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Summit Chivu-dirigenza, le richieste del tecnico e il piano spesa del club: così nasce la nuova Inter

Quasi due ore di confronto in sede: per la prima volta dopo anni previsto un delta negativo tra entrate e uscite

08 Lug 2025 - 14:08
 © afp

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Quasi due ore di confronto con la dirigenza, prima di salutare e prendersi qualche giorno di riposo. Cristian Chivu ha fatto ieri il punto con la dirigenza dell'Inter in Viale della Liberazione, discutendo con Marotta, Ausilio e Baccin le linee guida delle prossime mosse di mercato nerazzurre. Intanto si è cominciato dai dati di fatto: tra Sucic, Luis Henrique, Bonny e il riscatto di Zielinski sono stati sborsati circa una settantina di milioni.

Le casse nerazzurre, però, finalmente sono floride dopo anni di magra, grazie ai milioni incassati tra Champions League, Mondiale per Club, sponsor crescenti e botteghino: altri milioni entreranno poi dalle cessioni previste o preventivabili, ma la novità è che quest’anno finalmente si potrà tornare a operare con un saldo negativo tra entrate e uscite. Insomma, al netto degli addii, a Chivu è stata data la conferma che la squadra verrà rafforzata.

Il tecnico nerazzurro ha premuto sull'acceleratore per quanto riguarda la difesa: il reparto va rivisto e rinforzato. Da Darmian ad Acerbi passando per De Vrij, la carta d'identità parla chiaro: per svecchiare la retroguardia l'obiettivo resta Leoni del Parma, valutato 30 milioni. L'idea di finanziarne l'acquisto con l'eventuale cessione di Bisseck non piace però tanto a Chivu, se non altro perché al di là della plusvalenza fatta dal clu, lo priverebbe di un difensore giovane e pur sempre di ottime prospettive. Insomma, più che sostituire il tecnico interista vorrebbe aggiungere.

Il capitolo centrocampo ruota tutto attorno a Calhanoglu: se e quando arriverà l'offerta del Galatasaray, l'Inter farà le sue valutazioni, non disposta però a scendere sotto i 30 milioni. Soldi a cui si aggiungerebbero i milioni che si prevedono di incassare per Stankovic, Sebastiano Esposito, Valentin Carboni e, non ultimo, Asllani: a quel punto l'assalto a Ederson, erede designato del regista turco molto più del brasiliano Rios, diverrebbe possibile. Inamovibile invece Frattesi: per Chivu è un giocatore su cui bisogna continuare a puntare.

Altro reparto da completare è l'attacco: con Lautaro, Thuram e Bonny dovrebbe rimanere anche Pio Esposito, le cui quotazioni sono in netta crescita. Serve però una quinta punta su cui ad agosto verrà fatto un deciso investimento: non più un profilo alla Hojlund ma un attaccante di manovra, che sappia saltare l'uomo e possa muoversi da trequartista.

Infine Dumfries: per Chivu e per i dirigenti interisti è un punto fermo. Tuttavia fino a fine luglio resta attiva la clausola di 25 milioni valida per l'estero inserita al momento del rinnovo di contratto lo scorso autunno. Nessuno però sinora si è fatto concretamente avanti e l'Inter è fiduciosa di poter continuare a contare sull'esterno olandese.

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