Ferrari

F1, Leclerc: "A Suzuka con il ricordo di Bianchi"

Per Vettel quella giapponese è "il percorso che preferisco". Binotto. "Sul podio solo se perfetti"

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Un tracciato speciale per dimenticare la delusione di Sochi, smussare gli angoli sempre più acuti tra i due compagni di scuderia e tornare a graffiare di nuovo le Mercedes. La Ferrari si avvicina alle ultime tappe della stagione provando a riprendere quel filo interrotto in Russia caratterizzato dal ritiro di Vettel e dal sorpasso delle 'Frecce d'argento'. La rivincita delle Rosse parte dal Giappone, su una pista feudo Mercedes dal 2014, ma che Vettel e Leclerc intendono scalfire, forti anche dell'entusiasmo che nutrono nel correre sullo spettacolare tracciato di Suzuka. Alla vigilia i due ferraristi non hanno infatti nascosto di amare particolarmente la pista giapponese, caratterizzata da una sequenza di curve nel primo settore e il non banale layout a otto che scatena anche la curiosità di molti appassionati.

Per Leclerc oltre le valutazioni ci sono anche ricordi indelebili che rendono però Suzuka una pista diversa dalle altre. "Lo scorso anno è stato molto difficile per me scendere in pista qui per la prima volta, perché nella mia mente c'era il ricordo di Jules Bianchi che proprio a Suzuka ebbe l'incidente che gli fu fatale. Per me questo luogo è indissolubilmente legato a quel ricordo, ma dal punto di vista del circuito mi piace molto", sono state le dichiarazioni del monegasco che ha fatto riferimento all'incidente mortale che nel 2015 così la vita al pilota francese Bianchi. Il pensiero è poi andato sulle caratteristiche del tracciato che secondo il giovane ferrarista "è molto impegnativo e tecnico, uno dei migliori in assoluto in calendario dal momento che ci puoi trovare dalle curve da alta velocità ai tornantini e alle chicane molto lente, tutte caratteristiche che contribuiscono a rendere iconica questa pista".

Un tracciato che non si addice troppo alle Rosse, ma i margini di miglioramento della scuderia del Cavallino, manifestati negli ultimi GP, garantiscono una buona dose di fiducia: "Per quanto ci riguarda, ancora una volta si tratta di un circuito dalle peculiarità differenti da quelli su cui abbiamo gareggiato di recente. Anche a Suzuka, dunque, sarà interessante verificare come si comporteranno gli upgrade che abbiamo introdotto di recente sulla SF90", ha spegato Vettel. Ancora piu' entusiasta di correre in Giappone è Vettel che considera Suzuka il suo tracciato preferito: "Si tratta dell'unica pista del Mondiale ad avere il layout a 'otto' il che in qualche modo mi ricorda le piste giocattolo con le quali giocavamo da bambini. Solo che questo circuito è tutt'altro che banale dal momento che ci trovi curve da brivido come la 130 R o la sequenza che caratterizza il primo settore". Per il pilota tedesco la gioia di correre in Giappone è anche legata all'entusiasmo che viene espresso dalla tifoseria nipponica: "Sono incredibili. Non importa quanto presto ti rechi in circuito, loro sono lì prima di te e ti aspettano per trasmetterti un affetto senza pari, è bellissimo".

Del Giappone la vera incognita è il maltempo che Vettel considera "imprevedibile per cui speso le corse sono ricche di variabili e quindi particolarmente complesse ed affascinanti". Per bvincere serve dunque una cura accurata dei dettagli senza tralasciare nessuna ipotesi. E lo stesso Mattia Binotto, team principal della Ferrai, avverte come a Suzuka per essere nelle prime posizioni "dovremo essere perfetti sotto ogni aspetto e sarà con questo approccio mentale che ci avvicineremo alla gara di Suzuka, per cercare di estrarre tutta la prestazione disponibile dal pacchetto vettura. Se ne saremo capaci speriamo di poter confermare i livelli di competitività espressi negli ultimi appuntamenti".

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