Ultime classifiche "non ufficiali" di una stagione dominata dalla McLaren ma aperta ed incerta fino alla fine
di Stefano Gatti© Getty Images
Come ogni anno da otto anni a questa parte la pagina web ufficiale della Formula Uno ha chiesto ai Team Principal delle dieci squadre impegnate quest'anno nel Mondiale di votare la propria top ten personale dei piloti (ripetendo poi l'operazione con i piloti stessi) ed in entrambi i casi le sorprese non sono mancate. Partiamo dai top manager del Mondiale. Sotto garanzia di anonimato per quanto riguarda le singole preferenze, i boss del Mondiale hanno espresso una classifica... parallela a quella ufficiale, ottenuta applicando lo stesso sistema di punteggio di un Gran Premio: dai venticinque punti del primo posto al singolo punto del decimo.
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Battuto per due solo punti da Lando Norris nella tesissima resa dei conti di Abu Dhabi dello scorso 7 dicembre, Max Verstappen si è preso la (platonica) soddisfazione di spuntarla sul neocampione del mondo della McLaren. Logico pensare che a fare colpo sia stata la straordinaria (e recente) rimonta che nell'ultimo terzo di campionato ha permesso alla punta unica della Red Bull di far suare freddo oi suoi diretti rivali fino all'ultimo giro del "sipario" mediorientale. E se Max ha solo sfiorato la cinquina iridata consecutiva, beh... l'olandese rimane imbattuto da un intero lustro nella graduatoria di formula1.com, compilata quest'anno con i giudizi di merito di Andrea Stella (McLaren), Toto Wolff (Mercedes), James Vowles (Williams), Alan Permane (Racin Bulls), Andy Cowell (Aston Martin) Haas Ayao Komatsu (Haas), Jonathan Wheatley (Sauber) e Steve Nielsen (Alpine). Brillavano (si fa per dire) per la loro assenza Frederic Vasseur (Ferrari) e Laurent Mekies (Red Bull): due assenze non esattamente trascurabili.
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A completare la top three, in piena continuità con la classifica ufficiale, è stato Oscar Piastri. Piazzamento finale...confermato anche per George Russell, quarto nella lista di gradimento dei Team Principal mentre il balzo in avanti più grande (cinque posizioni) lo mette a segno Fernando Alonso: decimo nella classifica vera, il due volte campione del mondo sigilla invece la graduatoria dei boss del Mondiale. Un salto inferiore solo a quello del suo connazionale lo fa Carlos Sainz: nono nella classifica fissata dal GP di Abu Dhabi, grazie ad un gran finale di stagione l'ex ferrarista guadagna la sesta casella finale nel ranking dei Team Principal. A fare le spese della scalata dei due ex ferraristi spagnoli è l'attuale pilota di Maranello Charles Leclerc che (punito fin troppo severamente) scala dalla quinta alla settima casella davanti a Oliver Bearman, il quale da parte sua salta dalla tredicesima all'ottava posizione, pareggiando così Alonso in termini di miglioramento.
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A chiudere la top ten stilata da Autoport sono l'altro rookie Isack Hadjar (da dodicesimo a nono) e il veterano Nico Hulkenberg, da undicesimo a decimo grazie ad una solida stagione con la Sauber che lo ha visto conquistare il terzo gradino del podio a Silverstone e tenere testa al rookie Gabriel Bortoleto nel team Sauber. A proposito di esordienti, stupisce l'assenza nella top ten dei boss di Andrea Kimi Antonelli, viceversa settimo nel Mondiale vero a sei soli punti da sir Lewis Hamilton, lui pure "retrocesso" dai team principal. E se per il sette volte iridato la scelta dei boss è logica e persino condivisibile, risulta incomprensibile la "punizione" nei confronti del pilota italiano della Mercedes.Oltre ad AKA e a sir Lewis, i leader delle dieci squadre bocciano Alexander Albon che paga verosimilmente una seconda metà di stagione piuttosto anonima e dal rendimento nettamente inferiore a quello del compagno di squadra Sainz.
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Autosport ha chiesto anche ai venti piloti del Mondiale presenti in pista alla tappa finale di Yas Marina di votare la loro top ten, con lo stesso criterio di assegnazione del punteggio utilizzato con i Team Principal. Solo quattro di loro (Nico Hulkenberg, Lewis Hamilton, Lance Stroll e Yuki Tsunoda) si sono sottratti... all'incombenza. A spuntarla è stato ancora una volta Verstappen davanti e Norris e a Russell, con Piastri in questa circostanza "solo" quarto (scavalcato dal pilota inglese del Mercedes) e Leclerc confermato quinto, questa volta davanti a Sainz e Alonso. Albon, Bearman e Hadjar completano una top ten dalla quale anche in questa occasione mancano Antonelli e Hamilton! E se a pensar male si commette peccato ma spesso si azzecca, viene da sospettare che Kimi sia ormai temuto dagli attuali big e... boicottato (okay, anche solo osteggiato) dai suoi pari grado!