TRAILRUNNING

Autonavigazione, sostenibilità e passione: ecco il manifesto di Lake Como Endurance Trail  

A metà maggio il debutto di una nuova prova di ultradistanza che compie il periplo del Lario.

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Una prova “monstre” riservata agli adepti delle ultradistanze (ma non solo), una gara tutta da correre tra Bellagio e Lecco, una “sky” da veri intenditori del genere che si arrampica sui contrafforti delle Grigne e - per finire - una classifica combinata per gli atleti più completi o semplicemente per chi non vuole perdersi nulla! Sono i principali ingredienti di un evento multiforme che va sotto il nome di UTLAC e che - nella fase centrale e culminante della prossima primavera - si candida a soddisfare la sete di sentieri di chi non riesce fare a meno di calzare le scarpe da trail ed all’occorrenza... usare anche le mani.

Per saperne di più abbiamo intervistato Andrea Gaddi, uno dei tre soci fondatori del sodalizio creato apposta per allestire un evento che - nel suo insieme - si sviluppa su tre diverse gare che andranno in scena nell’arco di un mese tra la metà di maggio e quella di giugno. Il focus però è al momento tutto sulla prova da 250 chilometri di sviluppo e 15mila metri di dislivello positivo, la più vicina ai nastri di partenza.

AG: "L’idea era di fare qualcosa di diverso da tutto ciò che già esiste. Siamo un po’ con il fiato sospeso. D’altra parte le aspettative sono alte perché abbiamo lavorato molto con Marta Poretti e Nicola Pontiggia che sono i miei soci e compagni di viaggio in questa avventura. È una gara che contiene elementi di novità importanti. L’autonavigazione innanzitutto. Si tratta di una modalità di gara un po’ particolare per noi italiani ma molto diffusa in Francia e negli USA. Purtroppo in questo periodo è difficile ipotizzare la presenza al via di molti stranieri… Tra le prove di endurance in Italia (ma anche in Europa) questa è una delle più soft, da intendere e da prendere come trail d’ingresso. Poi c’è l’aspetto “green”, quello della sostenibilità.  Potremo ad esempio fare a meno degli elicotteri per rifornire rifugi e basi-vita perché il percorso gira attorno al lago di ma a mezzacosta e mai troppo lontano dalle principali vie di comunicazione. Potremmo essere l’unica gara 'total green' in Europa! Marta ha fatto tutta la traccia del percorso sul versante occidentale, quello di Como. Io invece, per competenza specifica, mi sono occupato del versante lecchese e del Triangolo Lariano. Il bello del nostro sentiero - se tutto va come deve andare - è che le istituzioni, dopo magari un paio di edizioni della gara, lo spingeranno come 'Cammino del Lago di Como'. Diventerà un percorso escursionistico a tutti gli effetti ed è per questa ragione che abbiamo evitato di inserire tratti troppo difficili o troppo tecnici. Poi magari verranno valutare eventuali varianti, ma è prematuro parlarne ora. Quelle che invece abbiamo disegnato in chiave gara rispondono all’esigenza di elevarsi sopra la quota dei boschi, in modo da passare -  senza salire troppo in alto - su prateria e pietraia, raggiungendo la vetta del Monte Bregagno (con i 2107 metri della sua vetta massima elevazione della prova, ndr), per poi arrivare in Val d’Intelvi restando alti sul lago, nella zona del Monte Crocione, passando lungo le fortificazioni militari. Le basi-vita si troveranno invece in località di grande richiamo, anche - se non soprattutto - per viene dall’estero. La meno nota è Colico, all’ingresso della Valtellina, ma poi abbiamo Menaggio (o meglio il paese di Plesio poco a monte) e soprattutto due 'perle' del Lario come Cernobbio e Bellagio".

Andrea, il “sistema” UTLAC si sviluppa nell’arco di tre gare e due diversi fine settimana, con l’aggiunta di una “combinata” a sottolinearne la continuità: la 250K, appunto, a disegnare il perimetro del Lario, una attesissima30K da Bellagio a Lecco e poi - a giugno - l’ormai collaudato Gran Trail delle Grigne da Lecco a Mandello del Lario, lungo un itinerario decisamente più “sky” che affronta in sequenza la Grigna Meridionale e quella Settentrionale. A chiudere il cerchio, come detto, una combinata che somma le classifiche di quest’ultima prova e della più “mondana” Bellagio-Lecco. Ma andiamo con ordine, iniziando dalla prova endurance.

AG: "La gara da 250K partirà mercoledì 11 maggio e si chiuderà domenica 15. In pratica gli atleti della gara endurance percorreranno l’ultimo tratto insieme a quelli della 30K Bellagio-Lecco, per poi fare festa tutti insieme all’arrivo. Abbiamo però deciso di separare la lunghissima e la 30K dal Gran Trail delle Grigne di metà giugno perché - per quanto riguarda quest’ultima prova - ci sentiamo abbastanza tranquilli sia a livello di percorso che di organizzazione logistica. Sinceramente poi, per le caratteristiche 'sky' del suo itinerario (che è ultratecnico), la 40K non può essere 'green'. L’elicottero sarà indispensabile per rifornire rifugi e punti di ristoro. Quindi i tre eventi non sono accomunabili per tipologia ed approccio. Nel caso della 40K poi il rischio - a maggio - è quello di trovare neve o ghiaccio in quota: soprattutto sul versante nord della Grigna Settentrionale, come accaduto nel 2021. Quindi era meglio metterla in calendario a metà giugno, ormai alle porte dell’estate. Viceversa, i concorrenti della prova endurance da 250 chilometri - che 'gira' a quote basse - a giugno rischierebbero di andare incontro a temperature… da collasso. A metà maggio invece le condizioni sono ideali - soprattutto dal punto di vista della navigazione - per via del maggior numero di ore di luce a disposizione, evitando complicazioni come quelle piuttosto frequenti ad esempio al Tor des Géants. Dove, se la giornata gira male, alle sette di sera stai già battendo i denti".

In un panorama che - emergenza sanitaria a parte - vede un proliferare abbastanza evidente di gare di sky e trailrunning (ormai lungo tutto l’arco dei dodici mesi), quale pensi sia il senso ed il ruolo dell'Endurance Trail intorno al Lario?

AG: "Un elemento-chiave credo sia legato alla considerazione - e questo è un altro importante contributo di Marta che facendo gare in giro per il mondo ha il polso della situazione - che a metà maggio non esistono in Europa altre gare endurance di questo livello. In fondo 14mila metri di dislivello positivo distribuiti su 260 chilometri di sviluppo lineare rappresentano un impegno tutto sommato gestibile. Non è una… sassata come il Tor stesso o altre gare del genere. In un certo senso è l’unica endurance… 'per tutti' attualmente in calendario. Al tempo stesso, per chi punta alle prove di ultradistanza dell’estate, questa gara rappresenta un ottimo allenamento, una sorta di primo test stagionale. Qualcosa che - in Europa almeno - non è possibile fare prima: sia per le condizioni climatiche, sia perché le poche gare endurance dei mesi invernali per forza di cose non raggiungono certi chilometraggi. La nostra gara può essere interpretata dagli atleti di endurance a seconda dei propri gusti e della propria modalità di preparazione e gestione. Quindi sia come primo test che come 'rottura' tra una stagione e l’altra. Ed al tempo stesso come cerniera e continuità, una sorta di ponte dove prima c’era una totale rottura. Quindi test, stacco, oppure ponte". 

Per tirare le fila della nostra conversazione con Andrea Gaddi e ribadire i punti chiave, pubblichiamo a seguire quello che possiamo considerare lo “stato dell’arte” di UTLAC 250 Lake Como Endurance Trail, una sorta di manifesto programmatico, che si chiude con alcune informazioni di servizio, utili a chi è intenzionato ad inserire la prova nel proprio calendario agonistico!

Larius ssdrls, la società sportiva che organizza la UTLAC 40 sulle Grigne e Lecco Mountain Festival fin dal 2019 annuncia il primo dei nuovi eventi 2022, il quale segna un importante novità. Fin dal 2016, i soci di quella che è oggi la società sportiva Larius avevano in animo un progetto ardito e complesso, sognato da molti fin dal 1994, quando tra i protagonisti della prima edizione dell’immortale Trofeo Kima si fece strada la possibilità di fare un altro “giro”: meno complesso, ma decisamente più lungo e ugualmente scenografico: il giro del Lago di Como!

Con poco meno di 260 chilometri e 15500 metri di dislivello positivo, UTLAC 250 porta il “giro alpino del Lago di Como” dal sogno alla realtà.

La partenza è fissata per mercoledì 11 maggio 2022, a Lecco.

Tempo Massimo: 100 ore.

Arrivo: Lecco entro domenica 15 maggio.

Con un percorso così bello e tecnicamente abbordabile, Larius ha ritenuto necessario conferire a UTLAC 250 delle caratteristiche uniche in rispetto del territorio e della wilderness che lo caratterizza, portando delle scelte forse in controtendenza, che però stanno via via prendendo piede nel mondo del Trail anche in Italia. Caratteristiche qui riassunte:

AUTONAVIGAZIONE

UTLAC 250 sarà una delle prime Endurance Trail italiane in totale navigazione. I capiscuola di questo stile sono gli atleti e organizzatori francesi e americani, Paesi nei quali si sta assistendo ad una graduale e sistematica conversione delle gare di Ultra ed Endurance esistenti. Sentieri ed orografia di UTLAC 250 ben si prestano a questo stile, che impone di dotarsi di gps e di vivere un’esperienza unica, una grande avventura nei grandi spazi del Lario, e con lo specchio delle acque del Lago di Como come compagno di “navigazione”. I sentieri non saranno segnati quindi da bandierine o balisamenti. Ad accogliere gli atleti lungo il percorso ci saranno tre basi vita attrezzate (cucina, docce, dormitori, spogliatoi, bagni) e venti ristori.

PACER

Vista l’orografia del territorio, UTLAC 250 è molto affine alle gare d’oltreoceano, note per svolgersi in grandi spazi, con dislivelli abbordabili e con lunghi tratti “corribili”. Questo mix di caratteristiche ha convinto l’organizzazione a permettere (per chi ne faccia richiesta) di fare ricorso ad un Pacer, un vero e proprio accompagnatore che potrà unirsi al singolo a partire dalla base vita di Plesio, al 130esimo chilometro. La scelta del Pacer è libera e - per coloro che decideranno di avvalersene - è una possibilità che porta con sé una maggiore sicurezza, in modo che tutti possano vivere una grandiosa esperienza.

100% GREEN

Sono molte le gare in Italia e nel mondo che, spinti da lodevoli intenzioni, combattono per un mondo senza plastica, contro gli sprechi, puliscono sentieri dai propri rifiuti e usano perfino auto elettriche per i trasporti. Un passo importante verso l’ecosostenibiltà, a cui UTLAC 250 si unisce con decisione. Con una differenza importante, legata principalmente a un’orografia congeniale per la UTLAC 250: mentre alcuni non possono esimersi dall’utilizzare gli elicotteri per i trasporti in quota di materiale, personale e rifornimenti, UTLAC 250 invece sarà al 100% gara green. L’orografia permette di trasportare (coi mezzi elettrici) il materiale, il personale e le scorte sul posto.

IL TERRITORIO

Il Lago di Como è circondato da montagne note in tutto il mondo, percorse da sentieri di ogni genere: dai cammini - come il Sentiero del Viandante - alle ripide pietraie tipiche delle Grigne. Il percorso della UTLAC 250 è molto eterogeneo, ha inizio da Lecco e percorre il Sentiero del Viandante (con una breve variante per raggiungere il Manavello, sopra Mandello del Lario e Abbadia Lariana) per arrivare fino a Colico, sede della prima base-vita. Attraversando il fiume Adda a ridosso del Pian di Spagna si prosegue lungo la Via del Monti Lariani (anche qui percorrendo alcune brevi varianti a causa della folta vegetazione che oggi la caratterizza) fino al paese di Garzeno, dal quale ha inizio il sentiero che sale al punto più alto della gara, il Monte Bregagno. Percorrendo il suo lungo crinale verso sud si scende poi al rifugio Menaggio e infine a Plesio,  dove si trova la seconda base-vita. Con un passaggio attraverso Grandola e Uniti si sale al Monte Crocione, in una zona contraddistinta dai resti delle strade militari della guerra partigiana. Proseguendo per il crinale si scende poi verso la bella Val d’Intelvi. Un ultimo tratto in porta a Cernobbio, sede della terza base-vita. Passando sul Lungolago di Como si fa rotta verso Brunate, per poi seguire i sentieri del Triangolo Lariano fino al Monte San Primo e fino alle porte di Bellagio (quarta base-vita). Qui ha inizio l’ultimo tratto della gara: raggiunto il Ghisallo, si segue il sentiero che percorre gli ampi crinali delle montagne sopra Onno e Valbrona, si attraversa fino ai Corni di Canzo e si raggiungono le sponde del ramo orientale del Lario a Malgrate, per poi superare il ponte Kennedy: alle porte di Lecco ed ormai in vista del traguardo. Nel weekend di sabato 14 e domenica 15 maggio, Piazza Garibaldi a Lecco ospiterà il Village dedicato alle aziende del mondo della montagna, gli operatori turistici del territorio, e lo street food focalizzato sulla cucina locale.

Le iscrizioni sono aperte al link: https://join.endu.net/entry?edition=74293

Per approfondimento e per la traccia del percorso: https://www.utlactrail.com/utlac250-2022/

Per info: info@utlactrail.com oppure chiamare il numero 3479772552

www.utlactrail.com

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