Serie B: rallenta il Brescia, il Crotone ne fa tre al Palermo, Lecce quarto

La capolista pareggia con il Padova ultimo, i rosanero non ne approfittano e perdono male contro i calabresi, risale Liverani

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Nella 26esima giornata di Serie B nessuna vittoria per Brescia e Palermo. La squadra di Corini pareggia 1-1 contro il Padova ultimo. Al gol di Mazzocco risponde Ndoj. Se possibile va peggio ai rosanero che crollano a Crotone: finisce 3-0 con le reti di Rohden, Mraz e il rigore di Simi nel recupero. Risale al quarto posto il Lecce che sconfigge 2-1 il Verona grazie ai gol di Lamantia e Lucioni, inutile la rete nel finale di Laribi. Nell'anticipo delle 18 il Benevento batte in casa 2-1 il Pescara: decide la sfida il colpo di testa di Volta all'86', dopo che i due bomber, Coda e Mancuso, avevano scritto la momentanea parità. In classifica sale il Benevento che diventa secondo a quattro lunghezze dalla capolista Brescia. Terza posizione per il Palermo seguito da Lecce e Pescara a quota 41.

Il Brescia va quasi in testacoda contro il Padova ultimo, ma si salva nella ripresa e porta via comunque un punto utile visti i risultati delle più immediate inseguitrici. Primo tempo equilibrato, il Padova non teme la capolista e gioca con coraggio. Atteggiamento premiato al 57', quando Mazzocco di testa da angolo di Bonazzoli, appena entrato in campo, porta in vantaggio i padroni di casa. Il Brescia reagisce e avanza sempre più verso la porta del Padova, ma serve un'uscita imperfetta di Minelli al 77' per permettere alla squadra di Corini di pareggiare: pallone raccolto da Ndoj, controllo e tiro a giro sul palo lontano che vale l'1-1 finale. Brescia primo con 47 punti, +4 sul Benevento, nuova seconda in classifica.

Al secondo posto in classifica infatti non c'è più il Palermo che perde male a Crotone 3-0 e permette ai padroni di casa di tornare a sorridere in casa dopo quattro mesi. La squadra di Stellone non sembra essere troppo ispirata e allora quella di Stroppa, alla ricerca di punti fondamentali per le zone più traballanti della classifica, prova ad approfittarne. Al 28' arriva così il vantaggio: sul colpo di testa di Simi vola Pomini che mette in qualche modo sul palo, ma sul pallone che torna in campo la difesa osserva, Rohden invece fa gol. Palermo che cerca idee che però non sembrano esserci e allora nella ripresa il Crotone completa la propria festa. Al 78' la difesa di Stellone non rinvia il pallone dentro l'area, Simi combatte, Mraz gira in rete per il raddoppio. Nel recupero arriva la soddisfazione personale per il centravanti di Stroppa che trasforma il rigore del definitivo 3-0. Palermo sorpassato al secondo posto dal Benevento e ora terzo in classifica a quattro punti dal Brescia.

A 41 punti, appena uno dietro al Palermo, ecco spuntare il Lecce di Liverani che si avvicina grazie a un successo prezioso contro il Verona di Grosso, altra squadra a cui interessa la zona playoff della classifica. I primi 30 minuti vivono di equilibrio, al 34' ecco la prima deviazione della partita: Lamantia sul secondo palo salta più in alto di Vitale e mette dentro per il gol del vantaggio. Pazzini a inizio ripresa va vicino al pareggio e invece al 52' Lucioni si tuffa alla perfezione e mette per la seconda volta alle spalle di Silvestri. Nei minuti di recupero Laribi con una strana traiettoria non fa fare una bella figura a Vigorito, ma l'incertezza del portiere del Lecce non cambia la sostanza della sfida. Il Verona subisce il sorpasso in classifica proprio del Lecce e ora è dietro due punti, a quota 39, rispetto alla coppia formata dai pugliesi e dal Pescara.

Un punto a testa che non serve a moltissimo quello che si devono dividere Ascoli e Foggia. Al 12' vantaggio dei padroni di casa con Beretta che scappa e arriva sul fondo, cross lungo sul secondo palo, aggancio e girata immediata di Rosseti con il portiere ospite che tocca, ma il pallone finisce comunque dentro. Il Foggia non ci mette troppo tempo a trovare il gol del pareggio perché già al 30' si torna in equilibrio: cross dal fondo che resta in area piccola, ne approfitta Deli che risolve nel migliore dei modi. Il primo tempo però non ha finito di regalare emozioni e al 44' Ninkovic calcia una punizione dal limite che beffa Leali sul suo palo. Secondo tempo che sembra scorrere senza troppi sussulti e invece al 95' Kragl con uno dei suoi tiri dalla distanza realizza il nuovo e definitivo pareggio: sinistro fantastico che sale, scende all'improvviso e finisce in rete.

Successo prezioso per il Cosenza che in casa batte un Carpi che può recriminare con se stesso per non essere riuscito almeno a pareggiare questa sfida. Al 10' Baez prende il palo interno su dormita della difesa del Carpi e inaugura il capitolo occasioni. Al 28' ecco il vantaggio dei padroni di casa, Tutino è lanciato in verticale, fuorigioco evitato, finta e destro forte sul palo lungo, imprendibile. Nel finale di tempo Arrighini va molto vicino al pareggio. Nella ripresa doppia incredibile occasione mancata dal Carpi: prima Piscitella appoggia tra le braccia di Perina da pochi metri tutto solo, poi il portiere del Cosenza blocca senza difficoltà il calcio di rigore battuto da Marsura al 94'.

La Salernitana batte in casa la Cremonese 2-0 e aggancia lo Spezia a 37 punti in una tranquilla posizione di centro classifica. Gara che nel primo tempo non regala molto in zona gol, nella ripresa i padroni di casa ne fanno però due in 7 minuti: prima Minala al 61' sbuca sul secondo palo sfuggendo alla marcatura e insacca da calcio d'angolo, poi al 68' lancio lunghissimo per Jallow, aggancio tanto difficile quanto bello e tiro a battere il portiere in uscita. La Cremonese crea pochissimo, l'occasione migliore per dimezzare le distanze arriva con Carretta che di testa mette però alto dal limite dell'area piccola.

Al Vigorito ci sono punti pesanti da conquistare per Benevento e Pescara. La squadra di Bucchi vuole dare un segnale forte al campionato nella parte alta della classifica, quella di Pillon confermare di potersela giocare con tutti fino all'ultima giornata per un sogno chiamato Serie A. Il Benevento parte subito forte e già dai primi minuti fa capire di volersi rendere pericoloso dalle parti di Fiorillo, ma imprecisione e frenesia non permettono ai padroni di casa di concludere con pericolosità verso la porta del Pescara. Al 24' il primo episodio che può girare la sfida: Coda controlla in area un pallone, Ciofani tocca con il braccio e per l'arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto va proprio Coda che però angola troppo il diagonale di destro, pallone che tocca appena il palo prima di finire sul fondo. Nel finale si vede anche il Pescara, con Mancuso che manca di pochissimo l'aggancio del pallone solo davanti a Montipò. Prima dell'intervallo, però, il Benevento trova il vantaggio con Coda che al 44' calcia da lontano, deviazione leggera ma decisiva di Gravillon e pallone che viaggia fino all'angolino alle spalle di Fiorillo.

La ripresa inizia come il primo tempo, il Benevento attacca, il Pescara cerca di resistere per rimanere in partita e prova a pungere con qualche ripartenza. Buonaiuto prende la traversa con un colpo di testa al 50', al 67' invece Mancuso prende la porta e pareggia. Giocata corta di Viola che cerca di spazzare in area, ma colpisce Capone che senza volerlo serve il bomber del Pescara, posizione regolare e niente da fare per Montipò, con i giallorossi che perdono anche Bucchi, allontanato dal campo per proteste. Il Benevento però non ci sta e riparte a testa bassa, in un finale nervoso e teso. Coda va vicino alla doppietta all'81', ma il suo destro prima prende il palo poi rimbalza tra le braccia di Fiorillo. All'86' anche Pillon lascia il campo, troppo vivaci le sue proteste per un calcio d'angolo concesso al Benevento. Proprio dalla bandierina il pallone arriva sul primo palo dove Volta è tutto solo e di testa batte Fiorillo per il nuovo, pesantissimo vantaggio del Benevento. Il Pescara non ha il tempo di organizzare un tentativo di pareggio e allora finisce con Bucchi scatenato che esulta in tribuna: il sorpasso a Pillon in classifica è sicuro e in attesa del Palermo la sua squadra è al secondo posto con 43 punti.

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