Il forte atleta del Ruanda e la campionessa torinese gli ultimi vincitori - tre anni fa - dell'impegnativa prova lariana.
di Stefano Gatti© Trofeo Dario&Willy
Basta la parola, anzi ne bastano due: Dario e Willy. Messo in pausa per due anni dall’emergenza sanitaria, il Trofeo Dario&Willy torna in scena sulle Prealpi nel Triangolo Lariano nella sua data classica - quella del 1. maggio - per una sedicesima edizione all’insegna della tradizione ma non priva di un’importante novità: quella della base operativa dell’evento che OSA Valmadrera (la società organizzatrice) ha spostato dal centro del paese alla suggestiva Baia di Parè. Confermato in ogni sua parte il muscolare itinerario sky da 25 chilometri e 2000 metri di dislivello positivo, animato in più punti da una vera e propria torcida di appassionati. A non cambiare è però prima di tutto il piacere di ricordare due amici scomparsi in montagna diciannove anni orsono.
Nato nel 2001 come Trofeo OSA (Organizzazione Sportiva Alpinisti) per festeggiare il cinquantesimo anniversario di fondazione della società che lo organizza, l’evento ha assunto la sua denominazione attuale nel 2005 per ricordare Dario Longhi e William Viola, i due soci scomparsi sulle montagne di Livigno il 26 dicembre del 2003. In occasione della sua decima edizione - nel 2014 - è stato richiesto il Campionato Italiano Master ed è stato introdotto il percorso attuale. Nel 2019 poi - quindicesimo anniversario di quello che nel frattempo era ormai da tutti conosciuto come Trofeo Dario&Willy - l’impegno di OSA Valmadrera è stato premiato con la validità della prova per il Campionato Italiano Assoluto Individuale CSEN. Per la sua sedicesima edizione, dopo due anni di sosta forzata a causa dell’emergenza sanitaria, il Trofeo torna ad animare le Prealpi del Triangolo Lariano, nel pieno rispetto delle normative in atto del Ministero della Sanità.
© Trofeo Dario&Willy
La prova fa parte del circuito nazionale FISky (Federazione Nazionale Skyrunning) e tra le novità di quest’anno c’è lo spostamento della sua base operativa dal Centro Sportivo di Rio Torto alla Baia di Parè che già nelle più recenti edizioni ha accolto gli atleti al termine delle loro fatiche. L’area verde della baia diventa a tutti gli effetti il campo base del Trofeo: distribuzione pettorali, partenza, intrattenimento per il pubblico (con balli ed esercizi di zumba in mattinata), pranzo al sacco per gli atleti e premiazioni avverranno alla casetta degli amici di Parè.
In programma un tracciato di 25 chilometri con un dislivello positivo di 2000 metri su sentieri di montagna e mulattiere. Al termine del primo e ripido tratto di gara (mille metri di dislivello nello spazio di quasi sei chilometri) si raggiunge il rifugio SEV a Pianezzo, sotto le pareti dei Corni di Canzo. Dopo un breve tratto pianeggiante si affronta una discesa molto veloce ed a tratti molto tecnica dentro un bellissima pineta, che si conclude al Rifugio Terz’alpe, dove si torna a salire fino alla Colma, per poi raggiungere il Monte Prasanto (metri 1244) dove - per chi riuscirà a… distrarsi dall'impegno sportivo - si potranno ammirare i fenomeni carsici della Riserva Naturale del Sasso Malascarpa, con spettacolare vista sui laghi della Brianza.
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Si punta ora al passaggio nei pressi del rifugio SEC ai piedi del Monte Cornizzolo (metri 1241), dove un netto cambio di rotta porta ad un nuovo impegnativo tratto in salita fino alla spaziosa vetta del Monte Rai (metri 1261), un balcone sulla Pianura Padana dove ad attendere gli atleti ci sarà un vero e proprio happening, con musica “motivazionale” a tutto volume ma soprattutto tifo scatenato ed incitamento senza risparmio per tutti i concorrenti, nessuno escluso. Dopo lo scollinamento si va giù in picchiata, con piede ben saldo ed occhi aperti, verso la località San Tomaso, situata su un terrazzo naturale a 580 metri di quota, dove musica e tifo non saranno da meno di quanto già sperimentato sul Monte Rai e dove il pubblico di escursionisti e gitanti della giornata festiva è sempre numeroso e “caldo”.
© Trofeo Dario&Willy
Mancano a questo punto solo sei chilometri al traguardo: buona parte del dislivello in salita è ormai alle spalle ma non è ancora il caso di abbassare la guardia. Il rush finale inizia con un traverso abbastanza corribile sotto le pendici del Monte Moregallo, lungo un sentiero che “copia” fedelmente tutte le vallette che solcano la parete sud del Monte Moregallo (metri 1276). Si arriva così alla breve ma secca rampa tra le roccette (recentemente ripulita, come tutti i passaggi-chiave del tracciato) dello Zucon, uno dei "santuari" del Trofeo Dario&Willy!
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Dopo Rai e San Tomaso, un nuovo momento di musica assordante e tifo accesissimo, che gli atleti inizieranno a sentire già… al passaggio a San Tomaso! Di più: un vero e proprio “rave” estemporaneo, tradizionalmente animato da un gruppo di tifosi “incaricati” di… trasmettere agli atleti un surplus di energie molto ben accetto per affrontare la picchiata finale, ormai vicina e la cui sezione più vertiginosa ha inizio con il passaggio dal Sasso di Preguda, un masso erratico di granito della Val Masino trasportato fin qui dal ghiacciaio decine di migliaia di anni fa.
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Come detto, la discesa finale offre qualche passaggio attrezzato e tratti vertiginosi e da effetti speciali (tra i quali bisogna purtroppo includere quelli provocati dai crampi…), lungo un sentiero che corre direttamente a picco sul lago. Dentro le cui acque - in alcuni punti - sembra quasi di doversi tuffare da un momento all’altro! Usciti dal bosco ed ormai terminata una discesa che ai più sarà parsa infinita, l’asfalto sostituisce il sentiero. Ultime centinaia di metri di lungolago della Baia di Parè e poi sulla passerella finale del "pratone" sul quale - subito dopo il passaggio sotto l’arco del traguardo - tutti finiranno per gettarsi a riprendere fiato: top runners ed amatori.
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E se per questi ultimi - la stragrande maggioranza - l’unico obiettivo è quello di migliorare il proprio “personal best” e prima ancora portare a termine la missione “finisher” senza troppi danni, i “pro” devono mettere a fuoco un compito ancora più impegnativo: quello di succedere a Jean-Baptiste Simukeka ed a Camilla Magliano nell’albo d’oro del Trofeo Dario&Willy. Nell'ormai... lontano 2019 l’ufficiale dell’esercito ruandese la spuntò sul keniano Dennis Bosire Kiyaka (all'epoca compagno di squadra nel Team Serim), mentre Lorenzo Beltrami vinse la sfida tra i Falchi di Lecco per il terzo gradino del podio, precedendo appunto i compagni squadra Danilo Brambilla e Paolo Bonanomi, che completarono in quest'ordine la top five. Da parte sua, la campionessa torinese (Team Salomon, ventiduesima assoluta) dominò la prova femminile, staccando nettamente Paola Gelpi e Daniela Rota, entrambe portacolori del Team La Sportiva.
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Per iscrizioni: www.kronoman.net
Per informazioni: https://trofeodarioewilly.com
Oltre alle pagine social (Facebook e Instagram) del Trofeo Dario&Willy
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