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MOTOGP GERMANIA

MotoGP Germania: Marquez trionfa in solitaria, Alex e Bagnaia sul podio

Occasione sprecata per Di Giannantonio e Bezzecchi, entrambi caduti mentre erano all'inseguimento del leader

di Daniele Pezzini
13 Lug 2025 - 14:54
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© Getty Images
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Marc Marquez ha vinto il GP di Germania, conquistando la settima doppietta Sprint-GP della stagione e confermandosi saldamente in vetta a un Mondiale MotoGP di cui è ormai da tempo padrone assoluto. Lo spagnolo della Ducati non ha commesso sbavature in partenza e ha dominato la gara del Sachsenring dal primo all'ultimo giro, tagliando il traguardo in solitaria. Alle sue spalle hanno chiuso Alex Marquez con la Ducati Gresini e Francesco Bagnaia con l'altra Desmosedici ufficiale, che hanno approfittato delle clamorose scivolate di Di Giannantonio prima e Bezzecchi poi per tornare sul podio.

Un dominio incontrastato, confermato da numeri a dir poco spaventosi: 69 vittorie in top class gli permettono di scavalcare Giacomo Agostini al secondo posto all time dietro Valentino Rossi (a quota 89), la dodicesima vittoria in carriera al Sachsenring lo fa arrivare al giro di boa del Mondiale con 83 punti di vantaggio sul fratello Alex. Un ritmo forsennato, che continuando così potrebbe laurearlo campione già nei primi round asiatici di inizio autunno. Nella domenica tedesca MM93 è stato semplicemente perfetto, ancora più di quanto lo era stato nella Sprint del sabato. In questo momento non ce n'è per nessuno ovunque, figuriamoci sul suo circuito preferito.

La gara, nel complesso, è stata tutt'altro che spettacolare, animata solamente dalle tantissime cadute (solo in 10 su 18 sono arrivati al traguardo). A fare più male sono state senza dubbio quelle di Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, avvenute entrambe in curva 1 a un paio di giri di distanza l'una dall'altra. I due piloti italiani viaggiavano entrambi al secondo posto quando sono finiti nella ghiaia per una chiusura d'avantreno, gettando via una splendida occasione. A cogliere l'occasione ci hanno così pensato Alex e Pecco, che si confermano i primi due inseguitori di Marc anche in classifica. Un risultato sicuramente soddisfacente per il primo, reduce dall'infortunio alla mano, una magra consolazione per il secondo, che continua a trascinarsi i soliti problemi all'anteriore e che non è mai sembrato in grado di attaccare chi gli stava davanti.

Ai piedi del podio ha chiuso Fabio Quartararo con la prima Yamaha ufficiale, seguito dall'altra Ducati Gresini di Aldeguer, dalla Honda di Marini (per lui un ottimo 6° posto al rientro dopo il terribile incidente di Suzuka), dalla Ktm di Binder, dalla Yamaha Tech 3 di Miller, dall'Aprilia Trackhouse di Fernandez e dall'altra Yamaha ufficiale di Rins. Era da 14 anni (Phillip Island 2011) che al traguardo di una gara di MotoGP non arrivavano così pochi piloti.
 

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