L'attaccante nigeriano scelto come sostituto del francese in caso di rottura definitiva col club parigino
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Le frizioni tra il Psg e Mbappè da Parigi arrivano fino a Napoli e "spaventano" i tifosi azzurri. Meno, o forse per nulla, il presidente De Laurentiis. Perché? Semplice. Se l'attaccante francese non ricucirà il rapporto con il suo club e accetterà di rinegoziare il prolungamento di contratto, sarà messo sul mercato: il presidente Al Khelaifi è stato chiaro, Kylian non se ne andrà a parametro zero l'anno prossimo. Per quanto la valutazione di Mbappè sia vicina ai 200 milioni, gli acquirenti nel caso non mancheranno: Real e Liverpool, così scrivono a Parigi, sono pronte a tutto. E qui, allora, entra in gioco il Napoli, anzi, entra in gioco Osimhen visto come erede perfetto del fuoriclasse transalpino. Ecco perché le scosse telluriche francesi si fanno avvertire anche molto più a sud.
L'eventuale affondo di Al Khelaifi, si diceva, può quindi spaventare i tifosi napoletani - innamorati dell'uomo mascherato che ha portato loro il terzo scudetto - ma non il presidente De Laurentiis che ha fissato il prezzo per il suo gioiello: 180 milioni! E' chiaro che qualora il Psg fosse nelle condizioni di dover cercare una nuova punta e offrisse una cifra del genere (definita illogica dal Bayern Monaco che aveva cercato di sondare il terreno nelle passate settimane) sarebbe impossibile e folle dire di no. Nel frattempo, però, molto più concretamente il numero uno azzurro sta invece trattando il rinnovo di contratto con il suo attaccante: prolungamento sino al 2027, ingaggio annuo di 7 milioni più bonus e inserimento di una clausola di 120 milioni di euro. Al di là dei problemi parigini e dei rumors proveniente da oltralpe la realtà è infatti questa: De Laurentiis intende rilanciare, non certo vendere il suo gioiello, e semmai lo facesse questo avverrebbe solo e soltanto alle sue condizioni.