Keita, Lotito attacca la Juventus

Il presidente biancoceleste: "L'elemosina si fa domenica in chiesa"

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Durante la festa de 'L'Opinione', Claudio Lotito ha parlato della cessione di Keita Balde e tirato una frecciata alla Juve. "Secondo il comune sentire Keita avrei dovuto perderlo perché in scadenza di contratto - ha spiegato il patron della Lazio -. Io sapevo che c'erano diverse offerte, ma il giocatore voleva andare solo in una squadra che però mi offriva il 50% del valore del giocatore. Siccome mastico diritto, per me questa è un'estorsione".

Non fa nomi il patron della Lazio, ma il riferimento alla Juventus è abbastanza chiaro. I bianconeri, infatti, erano la soluzione più gradita a Keita, ma Marotta si era fermato ad offrire 15 milioni di euro per un giocatore in scadenza a giugno 2018. Visto che poi l'attaccante ispano-senegalese è stato venduto al Monaco per 30 (più bonus), ecco che ogni dubbio su chi sia la squadra che ha offerto il 50% del suo valore viene spazzato via.

Il patron della Lazio ricorda un caso molto simile, quando a gennaio 2010 cedette Goran Pandev all'Inter di Mourinho. "Secondo la logica comune era meglio prendere poco piuttosto che nulla. Eppure ho fatto la stessa cosa per Pandev. Quando successero le cose che successero venne una squadra per offrimi un importo. Io - ha proseguito Lotito - risposi che per me zero o l'importo proposto era uguale, e che l'elemosina si fa domenica in chiesa".

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