Quando lo sponsor porta fortuna: nel 2006 con Volkswagen la nazionale...
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Nel pieno della rincorsa verso il Mondiale, riappare un partner dei tempi d’oro. Coincidenze calcistiche (e di marketing) che ci fanno ben sperare
di Redazione Drive Up© Foto da web
L’Italia, lo sappiamo, si gioca la qualificazione alla prossima Coppa del mondo. Dopo due mancate partecipazioni, la tensione è alta, e calcoli alla mano, dovremmo essere ormai certi degli spareggi di marzo. In mezzo a questa corsa frenetica, tra Moldavia e Norvegia, spunta un dettaglio che gli appassionati di storie intrecciate troveranno curioso: il ritorno di un vecchio sponsor, lo stesso che campeggiava accanto agli azzurri nel 2006, l’anno di Berlino, dell’urlo mondiale, di una notte che ancora oggi brucia negli occhi.
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Porta bene
Certo, parliamo di un accordo commerciale. Nulla di più normale, nel calcio moderno dove i loghi cambiano spesso quanto le maglie. Eppure, la memoria va da sola a quell’estate tedesca: partner tecnico tedesco, Mondiale vinto proprio in Germania. Un incastro perfetto che, riletto oggi, sembra avere il sapore della scaramanzia. Il tempismo, poi, alimenta suggestioni. L’Italia di Gattuso è chiamata a ritrovare grinta, spirito di squadra e carattere. E ritrovare accanto a sé lo stesso partner di allora diventa, per qualcuno, una specie di amuleto.
Verso gli Stati Uniti
Più che un segnale del destino, è una curiosità da bar sport. Però fa il suo effetto: le scaramanzie, in fondo, nel calcio non mancano mai. Se poi aiutano a tenere alta la convinzione, tanto meglio. Perché per tornare a goderci un Mondiale da protagonisti serviranno testa, coraggio e un pizzico di fortuna. Che sia tedesca, per una (seconda) volta, va benissimo.