Il direttore sportivo della Lazio era finito al centro delle critiche per alcuni giorni passati in Sardegna: “Non devo rendere conto a nessuno”
Dopo qualche giorno di silenzio torna a parlare il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani e lo fa senza peli sulla lingua. “Io non devo rendere conto a nessuno” dice il ds biancoceleste, finito nel mirino della critica per aver trascorso alcuni giorni in Sardegna: “È vero - conferma Fabiani a Il Tempo - sono stato fuori per trascorrere il giorno del compleanno con la mia famiglia. Poi se qualche accattone non ha questi valori, peggio per lui. Da tanti anni non conosco il significato della parola ferie”.
Fabiani ha compiuto 64 anni lo scorso 22 luglio, due giorni prima della presentazione alla stampa di Maurizio Sarri alla quale il ds biancoceleste non ha presenziato. Al fianco del tecnico toscano c'era solo il presidente Lotito, con Fabiani che non era presente nel centro sportivo di Formello. Lì dove in giornata ci sarà un incontro con Maurizio Sarri, al rientro dalla tournée in Turchia dove la Lazio è stata sconfitta di misura dal Fenerbahce e ha pareggiato 2-2 contro il Galatasaray. Il direttore sportivo è rimasto in Italia, in attesa delle indicazioni di Sarri sui tagli da effettuare nella rosa e dare il via al mercato in uscita. La Lazio non può fare operazioni in entrata e per tornare a operare sul mercato a gennaio ha bisogno di cedere qualche esubero, a cominciare dai fuori rosa Kamenovic e Fares. Oltre a loro serviranno altri due tagli, visto che al momento sono 19 gli “over 23” a disposizione di Sarri che ne potrà inserire solo 17 nella lista Serie A.
“Come detto non cediamo nessuno. Il progetto va avanti e il gruppo cresce. Aspetto solo le indicazioni di Sarri sui giocatori che resteranno fuori dalla lista” conferma Fabiani, che dovrà piazzare quei 4-5 esuberi per sbloccare il mercato in entrata a gennaio. Oltre ai già citati Fares e Kamenovic, sicuramente partirà uno tra Hysaj e Lazzari in difesa con l’ex Spal che potrebbe essere il “prescelto” da Sarri in ottica taglio. In attacco Cancellieri sta convincendo il tecnico toscano e nel ballottaggio con Noslin è nettamente in vantaggio, ma qui sarà decisivo il mercato. Per l’olandese la Lazio dovrà incassare poco meno di 15 milioni per evitare una minusvalenza e al momento non ha offerte, mentre per l’ex Parma ci sono stati diversi sondaggi dall’Italia e dall’estero. Davanti a un’offerta da circa 10 milioni la Lazio potrebbe decidere di sacrificare Cancellieri e questo sarà il tema principale dell’incontro odierno tra Sarri e Fabiani. L’altro giocatore in bilico è Toma Basic, il cui ingaggio da oltre 1,5 milioni all’anno blocca però l’uscita e il croato potrebbe rimanere come jolly a centrocampo se non dovessero arrivare offerte a Formello.