nelle gambe) ancora prima di raggiungere la boa di metà distanza. Superata la rampa, l’itinerario si addolcisce parecchio: lunghi… allunghi tutti da correre, spezzati da qualche breve salitella nel paesaggio strappa-occhiate allo straordinario panorama di montagne innevate tutto intorno. Tambò, Ferré, Piani, Quadro e Spadolazzo: i "pizzi" che fanno da cornice alla conca di Madesimo. La neve è tutta confinata lassù: l’itinerario di gara - secondo la mia stima - ne è quasi completamente sgombro: al novantanove per cento, come minimo. Al più qualche tratto fangoso, dove la neve si è sciolta da poco. Siamo sull’altopiano degli Andossi. Mulattiera e qualche breve tratto asfaltato: piccoli gruppi di baite e già la voglia di rivedere questi luoghi tra qualche settimana, quando saranno vestiti della luce, dei colori e dei profumi dell’estate.

© Madesimo Trail

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Intanto però… meglio stare nel presente e ben presenti a se stessi, soprattutto perché l’avanti e indietro sulla groppa degli Andossi termina con una svolta secca a destra e la picchiata verso il fondovalle lungo una discesa extra-sentiero che sarebbe piuttosto agevole su fondo innevato (e possibilmente portante) ma che invece - su fondo secco - presenta qualche insidia da non prendere sottogamba. Il pascolo è tutt’altro che regolare, anzi disseminato di quella che - nel Ténéré africano di dakariana memoria (nel senso del raid auto e motociclistico) - si chiama “herbe à chameaux”: grossi ciuffi d’erba stopposa a rischio… distorsione! Non mi fido (ancora) a buttarmi giù spensieratamente ma diciamo che me la cavo e pure senza danni. Fino alla mulattiera che - contornato il bordo inferiore del Giardino Alpino Valcava - con un bel tornantone immette sul fondovalle di cui sopra.

© Madesimo Trail

© Madesimo Trail

Giù dal classico passaggio del ponticello in pietra. Puntiamo ancora nella direzione “sbagliata”: verso la testata della valle ma il giro di boa si avvicina. È da queste parti che vengo raggiunto da Lorenzo (Marco sta ancora... rimontando), con il quale facciamo un po’ d’elastico, prima di riuscire a mettermelo dietro definitivamente (o quasi) prima di arrivare al giro di boa. Rotta su Madesimo, passando per località Macolini. Lo scoprirò solo a posteriori ma… siamo già di fatto su Via Emet. Il rush finale insomma è già iniziato, come andrà a finire lo sapete già. Madesimo, see you next june!

© Madesimo Trail

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