TRAILRUNNING

David Hedges e Giulia Saggin sbancano la 90K del Walserwaeg, nella 45K brillano Tadei Pivk e Susan Ostano

I campioni "local" Nadir Maguet e Marina Cugnetto a segno nella prova breve da 15 chilometri dell'evento di Gressoney-La-Trinité.  

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© Stefano Jeantet

Buona la prima e non poteva essere diversamente, visto che la firma in calce all'esordio di Monte Rosa Walserwaeg è quella di Franco Collé, questa volta nelle vesti di organizzatore. Per la quarta tappa delle nove tappe del calendario di Skyrunning Italy Cup by Crazy, il circuito tricolore griffato FISky (Federazione Italiana Skyrunning), si sono dati appuntamento il primo sabato di luglio nella Valle del Lys (ai piedi del Monte Rosa) più di seicento atleti in rappresentanza di altrettante nazioni. Tra loro diversi top runners della corsa sui sentieri ma soprattutto il coloratissimo ed altrettanto appassionato popolo del trailrunning.

Dal quartiere generale di Gressoney-La-Trinité, quest’anno sede di partenza e arrivo e vero cuore pulsante dell’evento, sono partite tre prove molto diverse tra di loro per distanza e quindi caratteristiche: 90, 45 e 15 chilometri. Un programma ricco e completo che ha coinvolto anche i villaggi di Gaby, Issime e Gressoney-Saint-Jean (quest’ultimo sede di partenza ed arrivo della prossima edizione). Un fil rouge che ha unito i quattro comuni Walser dell'Alta Valle del Lys. Vera e propria ciliegina sulla torta il MINI TRAIL tra le vie del paese quartiere generale dell’evento, che ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di piccoli runners.

© Marco Spataro

Il comitato organizzatore di MRW, presieduto dal tre volte vincitore del Tor des Géants (e padrone di casa) Franco Collé e da Giancarlo Annovazzi ha proposto ad accompagnatori, turisti e supporter cene in quota a tema, voli panoramici in elicottero, buoni sconto sugli impianti sciistici, degustazione di prodotti tipici, con il preciso scopo di promuovere al meglio le eccellenze del territorio.

© Stefano Jeantet

DAVID HEDGES E GIULIA SAGGIN DOMINANO GARA ULTRA DA 90K

Partiamo dalla gara clou, la 90K ULTRA TRAIL da 7200 metri di dislivello positivo, molto incerta e combattuta a livello maschile, molto meno in quella femminile. Tanti i big presenti al via. Dopo il forcing iniziale di Luca Arrigoni, il toprunner del team Pegarun che ha scelto di uscire dalla sua comfort zone per mettersi in gioco sulla lunga distanza, è stato il britannico David Hedges (INOV8) a salire in cattedra, tagliando per primo il traguardo con il finish time di 14 ore 45 minuti e 15 secondi, Seconda piazza per lo stesso Arrigoni che, stringendo i denti, ha chiuso la sua prova con un ritardo di 29 minuti e 55 secondi. Terza gradino del podio per Gilles Roux (APD Pont-Saint-Martin/Jean Pellissier Sport), rientrato alla base 16 ore, quattro minuti e 31 secondi dopo averla lasciata.

© Marco Spataro

Gara più lineare tra le donne, con il dominio incontrastato di Giulia Saggin (Sport Project VCO) che ha raggiunto il traguardo in 18 ore, 13 minuti e 54 secondi, centrando anche (ottava!) la top ten della classifica generale. Con lei sul podio Agnese Valz Gen (La Vetta Running) e la inossidabile (è il caso di dirlo) Melissa “Iron” Paganelli, che hanno chiuso decima e undicesima assoluta. 

© Stefano Jeantet

NEL TRAIL DA 45K UNA FIRMA DI ASSOLUTO PRESTIGIO

Due volte vincitore del circuito di Skyrunner World Series, Tadei Pivk è stato la stella di prima grandezza della prova intermedia dell’evento Monte Rosa Walserwaeg: quella Trail sulla distanza dei 45 chilometri e 3500 m di dislivello positivo: un tracciato tecnico e muscolare, promossa a pieni voti dagli atleti in gara. In testa dal primo all’ultimo metro, il fuoriclasse friulano in forza al Team Karpos/HOKA è praticamente.... imbattibile ai piedi (e non solo) del secondo quattromila valdostano, visto che solo sette giorni prima - sabato 25 giugno - si era aggiudicato (in coppia proprio con Franco Collé!) nella difficile Monte Rosa Skymarathon della vicina Alagna Valsesia, in Piemonte.

© Daniele Camisasca

Tadei ha tagliato il traguardo di Gressoney-La-Trinité con lo stratosferico crono di cinque ore, 37 minuti e 42 secondi. Standing ovation per il generoso Pivk ma anche per il talentuoso Henri Grosjacques (Atletica Monterosa), che si è assicurato la seconda piazza chiudendo la sua gara - unico insieme al vincitore - sotto il muro delle sei ore: nel suo caso per quattro minuti e quattro secondi! Sul podio con loro è salito anche Franco Chiesa (Climb Runners ASD) che ha fermato il cronometro sul tempo finale di sei ore, 16 minuti e 53 secondi.

© Daniele Camisasca

Anche al femminile, una sola donna al comando: La biellese Susan Ostano (Climb Runners ASD), prima al traguardo - a sigillare la top ten assoluta - in sette ore, 29 minuti ed un secondo. A completare il podio sono state Katrin Bieler (con un ritardo di 27 minuti e 55 secondi) e Svetlana Ciobanu (ASD Passport) con il finish time di otto minuti, 41 secondi e 22 secondi.

© Daniele Camisasca

NADIR MAGUET SENZA RIVALI NELLA RUN 15K

Più breve ma non per questo meno spettacolare delle due sorelle maggiori, la prova breve RUN da 15 chilometri (e 700 metri D+), disponibile anche in versione non competitiva, prevedeva il passaggio nel caratteristico villaggio Walser di Alpenzù ed una supertecnica discesa verso Gressoney-Saint-Jean. Grande favorito della vigilia, Nadir Maguet non ha lasciato spazio alla concorrenza. Il campione local del Team La Sportiva/CS Esercito ha preso fin dal via la testa della corsa e l’ha tenuta fino alla fine. Per lui finish time di un’ora, 12 minuti e 32 secondi. Secondo posto per il biellese Gabriele Gazzetto (ASD Climb Runners), staccato di nove minuti e 15 secondi dal “Mago” di Torgnon. Terzo si è piazzato il piemontese Lorenzo Mo (GSA Valsesia/HOKA-Karpos) ad undici minuti e 13 secondi.

© Daniele Camisasca

Sul gradino più alto del podio nella 15K femminile - e quindicesima della classifica generale - l’atleta di casa Marina Cugnetto in forza ad Atletica Saluzzo On Running (un’ora, 37 minuti e 33 secondi), seguita sul traguardo da Francesca Lorenzoni (Runawaay Milano ASD) e Angelica Bernardi (ASD Climb Runners), staccate dalla vincitrice rispettivamente di tre minuti e 37 secondi e di quattro minuti e 23 secondi.

© Stefano Jeantet

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