Pazienza, conoscenze, inventiva e un pizzico di fantasia. Di fronte ai paletti del Fair Play Finanziario (oscuro e insormontabile ostacolo mitologico che pare gravare su qualsiasi voce di spesa nerazzurra) e alle restrizioni imposte - o autoimposte - a Suning, serve un po' di tutto questo a Walter Sabatini per provare a rinforzare un'Inter a caccia del piazzamento Champions con una rosa attualmente decimata dagli infortuni e, più in generale, numericamente e qualitativamente inferiore alla più diretta concorrenza.
Un mercato creativo per il responsabile dell'area tecnica nerazzurra che messe in stand-by (per non dire abbandonate giusto perché nel mercato è opportuno non dare mai nulla per definitivo) le piste Pastore, Mkhitaryan e Deulofeu (il catalano, in caso di ritorno in Italia, è semmai molto più vicino al Napoli), al momento lavora su quelle che portano all'esterno del Borussia Dortmund André Schurrle, classe 1990, e Rafinha, classe 1993, del Barcellona.
Per entrambi, infatti, l'ipotesi del prestito (unica formula di trasferimento possibile per l'Inter) è percorribile, a differenza di quanto riguarda invece - si diceva - Deulofeu o, per venire in Italia, Verdi, altro nome finito invano sul taccuino di Sabatini. Prestito che è pure la formula con cui il dirigente nerazzurro vorrebbe portare a Milano Ramires, in ritiro con lo Jiangsu in Spagna: anche qui, però, una richiesta che non ha trovato sinora il consenso dei proprietari del cartellino del centrocampista brasiliano. Il paradosso, semmai, è che sono i medesimi dell'Inter.
Inter, il mercato "creativo" di Sabatini per aggirare il FPF e i no di Suning: Deulofeu? No, Rafinha e Schurrle
Tante difficoltà per gli uomini mercato nerazzurri: si valutano piste alternative per rinforzare la squadra. Ore decisive per Ramires
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