SERIE B

Serie B: il Monza vola al 3° posto con Balotelli, Salernitana ko. L’Empoli non ne approfitta

SuperMario in rete al debutto: i brianzoli battono 3-0 i granata che restano in vetta ma vengono agganciati dalla squadra di Alessio Dionisi, fermata sull'1-1 in casa dall'Ascoli. Chievo-Venezia 1-1

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Esordio con gol per Mario Balotelli, che apre le marcature nel 3-0 del Monza (ora 3°) sulla Salernitana. I campani mantengono la testa della Serie B ma si fanno raggiungere dall’Empoli, comunque fermato sull'1-1 dall'Ascoli. Il Brescia rimonta nel finale battendo 3-2 la Spal in trasferta (decide Bjarnason), il Pordenone travolge la Reggiana 3-0. Vincono 1-0 Reggina (sulla Cremonese) ed Entella (a Vicenza). 2-2 del Lecce a Cittadella.

MONZA-SALERNITANA 3-0
Mario Balotelli non poteva sognare un inizio migliore: all’esordio con la nuova maglia, l’attaccante 30enne dimostra subito di essere decisivo e firma la prima delle tre reti con cui i brianzoli battono la Salernitana (capolista a inizio giornata), trovando la terza vittoria consecutiva e avvicinandosi sempre più ai vertici della serie cadetta. La rete di SuperMario arriva dopo nemmeno cinque minuti di gioco: volata sulla sinistra di Carlos Alberto e cross al centro verso Balotelli che, dimenticato da Mantovani, insacca da pochi passi. Ma la rete è solo il prologo di una prestazione maiuscola, caratterizzata da un dominio a tutto campo degli uomini di Cristian Brocchi e da numerose occasioni da gol. Belec è decisivo, intorno alla mezz’ora, prima su Boateng e poi su Dany Mota, e qualche minuto dopo si ripete su Frattesi. I tempi sono però maturi per il raddoppio, che arriva al 45’: uno splendido colpo di tacco di Boateng lancia proprio Frattesi, il centrocampista serve al centro Barillà che colpisce di prima e trova il 2-0. Da una parte la personalità del Monza, dall’altra il fiato un po’ corto della Salernitana, fanno sì che i brianzoli possano controllare per tutti i secondi 45 minuti: Balotelli può sedersi in panchina al 62’, sostituito da Maric, e godersi da spettatore il terzo gol, firmato in contropiede da Armellino al 95’, che anticipa di pochi secondi il triplice fischio dell’arbitro Sacchi.

PORDENONE-REGGIANA 3-0
Torna al successo dopo tre partite la squadra di Attilio Tesser, e lo fa in maniera roboante contro una Reggiana che conferma il proprio periodo negativo, perdendo per la terza volta in quattro gare. I neroverdi dominano fin dalle prime battute e legittimano al 21’ la propria superiorità, quando Diaw conclude a rete su passaggio di Mallamo e supera un Cerofolini tutt’altro che efficace. Il canovaccio tattico non cambia nonostante il vantaggio: il Pordenone, infatti, continua a premere e al 42’ raddoppia: Ciurria sfugge alla difesa reggiana e tira verso la porta, Cerofolini respinge ma Zammarini non sbaglia sulla ribattuta. Il colpo di grazia arriva al 52’: a firmarlo è Ciurria, che lascia partire un missile di sinistro che batte contro la parte interna della traversa ed entra in porta per il tris friulano. Il ritmo, dopo il 3-0, si abbassa inevitabilmente: la Reggiana non solo non ha le forze per provare a riaprire il match ma resta anche in dieci dall’80’ per l’espulsione del proprio portiere, che atterra Diaw lanciato a rete appena fuori area. Esauriti i cambi, in porta ci va Mazzocchi, di professione attaccante, ma il risultato non cambia più e i padroni di casa si “accontentano” del 3-0 finale: le posizioni che contano sono di nuovo più vicine.

CITTADELLA-LECCE 2-2
Dopo quattro vittorie consecutive, il Cittadella rallenta la sua rincorsa alle posizioni di vertice ma lo fa al termine di un match aperto e scoppiettante, contro un Lecce che torna a dare buone indicazioni anche in trasferta. Ad iniziare meglio, però, sono i veneti, che passano all’8 grazie a Ogunseye, che svetta di testa sulla pennellata dalla fascia sinistra di D’Urso e non lascia scampo a Gabriel per l’1-0. I salentini, però, non solo non si perdono d’animo, ma completano la rimonta già nel corso del primo tempo: sia la rete dell’1-1, segnata al 18’, sia quella dell’1-2, che arriva invece al tramonto della prima frazione, portano la firma di Massimo Coda, bravo a concretizzare due ripartenze avviate da Tachtsidis, tra i migliori in campo per la squadra di Corini. Il Cittadella, però, non ci sta a veder svanire la propria striscia positiva e, dopo aver colpito un palo al 61’ con Ogunseye, pareggia quattro minuti dopo con Tavernelli, anche lui bravo ad indovinare il colpo di testa vincente. Alla fine arriva un punto a testa, utile ad entrambe per confermarsi ai piani alti della serie cadetta.

REGGINA-CREMONESE 1-0
Un'altra vittoria di misura, un po’ bruttina, come quella ottenuta pochi giorni fa a Reggio Emilia: alla Reggina di Marco Baroni, però, va benissimo così e il successo contro la Cremonese è un'altra boccata d'ossigeno dopo la crisi autunnale. A decidere la sfida del ‘Granillo’ è la rete segnata nel recupero del primo tempo da Folorunsho: splendido il rasoterra su punizione dalla distanza del classe 1998 di origine nigeriana, anche se è una deviazione della barriera, più precisamente di Valzania, a spiazzare Volpe regalando il vantaggio agli amaranto. La Cremonese prova, nella ripresa, a mettere pressione ai padroni di casa, ma nonostante le buone intenzioni sono pochi i grattacapi creati al portiere avversario Guarna e ai suoi compagni. Al 77’, poi, Strizzolo prima si fa ammonire per uno sgambetto su Crisetig e pochi secondi dopo, complice qualche parola di troppo nei confronti dell’arbitro Mariani, viene mandato negli spogliatoi. In dieci la pressione dei grigiorossi è nulla e la Reggina porta a casa il secondo successo consecutivo, un risultato che permette di uscire dalla zona bollente della classifica.

PESCARA-COSENZA 0-0
Poteva essere la partita della riscossa tanto per il Delfino quanto per i calabresi, ma alla fine arriva un pareggio per 0-0 che delude soprattutto la squadra di casa, incapace di sfruttare un’intera frazione di gioco con l’uomo in più. Alla fine di un primo tempo avaro di emozioni, infatti, il Cosenza si ritrova in dieci uomini per l’espulsione di Bittante: per lui secondo giallo a venti minuti di distanza dal primo, con l’arbitro Serra che non perdona l’intervento in ritardo su Bellanova. Nella ripresa l’uomo in meno si sente eccome e i calabresi soffrono sin dall’avvio: ci provano Ceter, Busellato, l’ex Napoli e Torino Valdifiori, ma Falcone fa sempre buona guardia. Al 93’ l’ultima occasione per gli abruzzesi: il pallone colpito di testa da Guth colpisce la traversa, ma la palla esce e i calabresi salvano lo 0-0 finale.

EMPOLI-ASCOLI 1-1
Prosegue con un pareggio la serie di risultati utili dei toscani, che però hanno pochi motivi per cui sorridere del risultato finale contro una squadra che, da stasera, occupa l’ultima posizione della Serie B. La partita si fa subito in salita per gli uomini di Alessio Dionisi: dopo nemmeno due minuti, infatti, Bajic riceve palla in area, si libera della marcatura di un paio di difensori e scaglia una conclusione imprendibile per Brignoli. La reazione dei padroni di casa è veemente, ma i bianconeri si difendono con ordine e, almeno fino all’intervallo, non solo non corrono grossi rischi ma rischiano anche di colpire in contropiede in un paio di occasioni. La ripresa, però, vede l’Empoli crescere di minuto in minuto fino al gol del pareggio, che arriva al 72’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Stulac: a firmare la rete di testa è Stefano Moreo, che salva di fatto i suoi da una sconfitta che sarebbe stata immeritata vista la mole di gioco proposta dalla squadra di casa. Al fischio finale l’Empoli può festeggiare il ritorno in testa, in coabitazione con la Salernitana, ma nonostante il decimo risultato utile consecutivo non può non esserci l’impressione di aver buttato via un’opportunità importante per il sorpasso.

SPAL-BRESCIA 2-3
Gol, spettacolo e rimonta nel finale: la sfida del ‘Paolo Mazza’ ha tutti gli ingredienti per essere considerata, in retrospettiva, la partita più divertente della giornata. Già al 7’ il risultato si sblocca, a favore dei padroni di casa: cross dalla destra di Dickmann, Valoti impatta perfettamente di testa e supera Joronen. Le occasioni si sprecano, da una parte e dall’altra, e al 56’ le rondinelle arrivano al pareggio, con la serpentina vincente in area di rigore da parte di Jagiello. Soltanto un minuto dopo, però, è ancora Valoti, con una splendida conclusione dai 25 metri, a riportare gli estensi in vantaggio. Finita? Nemmeno per sogno: al 70’ Salvatore Esposito, con un ingenuo tocco con il braccio, regala un rigore agli ospiti, un’occasione per Alfredo Donnarumma di ritrovare la rete, anche se ‘solo’ dal dischetto, dopo un lungo periodo difficile. Con gli estensi un po’ sulle gambe, il Brescia continua a premere e gli sforzi della squadra di Davide Dionigi vengono premiati all’87’: Ayé approfitta dell’uscita spericolata di Thiam per mettere al centro, trovando Bjarnason liberissimo di colpire di testa a porta sguarnita. Finale nervoso, espulso il bresciano Ghezzi dalla panchina, ma il risultato non cambia: la Spal perde contatto con il terzo posto ed è ora quinta, il Brescia continua la lenta risalita.

VICENZA-ENTELLA 0-1
Secondo ko consecutivo per uno sfortunatissimo Vicenza, che nonostante una partita giocata quasi interamente con la palla al piede e nella metà campo avversaria è costretto a lasciare la posta in palio a un’Entella che, complice il contemporaneo pareggio dell’Ascoli, abbandona l’ultimo posto in classifica. A decidere la sfida al ‘Menti’ è la rete di Koutsoupias al 60’: il greco è bravissimo a raccogliere al volo la splendida respinta di Grandi sulla conclusione di De Luca, segnando così il suo primo gol tra i professionisti. La reazione dei veneti (che, tra l’altro, sono costretti a rinunciare nel primo tempo a Meggiorini, uscito per un infortunio) è soprattutto nelle occasioni che capitano sui piedi di Samuele Longo, che proprio allo scadere si vede negare il gol del pari al 94' da una strepitosa parata di Alessandro Russo, decisivo in quella che diventerà ufficialmente pochi secondi dopo, al triplice fischio, la seconda vittoria di fila dei liguri.

CHIEVO VERONA-VENEZIA 1-1
I clivensi salvano in extremis la serie positiva al termine di una partita difficile, contro una squadra che conferma gli alti e bassi dell’ultimo periodo. I lagunari iniziano bene e passano in vantaggio già dopo nove minuti e spiccioli di gioco: lancio di Ferrarini per Forte, che supera Leverbe e scaglia un tiro che va a sbattere contro il palo interno alla destra di Semper prima di varcare la linea di porta. La reazione del Chievo è disordinata, e risente anche della scarsa visibilità dovuta a una nebbia che, minuto dopo minuto, avvolge il ‘Bentegodi’. Gli ospiti controllano con sicurezza, anche se al 36’ devono fare i conti con l’infortunio di Modolo, che ricade male sulla caviglia e non riesce a rialzarsi: il difensore è perciò costretto ad abbandonare il campo e lo fa in lacrime, portato via dalla barella. Nella ripresa il Chievo, nonostante qualche svarione difensivo di troppo (Semper decisivo su Jhonsen al 50’), inizia a macinare gioco, costringendo gli ospiti ad arretrare il baricentro. Negli ultimi minuti va anche via la nebbia e va via anche la prospettiva della sconfitta: al 93' infatti, arriva il pari con Gigliotti, che sugli sviluppi di un corner raccoglie la sponda di Garritano e batte Lezzerini, facendo esplodere la gioia dei compagni di squadra e del tecnico Aglietti. La rete del difensore francese è l’ultima emozione: il derby veneto finisce in parità.

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