Bufera Lazio: Keita niente ritiro

L'attaccante spagnolo sbotta: "Dalla società solo promesse mai mantenute"

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L'estate della Lazio continua ad essere bollente. Dopo il rifiuto dell'incarico da allenatore di Bielsa e il successivo putiferio, i biancocelesti sono alle prese con la grana Keita Baldè che non si è presentato in ritiro. Il club si è infuriato, ma la risposta dello spagnolo non si è fatta attendere: "Non posso accettare il trattamento che mi stanno riservando. Cose promesse e mai mantenute, scadenze rinviate e programmi cambiati".

La società biancoceleste ha parlato di un Keita irreperibile mostrando una certa rabbia, ma l'attaccante spagnolo replica: "In accordo con la società, ho deciso di rinviare la partenza per il ritiro. Amo e rispetto la maglia, ma non posso accettare il trattamento che mi stanno riservando". Una bufera subito successivo al tornado Bielsa che non promette niente di buono per la Lazio. Duro l'attacco di Keita attraverso Twitter: "Ho parlato più volte con il Presidente ed il Direttore: il mio punto di vista, purtroppo, non interessa a nessuno. La società ha scelto di camminare da sola senza ascoltare niente e nessuno, allora bisogna fermarsi. Così non si costruisce nulla, ma si distrugge".

Il motivo della rottura è di natura economica visto il mancato adeguamento dell'ingaggio. Keita percepisce 650mila euro l'anno e ha chiesto l'aumento a 1,5 milioni di euro. Una richiesta che in società non è mai stata presa in considerazione seriamente facendo scattare la rabbia del giocatore su cui non mancano gli occhi di società importanti come Inter, Juventus e qualche club tra Spagna e Germania.

Il clima intorno alla Lazio è già pesante ancora prima di iniziare ufficialmente la stagione e l'accoglienza al ritiro di Auronzo è lì a dimostrarlo: "Dodici anni di bugie e falsità, Lotito e Tare via da questa città" si è letto su uno striscione di alcuni tifosi.

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