TRAILRUNNING

Centenario Lovato: Tanara e Princis nella prova-clou, Raschetti e Jacquin allungano il passo

Conferme e sorprese nella terza tappa del circuito Fly-Up sulle montagne a cavallo tra la provincia di Bergamo e quella di Sondrio

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Centenario Lovato: Tanara e Princis nella prova-clou, Raschetti e Jacquin allungano il passo - foto 1
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Dopo di noi, il diluvio: Mattia Tanara e Maria Pilar Princis a segno nella prova-clou (per una volta non la più lunga) del Trail del Centenario Lovato di Foppolo, in alta Val Brembana (provincia di Bergamo), valida come prima delle tre tappe di Skyrunner Italy Series, la cui fiche tecnica prevedeva 23 chilometri di sviluppo lineare e un dislivello positivo che sfiorava i 1500 metri. L’emergente talento veronese del Team Scott ha come ampiamente previsto dato vita ad un confronto all’insegna della massima incertezza con il polivalente bergamasco William Boffelli. Primo successo di rilievo invece per la vincitrice di gara-donne - neoacquisto della corazzata orobica Pegarun - che si è imposta a sorpresa nella prova titolata della proposta Centenario, rimaneggiata (nella forma ma non nella sostanza!) a causa delle nevicate primaverili che hanno reso impraticabile il terreno di gara ad alta quota, impedendo al team organizzatore di Fly-Up Sport di procedere con il programma originale e - relativamente alle due prove più lunghe - di scollinare sul versante nord e valtellinese delle Orobie, in Valmadre e in Val Tartano. Cifra tecnica e spettacolarità ne hanno risentito solo in parte, perché il piano b dello staff guidato dal frontman Mario Poletti è stato in buona sostanza un piano… A2. Bisognerà però attendere la prossima edizione del Trail del Centenario per fare esperienza sul campo della prova da 31 chilometri così come Fly-Up l’aveva inizialmente concepita. Intanto il “numero zero” da 1850 metri D+ ha impegnato a fondo gli atleti in gara. Risultato finale in un certo senso invertito rispetto alla gara da 23 chilometri. Tra gli uomini Luca Raschetti di Team Valtellina ha raggiunto per primo il campo base e l’area partenza/arrivo allestito in monocolore orange by Lovato, precedendo i due favoriti della vigilia Diego Angella e Luca Arrigoni. Pronostico blindato in gara-donne ma in questo caso anche confermato dalla storia della gara. Una gara… senza storia, per quanto riguarda il podio alto, sul quale è salita la superfavorita Roberta Jacquin: valdostana di nascita, bergamasca per tessera societaria (Pegarun). Giusto ricordare anche Nicola Mostacchetti e Banchialem Amodio che l’hanno spuntata nella tiratissima prova entry level da 14 chilometri e 800 metri di dislivello positivo, interamente ambientata nell’anfiteatro delle montagne che delimitano a trecentosessanta gradi la conca nella quale è adagiata Foppolo, senza sconfinamenti nei settori limitrofi di questo tratto dello spartiacque prealpino.

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Nato nel 2022 come evento one-off per festeggiare i primi cento anni di atticità imprenditoriale di Lovato Electric e organizzato dall’azienda con sede a Gorle (provincia di Bergamo) in collaborazione con Fly-Up Sport di Mario Poletti, dopo essere stato confermato l’anno scorso il Trail del Centenario si avvia sulla scorta del nuovo successo di partecipazione e di critica a diventare una presenza fissa del calendario agonistico e in particolare di quello del circuito Fly-Up, del quale la terza edizione di sabato 8 giugno ha rappresentato la terza di nove tappe. Tutte e tre le distanze proposte sono andate sold-out e il feedback ampiamente positivo fa sì che il prossimo anno il tetto del sold-out stesso possa salire da 600 a 700 pettorali stampati e aggiudicati. Una scommessa vinta, quella siglata tra l’Amministratore Delegato di Lovato Electric Massimo Cacciavillani (imprenditore e runner appassionato, quest’anno nella prova d’ingresso) e la stazione di sport invernali di Foppolo, che ormai considera il Centenario come una bellissima opportunità di valorizzazione del territorio anche a ridosso del periodo estivo: una sorta di evento di lancio della stagione più caldo della località orobica.

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Preceduta dal briefing tecnico pre-gara tenuto da Mario Poletti (dettagliatissimo e particolareggiato, visto il percorso “straordinario” e modificato anche “last minute” a causa di uno smottamento) mass start alle nove e trenta in punto per tutte le tre distanze dal Piazzale Alberghi, imboccando subito (ma in senso di marcia opposto rispetto a quello… classico) lo schuss finale della pista Quarta Baita.

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Sulla linea del traguardo di TCM Trail del Centenario Medium, come detto prova d’esordio del circuito Skyrunner Italy Series by FISky (Federazione Italiana Skyrunning), Mattia Tanara ha messo a segno una bella affermazione, la seconda nel circuito Fly-Up dopo quella di fine aprile in occasione di La Valzurio Trail. All’inseguimento di Boffelli nelle salite che si sono succedute alle discese nei primi due terzi della distanza, Mattia ha poi fatto valere le sue qualità di discesista nel tratto finale che (nell’arco di quattro chilometri), portava dal passaggio-chiave di Passo Dordona (con passaggio in un camminamento coperto della Linea Cadorna) al traguardo di Foppolo, lungo una picchiata a tratti molto tecnica. Tempo finale di due ore, due minuti e 12 secondi. Per il portacolori di Team KM Sport/Team Scott, che quest’anno sembra essersi “sbloccato” dopo un paio di stagioni di pur buonissimi piazzamenti sul podio.

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Piazza d’onore con un ritardo di un minuto e 27 secondi per il bergamasco William Boffelli, originario della vicina Roncobello (sempre in Val Brembana, una dozzina di chilometri in linea d'aria più a valle rispetto a Foppolo) ma valdostano di adozione, per tesseramento (Outdoor With Us) e soprattutto per professione. Atleta di grande classe e persona di rare umiltà e modestia, oltre che campione sui sentieri estivi ma anche nella versione skialp, William è un glaciologo e si divide tra la sua valle d’origine e Courmayeur. In buona sostanza il suo... ufficio è il Monte Bianco. Un privilegio, sotto molti punti di vista, al tempo stesso una grande responsabilità.

Tanara e Boffelli hanno tagliato fuori dalla corsa alla vittoria gli altri pretendenti, come evidenziato dal gap prossimo ai tredici minuti (12 e 54) accusato sulla linea d’arrivo da Carlo Curnis (ElleErre ASD), bravo comunque a precedere i suoi diretti rivali nel rush finale verso il terzo posto.

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In gara-donne Maria Pilar Princis ha portato a termine la missione-vittoria nel tempo di due ore, 58 minuti e 51 secondi, andando anche ad occupare la 42esima casella di una classifica generale da 230 finishers. Maria è stata l’unica donna a chiudere la prova sotto le tre ore. Con lei sul podio Silvia Zanchi (ElleErre ASD, 47esima) staccata di tre e quattro secondi e Sara Mangili di Atletica Presezzo, al traguardo dodici minuti e otto secondi dopo la vincitrice (61esima).

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Nella distanza da 31 chilometri introdotta quest’anno (TCL Trail del Centenario Long), tra i due litiganti il terzo se la gode, anzi la vince. L’outsider Luca Raschetti di Team Valtellina l’ha infatti spuntata sui due atleti più attesi - Diego Angella e Luca Arrigoni - con il tempo finale di tre ore, quattro minuti e 30 secondi, confinando ai due gradini più bassi del podio la sfida tra i due protagonisti annunciati. Sscondo posto con un ritardo di due minuti e 26 secondi per Angella di ASD Sicurlive Sport Team, terzo per Arrigoni di ASD Pegarun a sei minuti e 43 secondi.

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In gara-donne Roberta Jacquin ha portato a due le vittorie delle atlete Pegarun, veleggiando largamente indisturbata al comando: tempo finale da quattro ore tonde tonde per la maestra di snowboard valdostana che ha agganciato la diciottesima casella della classifica assoluta (141 finishers). Secondo posto per la runner indipendente Paola Nodari (27esima M/F, staccata di 12 minuti e un secondo), terzo gradino del podio per Arianna Mariani di ASD Runners Bergamo a 17 minuti e 31 secondi e… 31esima del ranking.

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Nel TCS Trail del Centenario Short da 14 chilometri il local Nicola Mostacchetti di Atletica Valle Brembana si è imposto in un’ora, nove minuti e 57 secondi, precedendo per meno di un minuto (49 secondi) sulla linea d’arrivo Luca Curti, che aveva vinto le prime due edizioni della gara breve. Federico Zambelli dei Runners Bergamo ha poi sigillato il podio raggiungendo il traguardo con quattro minuti e 36 secondi di ritardo dal vincitore.

Tra le donne Banchialem Amodio (Atletica Valle Brembana) ha fatto gara di testa fin dal via, portandola a termine in perfettA solitudine con il tempo finale di un’ora, 34 minuti e 45 secondi (19esima di 194 finishers M/F), seguita dalla indipendente Beatrice Ferrari (44esima assoluta a otto minuti e 56 da Amodio) e da Alessandra Persico di GS Marinelli (54esima a dodici minuti e 18 secondi).

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Il premio in memoria di Dario Consoli per il gruppo più numeroso (andato nel 2023 al team Gaaren#BeaHero) quest’anno è stato vinto dalla nutrita rappresentanza dei Runners Bergamo. A margine delle prove agonistiche del Trail del Centenario, da ricordare anche il successo di Agri Trail, la passeggiata alla scoperta degli alpeggi attorno a Foppolo organizzata in collaborazione con UniBg, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone.

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Ancora una volta nobilitato e sorvolato dall'alpinista Simone Moro (ai comandi del suo elicottero giallo in servizio di collegamento e supporto per le riperse tv), il terzo episodio del Trail del Centenario Lovato è stato anche l’occasione per fare festa grazie al concerto pomeridiano del gruppo folk-rock Gotto Esplosivo, salito sul podio a fine premiazioni, scaldando il pubblico dopo il breve ma impetuoso temporale pomeridiano dal quale buona parte dei seicento in gara (e relativi accompagnatori) hanno trovato scampo sotto la tensostruttura del pranzo a base di pasta, grigliata di carne, polenta e dolci, ma che ha invece complicato la vita agli atleti a quell'ora impegnati nei chilometri finali delle due prove più lunghe. 

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