La storia della Jeep Willys: dalla Seconda Guerra Mondiale alla Wrangler
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Progettata per superare qualunque ostacolo, l'affidabilità e la facilità di manutenzione le permisero di essere uno strumento fondamentale per liberare l'Europa
di Tommaso Marcoli© Getty Images
"La Jeep, il DC-3 e i mezzi da sbarco sono i tre strumenti che hanno vinto la guerra". Basterebbe questa frase di Dwight D. Eisenhower - Comandante in capo delle forze alleate - per comprendere appieno la portata dell'aiuto che, un veicolo sviluppato in tre mesi, ha saputo dare alla più grande e complessa operazione militare della Storia.
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Da un foglio bianco
Durante la primavera del 1940, mentre la Seconda Guerra Mondiale infuria in Europa, negli USA lo Stato Maggiore, capendo il precipitare della situazione, inizia a fare i conti con l'eventualità di un intervento diretto. Serve assemblare una formidabile armata al cui interno vi sia un veicolo di collegamento multiuso, leggero ma capace di trasportare uomini e attrezzature in qualunque contesto di scontro. Il bando fu esaminato da 135 aziende, soltanto una si fece avanti con un progetto.
Pronta in poco tempo
Bantman era un piccolissimo produttore che costruiva su licenza la Austin Seven, un'utilitaria inglese del periodo. Il prototipo è sviluppato in soli 5 giorni grazie al talento dell'ingegnere Karl Probst, assunto per l'occasione. I primi test sono disastrosi perché il piccolo fuoristrada - ma era prevedibile - è pieno di problemi. La base e il potenziale sono promettenti e i difetti vengono coretti in poche settimane. L'esercito però considera Bantman inadeguata per produrre in serie il veicolo e assegna il dossier a Ford e Willys.
Un aiuto indispensabile
Il 18 novembre 1941 le prime Jeep escono dalle fabbriche. Il nome - seconda la teoria più accreditata - è la crasi di "General Purpose" (multiuso) in riferimento alla sua versatilità. Le catene di montaggio iniziano a girare a pieno regime e in quattro anni la produzione raggiunge le 700 mila unità. Nel giugno 1944 uno sciame di Jeep sbarca in Francia per poi diffondersi in tutta Europa. Seppur impegnata in altri scenari di guerra - Corea e Vietnam - già nel 1945 inizia la conversione all'uso civile che ne decreterà il successo.
La storia continua
Poco dopo la fine del conflitto, arriva la Willys CJ (Civilian Jeep) 2A. Rispetto alla versione militare ha un telaio più morbido, freni a disco anteriori e capotte rigida al posto di quella in tela. Dismessa nel 1987, la sua eredità prosegue con Wrangler e Cherokee. Oggi, Jeep è il marchio di riferimento per Stellantis e i suoi modelli devono ancora molto all'antenata che portò le truppe americane in giro per l'Europa. Forse non in termini tecnici, ma la sua Storia è così forte da sconfiggere il tempo e superare - come sempre - qualsiasi imprevisto.