F1: Ferrari, fine di ogni speranza. La superiorità Mercedes è imbarazzante

Per rintracciare un avvio di stagione peggiore, la Rossa deve tornare al 2014

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Due anni fa, dopo la gara di Barcellona, Sebastian Vettel era in testa al mondiale. 104 i punti di Seb, a quota 98 invece Hamilton. Allora lo sviluppo del mondiale premiò lucidità e capacità di reazione della Mercedes, condannando la Ferrari all'ennesima delusione. Oggi lo scenario non ammette nemmeno di illudersi al più accanito dei tifosi del Cavallino. I numeri sottolineano la fine di ogni speranza, dopo appena 1500 chilometri di corse. Hamilton vola a 112 punti, traguardo parziale mai raggiunto con questi punti.

Ma il segnale della superiorità imbarazzante della Mercedes lo offre Valtteri Bottas, che viaggia a quota 105, roba che il finlandese, in passato, riusciva a mettere assieme solo facendo la somma di due stagioni dopo cinque gare. Un rendimento di coppia che permette alla Mercedes di celebrare il record di punti, primato abbastanza scontato alla luce di cinque doppiette messe sull'asfalto con grande agilità. Per rintracciare un avvio di stagione peggiore di questo, la Ferrari deve tornare al 2014, annata fallimentare che culminò con l'addio di Alonso e la giubilazione di Luca di Montezemolo. Allora a Maranello facevano i conti con 131 punti di distacco nella classifica costruttori, oggi sono 96.

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