De Boer, giovani e 4-3-3. E il Milan nel destino

L'olandese era in campo nell'Ajax nella finale di Coppa Campioni del 1995 vinta contro i rossoneri a Vienna. E nel 2010 espugnò San Siro al debutto il panchina

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Erick Thohir ne è rimasto affascinato da subito: un tecnico giovane che lancia i giovani. Frank de Boer si presenta ai tifosi dell'Inter con un buon biglietto da visita: da giocatore dell'Ajax ha battuto il Milan nella finale di Coppa dei Campioni di Vienna del 24 maggio 1995 e all'esordio sulla panchina dei lancieri nel dicembre 2010 espugna San Siro battendo 2-0 i rossoneri di Allegri. Da difensore giramondo - ha chiuso nel 2006 - a tecnico: una Supercoppa d'Olanda e quattro campionati olandesi consecutivi il suo palmares con l'Ajax.

Un cammino importante quello di De Boer con l'Ajax, che si è bruscamente interrotto con la beffa dell'8 maggio: nell'ultima giornata di Eredivisie i Lancieri vengono fermati sull'1-1 in casa del De Grafschaap penultimo in classifica facendosi scavalcare dal Psv Eindhoven, vittorioso per 3-1 sul campo del PEC Zwolle, perdendo così il titolo in favore degli uomini di Cocu. Incredibile harakiri per la squadra di De Boer, in testa per più di tre quarti di campionato. Sono i titoli di coda di una bella storia. E ora, a 46 anni, c'è l'Inter. Thohir lo ammira da prima che diventasse presidente: gli consegnerà la squadra con l'obiettivo del bel gioco e della 'linea verde'. Predilige il 4-3-3 ma non è un allenatore legato a doppio filo agli schemi. Arriverà con due assistenti di campo e un preparatore atletico.

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