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I rossoneri sono focalizzati sull'attacco: priorità all'ex Atalanta ma la strategia può anche cambiare
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Il Milan ha scelto Rasmus Hojlund per l'attacco, ma la trattativa fatica a decollare. Se i rossoneri e lo United si sono dati appuntamento a settimana prossima per cercare di raggiungere un'intesa che non appare troppo difficile (i Red Devils chiedono 50 milioni, Tare vuole strappare un prestito con diritto di riscatto), il discorso è differente sul fronte del danese. L'ex Atalanta infatti, che a fatica sta prendendo in considerazione l'idea di lasciare la Premier, ha dubbi anche sulla formula proposta dal Milan.
Il 22enne chiede garanzie e la certezza di un trasferimento a titolo definitivo: è chiaro che un riscatto fissato a quota 45 difficilmente verrà esercitato dai rossoneri nell'estate del 2026. Per questo Hojlund ha preso tempo, ma i rossoneri hanno una certa fretta. Allegri ha bisogno di un attaccante e l'intenzione in quel di Casa Milan è di non attendere troppo a lungo la decisione del classe 2003 cercato anche da Fulham e Borussia Dortmund. L'alternativa numero uno resta sempre Dusan Vlahovic (l'operazione è complessa), ma non è da escludere che si decida nuovamente di cambiare strategia. Ossia virando su un profilo a bassissimo costo sul fronte offensivo (Aleksandar Mitrovic, ad esempio si sta svincolando dall'Al Hilal) allo scopo di investire il resto del budget per regalare ad Allegri un ulteriore centrale di difesa.
Intanto il budget derivante dalle cessioni, già sostanzioso, potrebbe essere aumentare grazie agli addii scontati di Adli e Bennacer, ai margini del progetto. Da capire invece cosa accadrà con Okafor e Chukwueze: almeno uno dei due è destinato a lasciare Milanello prima del gong del mercato.