VERSO VERONA-NAPOLI

Verona, Juric non ci sta: “Zaccagni-Napoli? Ci vuole rispetto”

Il tecnico gialloblù non ha digerito le parole del procuratore del giocatore e lo ha fatto capire a chiare lettere: "La società deciderà se venderlo".

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"Non mi piace quando si parla così del Verona, o quando il procuratore parla così di Zaccagni. Per me è una mancanza di rispetto. Non vedo altre squadre che vendono. Quando si parla così non mi piace". Ivan Juric alza la voce durante la conferenza stampa di presentazione della sfida al Napoli che chiuderà il girone di andata: "Penso che Zaccagni sia troppo intelligente, tutto questo non influirà sul suo rendimento, né sulle mie scelte: sarebbe una cosa di gravità enorme. Poi la società deciderà se venderlo o meno, ma un po’ di rispetto ci vuole”.

A proposito di mercato, il tecnico gialloblù ha confermato l’arrivo a Verona di Sturaro: "Dovrebbe essere tutto a posto. Arriva mezzo infortunato, ci vorrà se tutto va bene una decina di giorni, quindi penso che per questa e la prossima non sarà utilizzabile. Ha fatto tre anni alla Juventus – ha aggiunto Juric - Quando fai tre anni alla Juve, pur non essendo sempre titolare, vuol dire che si parla di un giocatore importante. Ha avuto tanti problemi fisici e l'incognita è questa: se in questi sei mesi trova continuità penso che abbiamo guadagnato un gran bel giocatore, se torna ai livelli della Juve".

Poi si passa all’analisi della partita: "Il Napoli è una grandissima squadra, ha un potenziale immenso. A volte sprecano tanti gol, come contro lo Spezia – le parole di Juric - Dobbiamo fare una grandissima prestazione, forse la migliore di quest'anno per essere competitivi. Bisogna rischiare e provare a vincerla, perché se giochi in un altro modo poi finisce sei a zero. È una squadra che ha capacità immense".

La formazione? "Spero giochi Tameze, vediamo anche l'allenamento di domani. Ceccherini ha iniziato a fare qualcosa, quando hai un tendine infiammato non sei mai al massimo, ma vediamo se possiamo utilizzarlo. Pawel in mezzo nella mia testa è più un'emergenza. Con Tameze in mezzo e Barak sulla trequarti abbiamo fatto passi in avanti e voglio dare continuità di prestazioni, trovare sicurezze e far sì che inizino a conoscersi bene. Kalinic e Di Carmine insieme? In certe partite si può fare, in altre non ha senso. Scelgo su una base tattica, a volte penso sia meglio averne due, altre volte una o nessuna. Ma è un'opzione. Favilli invece si allena da poco con noi, non è un'opzione per domenica".

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