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RITORNO SUI SENTIERI

Del Pero e Cumerlato, la linea verde trionfa nella sedicesima edizione del Trofeo Dario&Willy

Il toprunner brianzolo e l’emergente vicentina da applausi a scena aperta nell’impegnativa “sky” lecchese tra lago e montagna.

di Stefano Gatti
04 Mag 2022 - 10:32
 © Gianluca Balsamo

© Gianluca Balsamo

Colletta dei Corni, Monte Rai, San Tomaso e poi… la straordinaria torcida dello Zucon. Sono solo alcuni dei passaggi-chiave del Trofeo Dario&Willy, l’impegnativa “sky” che OSA Valmadrera è tornata ad organizzare dopo due anni di sosta forzata a causa dell’emergenza sanitaria. Di positivo, domenica 1. maggio a Valmadrera, c’era finalmente e “solo” (si fa per dire) il dislivello da coprire per potersi appuntare al petto la “coccarda” di finisher: duemila metri, per la precisione: tutti e subito, mai così presto però come per Luca Del Pero e Martina Cumerlato, che hanno scritto il loro nome nell’albo d’oro della classica D&W, giunta al suo sedicesimo episodio.

Nato nell'ormai lontano 2001 come Trofeo OSA (Organizzazione Sportiva Alpinisti) per festeggiare il cinquantesimo anniversario di fondazione della società che lo organizza, l’evento ha assunto la sua denominazione attuale quattro anni più tardi, allo scopo di ricordare Dario Longhi e William Viola, i due soci scomparsi sulle montagne di Livigno il 26 dicembre del 2003. Tornata in scena dopo il doppio anno sabbatico obbligato - causa Covid - la prova da 25 chilometri di sviluppo (24 e 300 metri registrati “sul campo” da chi scrive) e duemila metri tondi tondi di dislivello positivo, ha messo sotto torchio più di trecento atleti (un centinaio in meno rispetto a tre anni fa ma la contrazione è trasversale a tutte le prove di questo genere) che si sono presentati al via dal “pratone” della baia di Parè, affacciata sulla sponda opposta del ramo lecchese del Lario rispetto al capoluogo. Un rollercoaster di salite e discese senza soluzione di continuità che solo i toprunners si sono potuti permettere di… padroneggiare e che - noblesse oblige - solo i due vincitori hanno davvero domato. Senza nulla togliere ai diretti avversari e naturalmente al plotone degli amatori. ciascuno secondo il proprio potenziale e le proprie ambizioni. Tutti indistintamente chiamati a dare tutto dal primo all’ultimo chilometro. E disposti a farlo...!

© Rodolfo Corsano-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

© Rodolfo Corsano-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

Entrambi reduci dai successi invernali con i microramponi montati sotto le scarpe da trail a mordere la (poca) neve dei circuiti riservati a questo tipo di competizioni in netta ascesa ma per quest'anno ormai alle spalle, Luca Del Pero e Martina Cumerlato hanno dettato legge anche in "assetto" più leggero ed abbigliamento decisamente più succinto e minimal. L’atleta dei Falchi di Lecco/Team Scarpa e la sua collega vicentina da poco entrata a far parte del Team La Sportiva hanno messo entrambi a segno la prima affermazione personale nel Trofeo, in un'edizione della prova condotta su ritmi "folli" dagli atleti èlite lungo le quattro principali rampe "vertical" (Pianezzo, Malascarpa, Rai e Zucon "via" Sambrosera) e le discese a perdifiato di Terz'Alpe, San Tomaso e Parè passando da Sasso Preguda (tra Malascarpa e l'attacco del Monte Rai si attraversava sostanzialmente in quota).

© Gianluca Balsamo

© Gianluca Balsamo

Ritmi da record, appunto e PB (Personal Best) che sono fioccati a ripetizione, grazie anche alle condizioni meteo favorevoli, facendo trillare i GPS di molti concorrenti illuminando al traguardo i display dei loro dispositivi elettronici, con temperature fresche e qualche scroscio di pioggia, che non ha però ostacolato i più ambiziosi (magari sotto forma di terreno sdrucciolevole e sassi scivolosi), perché caduta quando i primi della classifica erano in dirittura d'arrivo e magari... anche oltre!

© Rodolfo Corsano-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

© Rodolfo Corsano-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

Nella gara maschile, il 24enne Del Pero ha fatto segnare il nuovo record della prova ma - al traguardo di un’edizione corsa come detto su ritmi tiratissimi - tutta la top five della classifica è andata sotto il primato precedente (due ore, 23 minuti e 59 secondi) che portava la firma di Jean-Baptiste Simukeka e risaliva alla più recente edizione, quella di tre anni fa. Due ore, 17 minuti e 59 secondi (esattamente sei minuti sotto il primato del 2019) il finish time del vincitore, che ha staccato di un minuto e venti secondi il compagno "diverso" di scorribande agonistiche invernali Lorenzo Rota Martir (Team Hoka-Karpos): Del Pero dominatore del circuito Nortec, Rota Martir della Coppa Italia FISky. Due minuti e tre secondi il ritardo al traguardo per Andrea Rota, il campione local di OSA Valmadrera/Team Salomon Italia che ha occupato il terzo gradino del podio. Mattia Gianola (Team Crazy) e Lorenzo Beltrami (compagno di squadra del vincitore nelle file dei Falchi Lecco) hanno completato la top five “da primato”.

© Guido Nava-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

© Guido Nava-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

Sesta piazza per l'ex record holder Jean-Baptiste Simukeka (Team Pegarun) che era tra i candidati della vigilia per il successo. Al fortissimo atleta ruandese non è però riuscito il bis della vittoria di tre anni fa. Dalla settima alla decima posizione hanno raggiunto il traguardo Danilo Brambilla (Falchi, primo nel 2018), Roberto De Lorenzi (Team Vibram, vincitore cinque anni fa), Sergio Bonaldi (Team Pegarun, che ad inizio settimana aveva vinto La Valzurio Trail in Val Seriana) e Luigi Pomoni, recente acquisto dei Falchi. Inutile dire che lo storico sodalizio lecchese si è imposto a mani basse nella classifica a squadre!

© Rodolfo Corsano-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

© Rodolfo Corsano-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

Nella prova femminile, a Martina Cumerlato (vincitrice del circuito invernale FISky in rosa) non è riuscita l'accoppiata vittoria&record messa a segno da Del Pero. Il primato tra le donne resta quello fissato nel 2019 dalla campionessa del Team Salomon Camilla Magliano (due ore, 49 minuti e 13 secondi). La superiorità dell'atleta veneta è stata nondimeno schiacciante: la 24enne Cumerlato ha chiuso la sua fatica vincente in due ore, 57 minuti e 38 secondi, classificandosi al quarantunesimo posto della classifica assoluta e rifilando un inequivocabile distacco di tredici minuti e 26 secondi alla seconda classificata Elisa Pallin (Team Pegarun).  La grande giornata del Team La Sportiva (tre gradini del podio su tre) è stata completata da Daniela Rota, terza a due minuti e 48 secondi da Pallini.

© Guido Nava-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

© Guido Nava-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

Nella top five anche Sara Toloni e Melissa Paganelli, la specialista bergamasca delle lunghissime distanze (Elle Erre ASD) che a Valmadrera puntava ad una verifica della propria condizione in vista degli appuntamenti ultra che la attendono nelle prossime settimane e nel corso dei mesi estivi. Sesto posto per Francesca Crippa (GEFO K-team), settimo per la inossidabile Patrizia Pensa (Team Pasturo ASD), settimo per Irene Girola, migliore atleta di OSA Valmadrera tra le ragazze.  Completano la top ten Sabrina Amato (3Life ASD) e Consuelo Vicari (Team Pegarun). Alle loro spalle altre diciotto ragazze: un totale di ventotto su 326 classificati della graduatoria generale: poche ma buone, anzi ottime!

© Mauro Anghileri-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

© Mauro Anghileri-Fotoclub G. Anghileri Valmadrera

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