Il club biancoceleste ha sforato tre parametri Figc. Serve vendere per colmare il deficit
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Niente acquisti fino a settembre: la Lazio può soltanto vendere. La Covisoc ha bloccato il mercato del club biancoceleste in entrata agitando ambiente e soprattutto Maurizio Sarri. La decisione della Covisoc si basa sui dati della trimestrale al 31 marzo: i tre parametri Figc - indice di liquidità, indebitamento e il costo del lavoro allargato - sono stati sforati e dunque la Lazio, sebbene regolarmente iscritta al campionato, non può effettuare operazioni di tesseramento. A meno che il presidente Lotito non ripiani il deficit alleggerendo l'organico o immetta liquidità con mezzi propri.
"Non c'è alcun bisogno di comprare in questo momento. Piuttosto il problema è contrario, dobbiamo vendere perché ci sono troppi esuberi. Parliamo di 28 giocatori di movimento per una competizione più la Coppa Italia", ha dichiarato il patron biancocelelste qualche giorni fa al Messaggero. Ma i big resteranno: "Abbiamo giocatori forti, il fatto che tutto il mondo li richieda ne è la prova. Ho detto no a offerte importanti per Rovella, Tavares, Isaksen, Guendouzi e Castellanos". La cessione di Tchaouna, che andrà al Burnley per 14 milioni più bonus più il 10% sulla futura rivendita per i biancocelesti, non basterà per sbloccare un nuovo arrivo, visto che non è fuori parametro soltanto l'indice di liquidità. Intanto, a fronte della nuova situazione, Lotito ha parlato con Sarri tranquillizzandolo. Certo è che l'allenatore non si aspettava un ritorno così complicato.