Nuovo salto di qualità per l'evento di Châtillon che scala una delle vette più panoramiche della Valle d'Aosta
di Stefano Gatti© Monte Zerbion Skyrace Press Office
Con una scalata al vertice lunga quattro anni e degna dei suoi duemila metri abbondanti di dislivello, Monte Zerbion Skyrace ha raggiunto sabato 17 maggio uno storico traguardo: la titolazione iridata come prima delle due tappe italiane del calendario 2025 di Merrell Skyrunner World Series. Per l’evento che fa campo base a Châtillon e per i suoi organizzatori un attestato al lavoro fatto dal 2022 ad oggi e lo slancio per crescere ancora negli anni a venire. Ad incorniciare il successo della quarta edizione di MZS è stata una giornata di pieno sole e di temperature gradevolissime, anche se gli skyrunners arrivati in Valle d’Aosta da tutto il mondo non hanno potuto permettersi il lusso di abbassare la guardia perché - all’aumentare (rapido ma soprattutto ripido!) della quota - le temperature si sono fatte decisamente più fresche, soprattutto lungo il temutissimo canalone di Levò che portava - letteralmente “dritto per dritto” - fino al giro di boa dei 2722 metri di quota della vetta dello Zerbion (uno dei punti panoramici più straordinari della Valle d’Aosta) e alla grande statua della Madonna che le permette di… guadagnare “misticamente” un’altra manciata di metri di tensione verso il cielo.
© Stefano Jeantet
Una sorta di Sacro Graal per gli skyrunners più motivati e ambiziosi. A rendere ancora più significativo - in egual misura per toprunners e amatori - il passaggio in vetta è stata propria la relativa rarità dell’occasione: solo nella prima edizione di tre anni fa e appunto quest’anno Monte Zerbion Skyrace è andata in scena nella sua versione integrale: una diretta riprova dell’eccezionalità di questa prova, della preparazione dello staff del Comitato Organizzatore Monte Zerbion Skyrace ma anche (e soprattutto) della necessità da parte degli atleti di farsi trovare pronti! E a giudicare dai risultati di quest’anno, nessuno ha dato meno del proprio massimo e le quattro gare in programma hanno registrato una pioggia (l’unica della giornata!) di nuovi primati sulle varie distanze in programma, che hanno visto al via 630 concorrenti totali.
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Ad imporsi nell’evento di cartello - la Skyrace titolata da 22 chilometri e 2200 metri di dislivello positivo dalla base alla vetta - sono stati Gianluca Ghiano e Lucille Germain. Tanto il sempre più affermato piemontese di ASD Baudenasca/Brooks Trailrunners quanto la fortissima skyrunner francese targata NNormal hanno aggiunto alla vittoria nella nona delle ventiquattro tappe delle World Series 2025 il nuovo primato sul percorso integrale, che risaliva all’edizione inaugurale del 2022: l’unica prima d’oggi a toccare la vetta dello Zerbion, off limits nel 2023 e nel 2024 a causa delle proibitive condizioni meteo in quota.
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In gara uomini Ghiano nei primi chilometri è rimasto alle spalle dell’altoatesino Alex Oberbacher (Sykyrunning Adventure/Team La Sportiva), per poi prendere il comando nel tratto più impegnativo e ripido (quello del canalone di Levò) e transitare primo al GPM dello Zerbion.
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Nella discesa che - con un ampio giro di cerchio - tornava a Châtillon toccando le località di Francou e Promiod, Ghiano ha prodotto il secondo e decisivo strappo che gli ha assicurato la vittoria con il tenpo finale di due ore, 12 minuti e 54 secondi, migliorativo di quattordici minuti e otto secondi rispetto al primato 2022 di Luca Del Pero che a questo punto ha poche alternative alla… necessità di inserire la skyrace valdostana bel suo calendario 2026!
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Vincitore un anno fa della prova vertical, Oberbacher quest’anno ha scelto di allungare l’impegno e lo ha chiuso al secondo posto con un tempo di due minuti e 19 secondi più alto di quello del vincitore e lui pure sotto il precedente record, come d’altra parte i primi dodici della classifica, ad iniziare dal toprunner spagnolo Manuel Merillas (Team New Balance) che ha fatto ritorno a fondovalle due ore, 18 minuti e 27 secondi dopo il segnale di partenza dal Piazza Volontari del Sangue, tradizionale “epicentro” dell’evento. Si è fermata solo ai piedi del podio la scalata di Daniel Antonioli (ASD Team Pasturo/Team SCARPA), vincitore a Châtillon del Vertical nel 2022, top five per Mattia Bertoncini (GSA Valsesia/Team New Balance).
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Vittoria a record anche per Lucille Germain in gara donne. La skyrunner transalpina ha messo in fila tutta la concorrenza con un tenpo finale di due ore, 40 minuti e 21 secondi, scalando fino alla ventisettesima casella di una classifica assoluta da 317 finishers. Lucille ha abbassato di quattro minuti e 34 secondi il primato 2022 di Fabiola Conti (Team Mud&Snow) che - da parte sua - ha completato in due ore, 48 minuti e 20 secondi (trentasettesima del ranking M/F) il podio femminile sul cui secondo gradino è invece salita l’esperta rumena Denisa Dragomir (Merrell/Red Bull), al traguardo in due ore, 45 minuti e otto secondi (trentunesima). Chiude ai piedi del podio la slovena Lucija Krkoc (Sportno Drustvo Nanos Podnanos), nella top five anche la vicentina Martin Cumerlato di Skyrunning Adventure/Team ASICS, vincitrice della gara dodici mesi fa.
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Oltre che dalla Skyrace, la vetta dello Zerbion era anche la missione della prova vertical, della quale anzi rappresentava il traguardo. Gara valida per il circuito VK Open Championship, MZV da nove chilometri e mezzo e 2200 metri D+ ha visto la vittoria local del beniamino di casa Daniel Thedy da Gressoney (Outdoor With Us) che al capolinea superiore del suo “summit push” ha firmato anche il nuovo primato in un’ora 28 minuti e 45 secondi, migliorando di dieci (!) minuti e otto secondi quello precedente di Daniel Antonioli.
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Secondo gradino del podio per il verticalista piemontese Marcello Ugazio di Sport Project VCO/Team SCARPA con un ritardo di due minuti e 43 secondi dal vincitore, mentre a sigillare il podio stesso è stato lo scialpinista Damiano Lenzi (lui pure portacolori di Sport Peoject VCO) che ha tagliato il traguardo in un’ora 32 minuti e 52 secondi. Jacques Chanoine e il russo Aleksei Panguev (Uraltrail) hanno completato la top five.
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Seconda (anzi terza) solo alle superstar Maude Mathys e Hillary Gerardi nel vertical 2024, l’esperta Corinna Ghirardi di Skyrunning Adventure si è aggiudicata gara-donne in un’ora, 54 minuti e otto secondi (ventiquattresima di una classifica assoluta da 140 effettivi), precedendo in vetta Sladjana Zagorac e Yuki Ikegami, per un podio internazionale(anzi mondiale) che ha visto la nostra connazionale spuntarla per sei minuti e 38 secondi sulla serba di Rakija/226ers Team (trentesima), mentre la verticalista giapponese ha sfuorato di due minuti e 29 secondi la missione “under two hours” (trentottesima). Top five nell’ordine per la belga Charlotte Cotton (Club Alpine Belge/Agrupacion Deportiva Maraton) e per la nostra Axelle Vicari (GS Orecchiella Garfagnana/ASICS).
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Alla quarta edizione di MZS hanno preso parte due alpinisti valdostani di valore planetario, oltre che Guide Alpine della Valle d’Aosta, spesso insieme in spedizione sulle montagne più alte del pianeta, che hanno approfittato del contesto agonistico per un allenamento ad alta intensità. Fedelissimo di questo evento, Francois Cazzanelli ha chiuso la Skyrace in ventitreesima posizione, mentre Marco Camandona si è messo alla prova nel Vertical, chiudendolo al cinquantatreesimo posto della classifica assoluta.
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Come da tradizione, della proposta agonistica dell’evento MZS faceva parte anche la skyrace da quindici chilometri (1350 metri D+), vinta quest’anno a mani base da Nadir Maguet, in buona sostanza… imbattuto a Châtillon da tre anni. Vincitore della gara principale nel 2023 e nel 2024, il “Mago” di Torgnon (Outdoor With Us/Team La Sportiva) quest’anno ha optato per un “downgrade” funzionale ai prossimi appuntamenti del suo calendario agonistico.
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Nadir ha trionfato con il tempo finale di un’ora, 24 minuti e 52 nel sottoclou che - all’altezza della località di Tsetsallet - lasciava la traccia... verticale della Skyrace di World Series, escludendo la salita allo Zerbion ma facendone una prova altamente impegnativa e tanto più selettiva in quanto tutta da correre… o quasi. Maguet ha preceduto di sette minuti e 27 secondi al traguardo il padrone di casa Mathieu Brunod (ASD Montagnesprit) che da parte susha vinto la sfida - molto più serrata - con il runner indipendente Marco Santini, battuto per poco meno di un minuto (58 secondi). A Chiudere la top five maschile sono stati Simone Girodo e Joseph Philippot, entrambi portacolori di APS Pont-Saint-Martin.
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Vittoria local anche in campo femminile grazie a Stefania Canale (Polisportiva Sant’Orso), piombata sul traguardo di Châtillon tre soli secondi dopo lo scoccare delle due ore di gara (ventisettesima di 109). Con lei sul podio la runner libera Elisa Cavallo (ventottesima) e Federica Panciera di Torino Road Runners ASD (trentatreesima), staccate rispettivamente di un minuto e 32 secondi e di otto minuti e 37 secondi. Appena giù dal podio Chiara Zenato, top five anche per Valerie Desandré di APD Pont-Saint-Martin.
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Monte Zerbion Skyrace nel senso più ampio (e inclusivo) del termine, il programma dell’evento comprendeva anche due altre prove che hanno aperto e chiuso la giornata di gare. A dare il via all’evento era stato il minivertical da cinque chilometri e mezzo (850 metri D+) con traguardo all’alpeggio di Nissod, riservato ai giovanissimi e agli atleti diversamente abili. Ad imporsi a livello assoluto due talenti emergenti (e polivalenti, in inverno e primavera si dedicano allo skialp) “made in VdA”: Davide Gadin e Noemi Junod. Portacolori di APD Pont-Saint-Martin e del team New Balance, Davide è salito sul gradino più alto del podio collegando partenza e arrivo in quaranta minuti e 29 secondi, con un vantaggio di un minuto e 25 secondi Yannick Verraz che l’ha spuntata all’ultimo respiro su Mathieu Cretier, battuto per quattro soli secondi. A conti fatti, una sonante tripletta firmata dai tre giovani dell’onnipresente APD Pont-Saint-Martin. Da parte sua, Noemi ha raggiunto Nissod in 45 minuti e 53 secondi, spuntandola per sei minuti e 57 secondi su Coralie Vicari del GS Orecchiella Garfagnana e per sette minuti e 35 secondi su Aline Ollier. La vincitrice ha scalato fino al margine basso della top five una classifica assoluta da 54 elementi, della quale le due compagne del podio hanno raggiunto la quattordicesima e la quindicesima casella.
© Monte Zerbion Skyrace Press Office
Nel primo pomeriggio invece, mentre ancora sul traguardo si susseguivano gli arrivi delle Skyrace iridata e i più si dedicavano al meritatissimo pranzo (e agli altrettanto meritati brindisi a base di birra) nel tendone che occupava per intero Piazza Volontari del Sangue, ad animare il programma è stata la Baby Skyrace non competitiva che ha coinvolto duecento giovanissimi impegnati in uno dei due percorsi disegnati nei dintorni di Châtillon, seguita dalla cerimonia delle premiazioni di tutte le gare e dallo Zerbion party che ha chiuso la giornata all’insegna appunto della festa. In attesa, per i più forti, di prepararsi alle prossime tappe di Merrell Skyrunner World Series che, nel suo tour mondiale, far ritorno in Italia solo alla fine dell’estate e per la precisione sabato 20 settembre in occasione della prestigiosa Grigne Skymarathon di Pasturo (Valsassina), diciottesimo appuntamento del circuito.
© Stefano Jeantet