La Commissione, spinta dall’asse Berlino–Roma e dalla crescente insofferenza dell’industria, ha deciso di rivedere uno dei pilastri simbolici del Green Deal. Martedì 16 dicembre dovrebbe esserci l'annuncio
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La notizia arriva dalla Germania, dove Manfred Weber, leader del PPE, ha anticipato alla Bild ciò che fino a poche settimane fa era impensabile: Bruxelles revocherà lo stop alle auto endotermiche previsto per il 2035. Non solo. Anche l’ipotesi di una nuova deadline al 2040, circolata negli ultimi giorni, è destinata a svanire.
Cambia tutto
Il nuovo accordo politico – già definito nei suoi aspetti principali – prevede che dal 2035 i Costruttori non dovranno più azzerare le emissioni di CO₂ delle loro flotte, ma ridurle del 90%. In altre parole, l’obbligo del “100% elettrico” scompare dal tavolo. Rimane un obiettivo impegnativo, certo, ma non più tale da escludere la sopravvivenza di motori benzina, diesel e ibridi. Weber è stato netto: "Il divieto ai motori a combustione interna è escluso". Un portavoce della Commissione ha confermato la linea, che altre testate tedesche hanno rapidamente rilanciato.
L'annuncio
Secondo le anticipazioni, l’annuncio ufficiale arriverà martedì 16 dicembre, chiudendo mesi di pressioni da parte di governi e industria. A pesare sulla svolta sarebbe stata la posizione del cancelliere Friedrich Merz e, soprattutto, la lettera firmata da Giorgia Meloni insieme ai leader di diversi Paesi dell’Est e del Nord Europa, preoccupati per l’impatto occupazionale di un bando considerato prematuro. La narrazione ufficiale della Commissione parla ora di “neutralità climatica sì, ma con neutralità tecnologica”: una formula che permette a Bruxelles di salvare la faccia senza ignorare la realtà di mercato.