MOTOGP

Rossi: "Sarà bellissimo salutare i tifosi italiani a Misano"

"Ci siamo sempre divertiti, disputando anche molte grandissime gare. Smettere è triste, ma non ho cambiato idea"

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Valentino Rossi chiude la sua carriera "italiana" sulla pista di casa, a Misano, dove la MotoGP arriva per la seconda volta nel giro di poche settimane. Di sicuro per il pesarese sarà un weekend speciale. "E' una situazione un po' strana perché è la seconda volta che corriamo qui quest'anno, anche se con il Covid ci siamo abituati a stare più volte sullo stesso circuito. Sarà una grande occasione per salutare tutti i fan italiani, è bellissimo farlo sul circuito di casa. Spero in un bel fine settimana dal punto di vista del meteo, mi auguro che sia asciutto. Vorrei fare del mio meglio per disputare un weekend positivo", ha detto Rossi alla vigilia delle prime prove libere.

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"Ho disputato più di 400 gare, è stata una lunga carriera. Non posso che ringraziare tutti. Ho avuto e ho un sostegno incredibile ovunque, anche all'estero, da parte dei tifosi. Io do sempre il massimo, ci siamo sempre divertiti, disputando anche molte grandissime gare. Vedremo, dopo Misano ci saranno altre due gare. E' sempre un po' triste quando arrivi alla fine, ma ci siamo sempre divertiti", ha aggiunto.

"Il mio obiettivo in questo fine settimana è restare concentrato al massimo, senza pensare che sia la mia ultima gara in Italia. Essere competitivo e dare il massimo, restando nella top ten", ha badato al sodo.

"Non so come vorrei che la gente mi ricordasse - ha ammesso Rossi rispondendo ad una domanda - . Quando sei uno sportivo la tua vita è sempre divisa: da una parte il pilota, che le persone possono seguire, amare. Dall'altra l'uomo, che conoscono solo le persone più vicine. Vorrei che mi ricordassero come un bravo pilota e come uno con il quale si sono divertiti".

Dopo 26 stagioni nel ghota del motociclismo Valentino ha imparato che "dallo sport si impara molto. Anche per la vita di tutti i giorni. Io mi sono sempre divertito. Ho collezionato belle esperienze. Impari a lavorare in un team, questa è una bellissima cosa che ti fa crescere, impari a trarre il meglio dagli altri".

Rossi è poi tornato sulla sua decisione di dire stop: "In Austria ho preso la decisione ufficialmente, ma dovevo restare concentrato sul resto della stagione, a Valencia sarà diverso perché sarà l'ultima gara, sarà più emozionante. Parlare di paranoia è un modo di dire in Italia, non è la fine del mondo. Cambiare idea? No di certo. Se fossi competitivo correrei altri vent'anni, ma non ho una moto competitiva e probabilmente neanche io lo sono così tanto", ha aggiunto a proposito di alcune sue dichiarazioni recenti.

Ma un po' Valentino sarà anche contento di fermarsi? "Rispetto ai miei inizi è diverso, adesso ci sono tante gare, forse troppe, una volta avevi tempo per te, c'erano quindici gare, già quando passammo a diciotto sembrava uno stress, adesso è proprio un lavoro...".

Sulla lotta per il Mondiale tra Quartararo e Bagnaia: "E' una bella sfida, si meritano di lottare per il campionato. Sarebbe stato più divertente se fossero stati più vicini, ma va bene così".

Uscendo dall'ambito personale, Valentino ha detto la sua sui tanti incidenti accaduti quest'anno, soprattutto nelle categorie minori, e che hanno portato anche a tragiche conseguenze: "Qualcosa va cambiato, certi incidenti succedono troppe volte, molti piloti si spostano in modo molto aggressivo e scriteriato in rettilineo, bisogna parlare chiaramente con i piloti, altrimenti 6-7 sono troppo pericolosi. La decisione della penalità all'ultimo giro è un buon segnale, bisogna continuare così".

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