Esonerato dal Torino a gennaio, Sinisa Mihajlovic saluta l'Italia e riparte dal Portogallo. Il tecnico serbo ha trovato l'accordo con lo Sporting Lisbona: ha firmato un contratto triennale da 2 milioni a stagione più bonus. "Sono molto contento di questa nuova esperienza, dopo tanti anni d'Italia mi piace venire a lavorare qui. Il primo obiettivo è fare meglio che nella passata stagione".
La carta d'identità dice che è nato nella ex Jugoslavia, ma Sinisa Mihajlovic è un po' come se fosse italiano visto che, a parte la breve parentesi come ct della Serbia dal maggio 2012 al novembre 2013, è dal 1992 che vive nel nostro paese, prima come calciatore e poi come allenatore tra Inter (come secondo di Mancini), Bologna, Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan e Torino.
Ora lo aspetta forse la sfida più difficile della carriera a livello ambientale. Lo Sporting, infatti, è una polveriera con un gruppo dirigenziale spaccato e nove giocatori che hanno chiesto la rescissione unilaterale del contratto dopo essere finiti fuori rosa il 19 aprile. Uomini di peso come Rui Patricio (che si è accasato al Wolverhampton), William Carvalho, Bruno Fernandes, Gelson Martins e Bas Dost, ovvero l'ossatura della squadra. Squadra che a maggio è stata persino aggredita da un gruppo di tifosi incappucciati dopo la sconfitta con il Maritimo e la mancata qualificazione alla Champions.
A Sporting Clube de Portugal – Futebol, SAD chegou a acordo com o treinador Sinisa Mihajlovic para as próximas três épocas desportivas.
— Sporting Clube de Portugal (@Sporting_CP) 18 giugno 2018
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