Inter, bloccato Lucas Leiva

I Reds rinunciano all'obbligo per il prestito del brasiliano, ora manca solo il sì di Suning

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Il Liverpool ha detto sì. Lucas Leiva può arrivare all'Inter senza obbligo di riscatto, ma con il suo diritto, questione che in prima battuta non aveva convinto i Reds. Il club inglese si è ricreduto e i nerazzurri hanno ottenuto l'ok. Ora non resta che attendere il via libera all'operazione da parte di Suning, che verosimilmente si pronuncerà entro 48 ore, per consentire al brasiliano di essere agli ordini di Pioli già prima della fine del 2016.

Tempi ristretti, perché di tempo, in campo, l'Inter ne ha perso già abbastanza. Se i nerazzurri vogliono che il 2017 sia il loro anno, come auspicato dall'allenatore nell'ultima intervista, anche la società deve agire con celerità. "Il mercato ci darà una mano a migliorare", era stata l'altra frase chiave della chiacchierata di Pioli con il canale tematico del club e Lucas Leiva sembra proprio la tessera giusta nel mosaico immaginato dal tecnico. Il brasiliano, passaporto italiano ed esperienza internazionale, è il centrocampista che Pioli aveva indicato come obiettivo prioritario per il suo progetto. Al Liverpool dal 2007, dopo gli inizi al Gremio, Leiva, 29 anni, è stato vicino all'Inter già in due occasioni, quando ancora si trovava in Brasile e nei primi mesi della breve era Benitez, tecnico che lo aveva allenato ai Reds e che aveva poi tentato di portarlo anche al Napoli.

La soluzione Leiva sembra essere ideale anche per motivi extra-campo. Con il sì del Liverpool al solo diritto di riscatto, l'unico onere che l'Inter è chiamata a sostenere è il costo dell'ingaggio del giocatore, che pretende comunque meno di quella che era la prima scelta di Ausilio: Lassana Diarra. Il francese pretendeva uno stipendio top, che l'Inter nel mirino Uefa per il fair play finanziario non poteva permettersi. Proprio in questo senso, l'arrivo di Leiva a costo zero è un plus che la società non poteva non tenere in considerazione. Ora però Ausilio è chiamato a un'ampia campagna di dismissione che dovrà portare nelle casse del club una trentina di milioni (gli addii di Melo, Jovetic e Biabiany, tra mera cessione e alleggerimento dei costi dal punto di vista degli ingaggi, potrebbero fornire quella cifra). Questa però è un'altra storia. C'è da chiudere prima l'affare col Liverpool. Il primo passo sarà il sì di Suning, che appare quasi scontato. Non solo per la fiducia che la proprietà cinese ha dimostrato di avere nei confronti del ds, ma anche perché Leiva è rappresentato da Kia Joorabchian, che gode del gradimento del management asiatico.

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