GARA-UNO

Gara-uno Seoul: Evans vince e "rimanda" Vandoorne, Rowland e Di Grassi sul podio

Il pilota neozelandese della Jaguar si impone da dominatore nel quindicesimo appuntamento del Mondiale elettrico

di
  • A
  • A
  • A
© Getty Images

Vittoria da bandiera a bandiera per Mitch Evans nella prima delle due gare in programma a Seoul, capolinea del Mondiale di Formula E. Il neozelandese della Jaguar precede sul traguardo Oliver Rowland (autore della pole position), Lucas Di Grassi, Jake Dennis e Stoffel Vandoorne. Il pilota della Mercedes sale così a quota 195 punti nella clasifica generale ma Evans (174) tiene vive le proprie chances di contendere il titolo al pilota belga nella centesima gara di Formula E, in programma domenica. Giornata nera per Edoardo Mortara, costretto alla resa.

© Getty Images

Un finale di stagione da incubo per Mortara che ha messo a segno tre vittorie nella prima metà del campionato (gara-due di Diriyah, gara-uno di Berlino e poi Marrakesh) ma che poi tra New York, Londra ed il primo round coreano ha visto inesorabilmente ridursi (fino ad azzerarsi) le proprie chances nella caccia al titolo. Dalla sfida esce anche Vergne, lasciando al solo Evans l'incombenza (anzi l'onore) di contendere il titolo al regolarissimo Vandoorne fino alla resa dei conti dell'ultimo round. Due volte vincitore a Roma e poi a Jakarta, il neozelandese ha fatto poker, conducendo in testa fin dall'inizio e padroneggiando le insidie di un tracciato inizialmente bagnato e poi via via sempre più asciutto. Soprattutto dopo il lungo stop necessario per riprendere la gara, interrotta con la bandiera rossa a causa di un incidente multiplo alla fine del primo giro, causato proprio dall'asfalto viscido.

Evans ha ridotto da trentasei a ventuno punti il proprio ritardo. Si tratta ancora di un vantaggio consistente per il pilota della Mercedes (vincitore solo a Montecarlo ma sempre molto regolare), che dovrà però dare fondo a tutta la sua esperienza. Stoffel ne ha davvero tanta: gli servirà tutta per tenere i nervi saldi e condurre in porto l'impresa iridata e così regalare alla Mercedes il bis iridato, al termine di quella che è la stagione d'addio della Casa di Stoccarda al Mondiale elettrico.

Sul podio con Evans, festeggiano anche Rowland (autore della pole) e Di Grassi, che saranno compagni di squadra nel 2023, visto che il brasiliano di appresta ad affiancare il britannico nel team Mahindra. Per Lucas, unico pilota ad aver corso tutte le novantanove gare della storia della Formula E dopo il forfait di Sam Bird a Seoul), anche un altro primato. Il terzo posto coreano gli permette infatti di sfondare il muro dei mille punti nel campionato elettrico: 1009, per la precisione.

© Getty Images

LA CRONACA DELLA GARA 

Al via del quindicesimo e penultimo atto stagionale - su asfalto bagnato - Evans e Di Grassi saltano il poleman Rowland che però già nel corso del primo giro ripassa il brasiliano e si mette all’inseguimento della Jaguar del neozelandese. È subito bandiera rossa per una carambola multipla che coinvolge Nato, Askew, Turvey, Ticktum, Cassidy, Buemi e De Vries. La Mercedes del campione uscente si infila addirittura sotto la Nissan di Buemi! Servono diversi minuti per permettere a Nyck (illeso) di abbandonare l’abitacolo, dopo aver rimosso la Nissan sopra la sua testa, ben protetta dall’halo.

La gara riparte dopo una quarantina di minuti comando su un asfalto che si sta asciugando in alcuni tratti, con Evans subito al comando davanti a Rowland e Di Grassi. Vandoorne è settimo, Giovinazzi nono. Vergne tampona Mortara, permettendo a Vandoorne di avanzare fino alla quinta piazza. Al pilota italoelvetico di Venturi vengono comminati cinque secondi di penalizzazione per cambio ripetuto di traiettoria in occasione del contatto con Vergne. Giovinazzi viene invece tamponato da Sims (cinque secondi di penalità per il pilota Mahindra) e precipita in quindicesima posizione. Al comando resta Evans, inseguito da Rowland, Di Grassi, Dennis, Vandoorne, Vergne e Mortara che viene però superato dalla Porsche di Wehrlein.

© Getty Images

Qualche occhiata di sole sul circuito e fondo stradale che si asciuga ulteriormente ma resta molto insidioso. Le residue speranze di Mortara di restare in corsa per il titolo svaniscono a dodici minuti dalla bandiera a scacchi a causa di un contatto con il muro che lo costringe a parcheggiare la sua Venturi. Full Course Yellow ad una manciata di giri dalla bandiera a scacchi, quando la Mahindra di Sims si arresta contro il muro lungo il tracciato, nel tratto all'interno dello stadio olimpico di Seoul 1988.

© FormulaE Twitter

La gara termina inevitabilmente dietro la Safety Car: Evans per la quarta volta quest'anno sul gradino più alto del podio, accompagnato da Rowland e Di Grassi. Quarto posto per Dennis e top five chiusa da Vandoorne che vede ridursi a ventuno punti il suo vantaggio sullo stesso Evans: 195 punti a 174. Un divario che "apparecchia" una sfida piuttosto aperta nel round finale della stagione, che sarà anche la centesima gara nella storia della Formula E.

© Getty Images

Nella top ten di gara-uno chiudono anche Vergne, Pascal Wehrlein (Porsche), Robin Frijns (Envision), Antonio Félix Da Costa (DS Techeetah) e Nick Cassidy (Envision): in quest'ordine dalla sesta alla decima posizione. In classifica anche Maximilian Guenther (Mahindra), Sergio Sette Camara (Dragon Penske) e Norman Nato che, in gara al posto dell'infortunato Bird, "regala"alla Jaguar un testacoda perfetto nella classifica dei piloti al traguardo. Non riesce invece a raggiungere la bandiera a scacchi Antonio Giovinazzi, colpito e... affondato come detto da Sims.

© FormulaE Twitter

Nonostante l'ennesimo passaggio a vuoto, Mortara conserva la terza piazza della classifica generale con 144 punti, avvicinato da Vergne (136). Grazie al podio coreano e ad un finale di stagione tutto in crescendo (che lo ha visto imporsi in gara-due a Londra), risale la corrente Di Grassi, ora lontano solo dieci lunghezze (136 appunto a 126) dal due volte iridato del team DS Techeetah. Sesto posto per il compagno di squadra di quest'ultimo - e campione 2020 - Da Costa (118).

 

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti