SKYRUNNING

Non c’è due senza tre? Nadir Maguet dalla Biancograt alla Hintergrat. E adesso?  

Nuovo exploit in solitaria ed in velocità del 28enne skyrunner e scialpinista azzurro sulle Alpi Centrali

di
  • A
  • A
  • A
© Philipp Reiter

Grat… e vinci per Nadir Maguet che - nel bel mezzo di un mese di luglio rovente - si è preso prima la Biancograt del Piz Bernina, poi la Hintergrat dell’Ortles. Uno-due sulle Alpi Centrali per l’atleta valdostano del CS Esercito, autore di un doppio FKT (Fastest Known Time) su due tra gli itinerari alpinistici più classici dell’intero arco alpino. Due exploits messi a segno a distanza di dieci giorni uno dall’altro e di grande prestigio ma che al tempo stesso è difficile non considerare alla stregua di altrettanti… test runs in vista di un obbiettivo ancora più alto e di complessa preparazione da parte del “Mago” di Torgnon, villaggio dal quale la vista corre - i tutti i sensi - fino… al Cervino che sbarra a nord la Valtournenche.

Non c’è due senza tre? Da Maguet possiamo aspettarci di tutto. Intanto l’austriaco Philipp Brugger si vede sfilare da Nadir il secondo FKT in poco meno di due settimane! Il portacolori del Team La Sportiva ha infatti stampato un’altra performance degna di primissimo piano sulla Hintergrat, la cresta lungo la quale corre uno degli itinerari alpinistici più spettacolari dell’Ortles, con partenza dalla Chiesa di Solda ed arrivo in vetta: otto chilometri e duecento metri di sviluppo, 2100 metri di dislivello positivo. Il suo tempo finale è stato di un’ora, 43 minuti e 12 secondi, quasi cinque minuti meno del primato precedente. Oltretutto con una variante che ha allungato la salita.

© Philipp Reiter

Per scelta infatti Maguet è partito dal centro del paese, ritenendola l’opzione più logica. Brugger a suo tempo aveva intrapreso la sua scalata dal parcheggio degli impianti di risalita. L’incremento di ottocento metri circa della distanza ha però costretto il “nostro” ad allungare il passo per rispettare la sua tabella di marcia. Al rifugio Coston (Hintergrathutte, metri 2661) Nadir “pagava” un ritardo di due minuti e mezzo su Brugger. Deficit cronometrico chiuso però già all’attacco della cresta, dove Maguet ha prodotto il suo forcing, salendo di ritmo e di intensità il passo nella sezione superiore dell’itinerario, quella più alpinistica.

© Philipp Reiter

La Hintergrat (Cresta del Coston), è una fantastica cresta che si affaccia sul versante nord del Gran Zebrù e porta fino ai 3905 metri di quota della vetta dell’Ortles. La salita non si presenta mai tecnicamente molto impegnativa, ma non per questo può essere sottovalutata, per via dell’esposizione della cresta e della fragilità della roccia in molti punti dell’itinerario. Doppiato il caratteristico “gendarme” della Signalkopf (quota 3725), a Nadir è bastato avviarsi al suo traguardo, coprendo gli ultimi duecento metri scarsi di dislivello e portando a termine la sua… magia sulla vetta più alta dell’Alto Adige.

© Roberto Roux

Due super prestazioni only-up tra skyrunning ed alpinismo nell'arco di una decina giorni, insomma, oltretutto "intercalate" dal successo di Nadir (questa volta con il pettorale addosso) nella classica Aosta-Becca di Nona di domenica scorsa da tredici chilometri e 2500 metri di dislivello positivo. L'ennesimo segnale o quantomeno indizio della possibilità che il campione valdostano stia effettivamente "covando" un progetto ancora più prestigioso.

© Roberto Roux

    

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti