MOTOMONDIALE

Dovizioso docet: "Rischi in Moto3? Le persone attorno ai piloti non li aiutano"

I turni delle Moto3 sono tutto un inseguimento al tempo, ma così non si impara niente. Questo approccio deve essere spiegato. Così rischiano tutti in prova e in gara

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Andrea Dovizioso ha bacchettato i giovani piloti, e non solo, dopo gli ultimi e anche tragici episodi nel mondo del motociclismo. "Non condivido l'atteggiamento dei ragazzi di oggi. C'è la conferma che non si lavora nel modo giusto. Parlo delle persone attorno, che non aiutano i piloti a far capire certe cose. Quando sali in Moto3 devi impararne tante di cose. Capire e concentrasti su quello che fai, fa la differenza. I turni delle Moto3 sono tutto un inseguimento al tempo, ma così non si impara niente. Questo approccio deve essere spiegato. Se tutti danno tutto, rischiano tutti in prova e in gara", ha detto il forlivese, tornato in pista alla guida della Yamaha, ospite al "Festival dello sport" a Trento.

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Sul suo ritorno in MotoGP dopo meno di un anno di assenza, "Dovi" svela qualche retroscena: “Doveva arrivare l’occasione giusta e ho avuto un po’ di fortuna. Ci voleva questa proposta perché credo che non avrei accettato altro. Sono stati 10 mesi stupendi: quando ti fermi dopo 20 anni che hai ripetuto le solite cose, se aggiungi che nell’ultimo anno non hai vissuto serenamente, scopri il piacere di non dovere ripetere le stesse routine. Ho vissuto un inverno libero, senza impegni. Mi sono comprato il camper e ho vissuto di motocross tutti i giorni. Insomma il mio distacco dalle gare non l’ho vissuto male”. Adesso, però, bisogna tornare a lottare per il podio come ai tempi della Ducati.

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