Nella prova breve da venti chilometri Borgesa e Ferrarotti a pari merito tra gli uomini, l'ex azzurra Emma Quaglia si impone tra le donne.
di Stefano Gatti
Ed ora chiamatelo pure… highlander! Ventiquattr’ore dopo aver messo a segno un buon sesto posto nella finalissima italiana delle Skyrunner World Series a Limone sul Garda, Cristian Minoggio ha riattraversato l’Italia settentrionale ed ha risalito le valli per cogliere una straordinaria vittoria nella quindicesima edizione del Trail del Monte Casto con base ad Andorno Micca, tornato in calendario dopo lo stop forzato dell’anno scorso.
Tanta voglia di ripartire, rimettersi in gioco ed altrettanto entusiasmo da parte dell’ ASD Trail Monte Casto. Visto il momento particolare, c’era qualche preoccupazione sulla partecipazione degli atleti, che invece hanno risposto alla grande con 755 iscritti sulle due distanze di 44 e 20 chilometri. Oltre una settantina i partecipanti alla passeggiata non competitiva. Dopo un lungo periodo contraddistinto dal ben tempo, l’ultima domenica di ottobre è stata accompagnata da cielo grigio, nuvole basse ed una leggera pioggerellina: contrarietà di poco conto per gli atleti, pronti a godere degli stupendi colori autunnali che caratterizzano questo evento e dei luoghi attraversati da una prova che - nella parte alta del suo itinerario - toccava alcuni “gioielli” del Biellese come il Monte Casto, gli alpeggi di Monduro e Carcheggio, l'alpe Massaro, l'alpe Scheggiola e l'alpeggio dell'Artignaga.
Nella 44 chilometri (e 2050 metri di dislivello positivo), il grande favorito della vigilia era proprio Cristian Minoggio, vincitore delle ultime tre edizioni. Nonostante il tour de force del quale abbiamo detto sopra, il piemontese del team Autocogliati è scattato subito al comando insieme al local” Francesco Nicola. Al Rifugio Piana del Ponte (22esimo chilometro di gara) i due erano ancora insieme ma - come era avvenuto negli ultimi anni - dopo il passaggio all’intertempo, Minoggio ha cambiato marcia, guadagnando progressivamente terreno sugli avversari, per poi tagliare in solitudine il traguardo di Andorno con il finish time di tre ore, 34 minuti e 53 secondi, tra l’altro nuovo record del tracciato. Francesco Nicola ha invece perso posizioni, pagando probabilmente un prezzo alto all’inesperienza in gare così lunghe.
Ottima invece la gestione di gara di Cristian Terzi, compagno di squadra del vincitore. Lui pure al debutto sui 44K, il bergamasco è stato autore di una gara regolarissima, chiusa al secondo posto a tredici minuti e 31 secondi dal vincitore. Matteo Anselmi (Atletica Isola d'Elba) ha completato il podio. L’atleta toscano ha chiuso la sua prova in tre ore, 53 minuti e 50 secondi. Manuel Bonardi, lo svedese Carl Johan Sörman, Francesco Nicola, Diego Angella, Lorenzo Gardini, Franco Chiesa e Alfonso Bracco hanno completato la top ten della prova. Al via c'era anche Luca Papi. Vincitore del recente Tor des Glaciers in Valle d’Aosta (a pari merito con l’elvetico Jules Henri Gabioud). L’atleta varesino naturalizzato francese, presente al via nel ruolo di guest star, ha gareggiato… in souplesse, senza ambizioni di classifica, chiudendo 186esimo a quasi tre ore da Minoggio…!
Pronostico della viglia rispettato anche in campo femminile.Vincitrice due anni fa, Alessandra Boifava ha fatto gara sempre di testa, concludendo la sua prova in quattro ore, 28 minuti e 53 secondi. Per non essere da meno di Minoggio, Alessandra (Ultrabericus Team ASD, oltretutto quattordicesima assoluta) ha abbassato di oltre quattro minuti il suo vecchio tempo. Il podio è stato completato da due forti atlete biellesi, arrivate praticamente in volata: Agnese Valz Gen (La Vetta Running), al traguardo con un distacco di undici minuti e 40 secondi) e Susan Ostano (ASD Climb runners), solo un secondo dopo! Da raccontare il quarto posto della russa Varvara Shikanova, al termine di un weekend tiratisismo e non privo di... peripezie! Anche l’atleta russa come Minoggio aveva gareggiato ventiquattro ore prima a Limone, chiudendo la skyrace in sesta posizione, proprio come il vincitore del Trail del Monte Casto maschile. Solo che Varvara ha preso il via con dieci minuti di ritardo a causa di un contrattempo ed è quindi stata costretta ad una gara tutta in corsia di sorpasso. La russa si è pure permessa di pubblicare dei video social durante la gara, chiusa a nemmeno un quarto d’ora dalla vincitrice. Alle sue spalle Guendalina Sibona, Anna Cremonesi e Anna Biasin.
Da sottolineare che il Trail del Monte Casto era valido quest'anno come prova unica di Campionato Italiano Ultratrail Csen, che ha quindi visto la (perentoria, come abbiamo visto) conferma tricolore di Minoggio e Boifava.
Nella 20 chilometri è stata battaglia tra il giovanissimo torinese Daniel Borgesa (ASD Climb Runners) e il biellese Alessandro Ferrarotti (Team Tornado). Quest’ultimo ha tentato l’allungo in salita, riuscendo a guadagnare qualche decina di metri di vantaggio, ma il torinese è rientrato in discesa ed i due hanno a quel punto deciso che… poteva bastare, tagliando appaiati il traguardo in un’ora, 27 minuti e 30 secondi. Terzo posto e gradino più basso del podio per un altro giovane, Gabriele Gazzetto, al traguardo con due minuti esatti di ritardo dai vincitori. Emanuele Falla e Massimiliano Barbero Piantino hanno poi completato la top five.
Tra le donne, c’era la curiosità di capire quale fosse lo stato di forma della fresca mamma Emma Quaglia. L’atleta ligure - già sesta nella maratona dei Mondiali di atletica leggera di Mosca 2013 - ha dimostrato di essere già ad un buon livello, andando a vincere in un’ora, 44 minuti e 29 secondi (33esima posizione assoluta per l'atleta di Ovadese Trail Team). Ottimo secondo posto per Benedetta Broggi ad un minuto e 34 secondi e podio completato da Anna Grignaschi, al traguardo in un’ora, 46 minuti e 14 secondi.
Il commento finale è affidato all’organizzatore Maurizio Scilla:
"Avevamo tanta voglia di ripartire! Direi che la manifestazione è stata un successo, i sorrisi e i complimenti degli atleti sono energia pura per le prossime edizioni. Un ringraziamento va sicuramente a Scarpa, Menabrea, a tutti gli altri sostenitori, all’Amministrazione Comunale di Andorno Micca ed alla collaborazione dei tanti volontari. Questa manifestazione continua a crescere, attirando anche atleti stranieri. Quest’anno abbiamo avuto al via russi, lituani, norvegesi: un ottimo veicolo pubblicitario per il nostro territorio!”