Inter, Skriniar: "Rinnovo vicino"

Il centrale slovacco dà il benvenuto a Godin: "Ci aiuterà a diventare più forti"

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In un'intervista concessa a TuttoSport, Milan Skriniar annuncia l'ormai prossimo rinnovo con l'Inter fino al 2023. "Tutti sapete che io voglio rimanere - ha spiegato il centrale slovacco - Stiamo parlando del rinnovo e siamo vicini all'accordo. Firma a febbraio? Troveremo il momento migliore per farlo". Poi dà il benvenuto a Godin, che vestirà nerazzurro da luglio. "Può darci una grossa mano e aiutarci a diventare più forti".

Dopo settimane di discussioni, l'Inter e Skriniar hanno trovato l'accordo per il prolungamento del contratto. Per la felicità di Spalletti, che lo ha sempre ritenuto un punto fermo del suo progetto e poco tempo fa ha dichiarato che vale 100 milioni di euro. "Ho pensato che fosse uno scherzo. So che l'ha detto dopo la partita col Barcellona, ma io non ci credevo e, a chi me lo chiedeva, rispondevo che non era vero. Sicuramente fa piacere, però non è importante il prezzo, ma quanto faccio in campo. Se mi pesa? No. Lo stesso vale per chi diceva che ero stato pagato tanto quando ero arrivato all'Inter. Ci sono giocatori a cui certi discorsi possono creare pressione, a me no".

Il difensore slovacco consiglia ad Ausilio il connazionale Lobotka. "Secondo me può diventare un giocatore fortissimo. Ricorda Torreira, l'ex regista della Sampdoria oggi all'Arsenal. So che l'Inter lo aveva seguito l'anno scorso, Ausilio mi chiese com'era e io gli avevo detto che era pronto per giocare in Serie A".

La Juve è ancora nettamente davanti. "Se ripenso agli scontri diretti, alcuni li abbiamo persi, ma per episodi. A Torino l'ultima volta abbiamo creato due-tre occasioni dove potevamo passare in vantaggio, poi hanno segnato loro su una nostra disattenzione. Questa è la loro forza: prendono pochissimi gol e poi con i grandi giocatori che hanno vincono le partite. A noi manca questo, portare a casa anche quelle gare dove a volte non giochiamo bene. La Juve quelle le vince tutte, noi no. Dobbiamo imparare a essere più continui, vincendo non solo due-tre partite di fila, ma molte di più".

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