Allegri tra rifondazione e la tentazione Chelsea: Max detta le sue regole per ricostruire la Juve

Il Real Madrid come spartiacque: il tecnico vuole restare ma a solo a determinate condizioni. Ecco quali

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Il Real Madrid (al netto di una partita di ritorno ancora da giocare al Bernabeu e di un'impresa quasi impossibile) ha fatto da spartiacque. La Juve, è vero, viaggia verso il settimo scudetto consecutivo (Napoli permettendo, ovviamente), ed è in finale di Coppa Italia con il Milan, due traguardi che renderebbero più che soddisfacente la stagione. Tuttavia la possibile, se non probabile, eliminazione dalla Champions ha convinto Max Allegri che è arrivato il momento di un cambio generazionale per continuare a recitare da protagonisti.

Il tecnico bianconero ragiona in prospettiva, spinge il pensiero sul lungo periodo. Buffon si ritirerà, Chiellini e Barzagli sono avanti con gli anni, Asamoah se ne andrà, Lichtsteiner pure, Marchisio è già fuori dal progetto, su Pjanic e Dybala ci sono gli occhi dei maggiori club europei: tra certezze e possibilità incognite, è il momento di voltare pagina, o di iniziare a farlo. I punti di partenza, al momento, sono Caldara e Spinazzola (già fatti), Darmian e Cristante (nel mirino) e Emre Can (corteggiatissimo).

Ma poi, Allegri, ha in mente e chiede altro: Bonaventura, ad esempio, o Milinkovic Savic (il prescelto), o ancora Pellegrini (il prospetto più interessante). E, tra i tanti nomi fatti, anche quello di Rabiot, sempre sul piede di partenza dal Psg. Questo per il centrocampo. E poi l'attacco che, senza uscite, va benissimo così ma nel caso di superofferte (Dybala?), andrebbe rivisto con un altro top. Griezmann? Nome caldo, caretteristiche perfette. Più di Martial, che comunque rientra tra i desiderata.

Queste, grosso modo, le richieste di Allegri. Motivate e ragionate. La voglia di restare c'è, ma a condizioni chiare e prospettive condivise. Altrimenti le offerte non mancano e cambiare non sarebbe un problema. Soprattutto se questo significasse prendere nuovamente il posto di Conte: il Chelsea è una possibilità concreta. E una nuova bellissima sfida all'orizzonte.

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