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Green Deal

Per Stellantis il pacchetto automotive "non è adatto allo scopo". Meloni: "Breccia nel dogmatismo green"

Arrivano le prime reazioni dalle Case auto. Stellantis non è soddisfatto e anche l'ACEA vorrebbe qualcosa in più. La Premier italiana: "ben venga la maggiore flessibilità"

di Tommaso Marcoli
17 Dic 2025 - 13:45
 © ansa

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Il "nuovo 2035" non raccoglie appieno la soddisfazione dei protagonisti - e non - dell'industria automobilistica europea. Il pacchetto automotive presentato da Bruxelles dovrà ora passare al vaglio del Parlamento e dei Paesi membri. C'è ancora molta strada da fare prima che tutte le norme entrino in vigore. Eppure, alcuni chiedono già delle modifiche. Altri, invece, esprimono una forte insoddisfazione.
Stellantis chiede di più
Il Gruppo Italo-Francese non ha accolto con grande entusiasmo il nuovo pacchetto. "ll pacchetto presentato riconosce che l’attuale quadro normativo non è adatto a sostenere una transizione energetica che supporti un’industria automobilistica europea forte e radicata sul territorio, i milioni di posti di lavoro che da essa dipendono e una mobilità accessibile per tutti", si legge nella nota. "Purtroppo, le proposte non affrontano in modo significativo le problematiche che il settore sta affrontando in questo momento. In particolare, il pacchetto non fornisce una traiettoria sostenibile per il segmento dei veicoli commerciali leggeri, che si trova in una situazione critica, né le flessibilità al 2030 richieste dall’industria per le autovetture". Conclude la nota.
L'ACEA critica
Anche l'Associazione dei costruttori europei raccoglie con tiepido entusiasmo il nuovo regolamento. "Le proposte odierne riconoscono giustamente la necessità di maggiore flessibilità e di neutralità tecnologica per rendere efficace la transizione verde. Si tratta di un cambiamento significativo rispetto alla normativa attuale", ha dichiarato Sigrid de Vries, direttrice generale di ACEA, l’Associazione europea dei costruttori di automobili. "Tuttavia, il diavolo si nasconde nei dettagli. Ora analizzeremo il pacchetto e lavoreremo con i co-legislatori per rafforzare in modo critico le proposte laddove necessario".
Germania durissima
Aggressiva la reazione dell'Organizzazione tedesca dei costruttori di automobili (VDA): "Bruxelles ha deluso le aspettative, il pacchetto è disastroso", ha dichiarato il presidente Hildegard Müller. La manager continua: "è incomprensibile come la Commissione possa agire in questo modo in questo momento: le ragioni della scarsa competitività dell’Europa non vengono nemmeno affrontate, né i risultati dei processi di revisione vengono resi noti. La necessità di agire viene quindi mal interpretata".
Meloni soddisfatta
Molto più concilianti le dichiarazioni di Giorgia Meloni: "Gli sforzi profusi - ha dichiarato in Parlamento - hanno aperto una breccia nel muro del dogmatismo green, ben venga la maggiore flessibilità". "Lavoreremo insieme ai governi maggiormente allineati - di modo che - il settore non sia condannato alla desertificazione". La Premier continua poi nel ribadire "ben vengano il superamento del “tutto elettrico” per auto e furgoni al 2035 nonché l’affermazione del principio di neutralità tecnologica". Una chiosa anche sui biocarburanti, fiore all'occhiello delle raffinerie italiane: "Senza appesantimenti burocratici eccessivi e senza limiti sproporzionati per i biocarburanti, che devono poter rappresentare una concreta prospettiva industriale anche oltre il 2035, e non soltanto un piccolo correttivo al precedente impianto normativo".

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