Lo spagnolo della Ducati: "Che lotta nei primi giri con Quartararo e Acosta"
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Marc Marquez si gode l'ennesimo successo stagionale, pur con la consapevolezza di aver beneficiato di un'ingenuità del fratello: "Sono stato aggressivo all'inizio, stavo puntando Alex che se ne stava già andando via - ha spiegato il pilota Ducati a Sky al termine della Sprint di Barcellona -. Volevo restargli vicino e avevo fretta, per due giri è stata davvero una bella lotta con Quartararo e Acosta. Alex era il più forte in pista, forse ha un po' mollato perché lo sentiva anche lui, ma bisogna sempre stare attenti con queste moto, anche io ho rischiato parecchio. Se potevo prenderlo? Io non ne avevo più, lui andava più forte e dovevo accettarlo. Sarei caduto al 100% se avessi spinto di più per andare a prenderlo".
ALEX CONFERMA: "MANCATA LUCIDITÀ
A confermare le parole di Marc è lo stesso Alex: "Le gare sono così, quando vai forte e sei al limite può capitare un errorino. Io mi sentivo in grande fiducia, mi sentivo di non poter cadere, che la moto faceva tutto ciò che volevo. È stato un errore che ci è costato la vittoria. Mi sento comunque tranquillo con me stesso. Ci ho provato, so cosa ho sbagliato e perché l'ho fatto, domenica ci sarà un'altra opportunità, molto bella. Proveremo a tenere la stessa velocità di oggi. La dinamica della caduta? Ho frenato un metro e mezzo oltre e con un pochino più di angolo, mi è mancata quella lucidità di cui c'è sempre bisogno in sella a una MotoGP".
QUARTARARO: "BELLE BATTAGLIE OGGI, SONO MOLTO CONTENTO"
Gioia anche nelle parole di Fabio Quartararo, 2°: "Belle battaglie oggi, sono molto contento. Vedremo domenica, ma voglio festeggiare questo podio. Dove mi è mancato qualcosa? Un po' in tutto. Velocità di punta, grip, consumo gomma... Questa è una pista con poco grip, ma che un po' per volta va a migliorare nel corso del weekend. Siamo molto forti in frenata, lì posso fare la differenza e andavo a tutta".
DI GIANNANTONIO: "RIBALTATO UN VENERDÌ COMPLICATO"
Soddisfatto del podio Fabio Di Giannantonio, che si è soffermato molto sul cercare di spiegare il lavoro fatto dal suo team: "Non è mai bello iniziare il venerdì a rincorrere e lavorare il doppio per cercare di salvare il weekend. Sarebbe bello fare un fine settimana più lineare. Forse stiamo lavorando troppo, facendo troppe cose, a volte è meglio accontentarsi e massimizzare ciò che si ha. Che fatica... Questa comunque è un'ottima moto, non è la perfezione, ma ci permette di lottare. Abbiamo ribaltato alla grande un venerdì complicato".
Poi ha precisato: "Ducati non mi considera un test rider, loro vogliono che io vinca. Non mi fanno provare chissà quanti pezzi, semplicemente a volte facciamo un po' troppo rispetto a quello che servirebbe, ma non è una cosa che viene da Ducati".