FORMULA 1

Sotto il sole di Fiorano Leclerc inaugura il suo 2021 rosso. Conto alla rovescia per l'esordio di Sainz Jr.

Debutto stagionale per il monegasco sulla pista di Fiorano al volante della SF71H che ieri era stata affidata ai piloti della Driver Academy di Maranello.

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La "cinque giorni" di test della Ferrari a Fiorano è entrata nel vivo con i primi giri di pista "targati" 2021 di Charles Leclerc. Completata la quarantena seguita alla positività di inizio anno al Covid, il monegasco ha fatto il suo debutto stagionale sulla monoposto utilizzata nel Mondiale 2018 da Vettel e  Raikkonen, guidata lunedì da Giuliano Alesi, Marcus Armstrong e Robert Shwartzman. Cresce l'attesa per il debutto in rosso di Sainz Jr.

Dai fiocchi di neve che hanno "salutato" l'inizio delle operazioni in pista lunedì mattina alla bellissima giornata di sole che fa da sfondo alla prima giornata di lavoro di Charles Leclerc, tornato nel suo "ufficio" a quarantacinque giorni di distanza dal Gran Premio di Abu Dhabi dello scorso 13 dicembre. Approdato a Maranello nel 2019, Charles non ha mai portato in gara la SF71H naturalmente, ma aveva giù avuto modo di guidarla sette mesi fa, all'inizio della scorsa estate, in occasione dello shakedown in vista del via del Mondiale "pandemico" con il GP d'Austria del primo weekend di luglio 2020. Fermato dalle prime luci del tramonto, Leclerc hs completato 113 giri, equamente divisi tra sessione mattutina e pomeridiana. La settimana di test Ferrari sulla propria pista privata si fa insomma interessante e lo sarà ancora di più nella giornata di mercoledì quando, sulla "eroica" SF71H, farà il suo debutto in rosso Carlos Sainz Jr. Lo spagnolo, da quasi tre settimane in full immersion a Maranello per fare la conoscenza più approfondita possibile di uomini, strutture e procedure ferrariste, ha fatto capolino ai box nel pomeriggio di lunedì, durante il test-premio sostenuto da Giuliano Alesi a chiusura della sua esperienza nella Ferrari Driver Academy per proseguire in Asia la propria carriera e poi, a seguire, i turni alla guida del neozelandese Marcus Armstrong e del russo Robert Shwarzman che invece della FDA  sono due dei giovani piloti più promettenti in ottica futura.

In attesa dei primi commenti di Leclerc, quinto pilota di F.1 risultato positivo al Covid dopo Perez, Stroll, Hamilton e Norris, ecco come le tre giovani promesse in pista nella giornata inaugurale dei test hanno commentato la loro esperienza al volante della Rossa che - nel caso di Giuliano e di Marcus - è stata una prima assoluta al volante di una monoposto da Gran Premio. Shwartzman invece aveva già guidato la SF71H in un precedente test FDA a Fiorano alla fine dello scorso mese di settembre. Oltre ad aver preso parte allo Young Drivers Test di Abu Dhabi a metà dicembre, in quel caso addirittura sulla SF1000 con la quale Leclerc e Vettel avevano appena terminato il Mondiale.

Giuliano Alesi

"Ringrazio la Ferrari e la FDA per la fantastica opportunità che mi è stata offerta. Potermi sedere nell’abitacolo della SF71H è stata un’emozione incredibile così come speciale è stato scendere in pista davanti a mio padre su una monoposto contrassegnata dal suo stesso numero di gara. A livello di maneggevolezza la monoposto non è troppo difficile da guidare ma la potenza è sorprendente, sembra non finire mai. Anche la frenata colpisce per quanto è pronta ed efficiente. Questo test è stato il modo più bello che ci potesse essere per salutare la Ferrari. MI attende una nuova avventura che sono impaziente di cominciare".

 

Marcus Armstrong 

"Chiaramente questo è un giorno speciale nella mia vita ed è andato tutto esattamente come me lo aspettavo. Non per questo però me lo sono goduto di meno! Debuttare al volante di una vettura di Formula 1 è sempre qualcosa di magico, ma se quella monoposto è una Ferrari allora diventa indimenticabile. Si dice sempre che la cosa che colpisce di più di una Formula 1 è la frenata ed è proprio così, ma anche il carico aerodinamico, la velocità in curva, lo sterzo, la potenza e la perfezione nelle cambiate sono su un pianeta diverso rispetto a qualunque altra categoria dell’automobilismo. Ringrazio Ferrari ed FDA per avermi permesso di vivere questa giornata e spero di poter risalire presto su una Formula 1 in futuro".

Robert Shwartzman 

"Poter guidare una Ferrari di Formula 1 è sempre un privilegio e devo ammettere che cominciava a mancarmi questa sensazione: oggi insieme al team abbiamo portato avanti un programma di lavoro finalizzato a migliorare le mie capacità di dare indicazioni e spero di essere riuscito a fare bene quello che mi è stato chiesto..
Per quanto mi riguarda è stato il modo migliore di tornare a guidare per la prima volta nell’anno nuovo. Sono riuscito subito a riprendere il feeling con vettura e squadra, come non fosse trascorso più di un mese dall’ultima volta e le sensazioni sono state buone per tutti i giri che abbiamo percorso. Ora è tempo di concentrarmi sul campionato di Formula 2 con il team Prema, ma spero che quanto prima si presenti un’altra occasione per calarmi nell’abitacolo di una Ferrari".

Ancora a margine del test dei tre giovani, ecco la spiegazione dei numeri scelti da Alesi, Armstrong e Shwartzman. Per quest'ultimo, il 35 è quello suggeritogli dal veterano del kart Walter Masini, quando aveva solo sette anni, nonché quello con il quale il russo vinse il suo primo campionato del mondo di karting, appunto. La SF71H guidata  Armstrong portava invece il numero 9 perché si tratta di quello preferito da Marcus, che lo ha ereditato dal suo primo driver coach, in Nuova Zelanda, anche nel suo caso ai tempi del karting. Quanto ad Alesi, il suo 28 era un richiamo diretto a quello utilizzato da papà Jean nel Mondiale del 1991, la sua prima stagione con la Ferrari ma abbandonato già dal 1992 (e poi fino al 1995) per il ben più evocativo "27 rosso" ereditato da Alain Prost ma reso mitico un decennio prima da Gilles Villeneuve, naturalmente. 

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